Una nuova arteria stradale tra Roma e l'Italia nord-orientale

Una nuova arteria stradale tra Roma e l'Italia nord-orientaleUna nuova arteria stradalera Roma e l'Italia nord-orienalee Completa sistemazione della stradafra l'Urbe e le Calabrie - Una spesadi 130 milioni e lavoro per 6300 operai rra I Urbe e le Calabrie - Una spesa Roma, 21 notte. II programma di nuovi lavori recentemente deliberato dal Con siglio di amministrazione dell'Azienda Autonoma Statale della Strada, per apportare sensibili miglioramenti nei tracciati di alcuni importanti tronchi stradali e per sistemare altri tratti della re-i te statale, riguarderà, in compie.'-1 so, circa mille settanta chilometri' di strade, cpn una spesa di circa 130 milioni da erogarsi in un biennio. Tra detti lavori è compresa la costruzione di due varianti della strada statale N. 3. Flaminia, una a Civitacastellana allo scopo di eliminare l'attraversamento dell'abitato, od il passaggio al livello della ferrovia elettrica Roma-Viterbo, l'altra di Otricoli, sulla stessa strada, in modo da assicurare il transito veloce, in atto difficile per le condizioni di quella traversa. Altra importante variante, ma con scopo più generale per la grande circolazione, interessa la stessa strada Flaminia. Si tratta di creare un nuovo e più rapido mezzo di comunicazione tra Roma e l'Italia Nord-Orientale, utilizzando il tratto della strada statale già esistente fra Roma e Narni e circa 162 chilometri di esistenti strade provinciali, che verrebbero in corporate fra le statali e conse-jguentemente sistemate. La nuova strada assumerà la denominazione di strada statale numero 3-bisJ Tiberina, ed avrà inizio a Narni! per raggiungere, lungo il Tevere con attraversamento degli Appennini a Verghetto, le vallate del Savio e Bagno di Romagna. E' da. considerarsi pure come variante alla strada padana inferiore la costruzione di una nuova arteria Villanova d'Asti - Torino, che avrà il compito di scaricare il traffico proveniente dall'autocamionale Genova - Serravalle per Alessandria e diretto a Torino, la SS^SiS^a*!se andò fuori la citta. In visU di tali compiti la AA. SS. contribuì- rà alla, relativa spesa. |Neil occasione, per risolvere le note difficolta che presenta.al traf - fico automobilistico pesante il valico di Radicofani, è prevista la costruzione di una variante al valico stesso. Fra gli accennati lavori, vanno ancora segnalati la si- stemazione della Strada statale "numero 35 fra Milano e Binasco. con allargamento della sede stradale e costruzione di una pista ciclabile; dalla strada statale numero 14 della Venezia Giulia, per la quale si prevede la costruzione di un nuovo cavalcavia a levante della stazione ferroviaria di Cervignano, in modo da eliminare i due passaggi a livello, cosi come sarà eliminato l'altro passaggio a livello di Ronchi, facilitando in tal modo le comunicazioni fra Udine e Trieste. Nei riguardi della strada numero 29 sarà provveduto alla costruzione della variante di Fenestrelle, con il contributo degli enti interessati, ed è prevista la sistemazione di alcuni tratti delle altre strade del Moncenlsio, dello Spluga, dello Stelvio, del Friuli c dell'Istria. Eccezionale importanza rivestono infine i lavori di completamento della sistemazione della strada numero 19, delle Calabrie, da Eboli a Castrovillari, in modo da avere un itinerario sistemato fra Roma e Reggio Calabria. Per tutto il complesso dei lavori che interessano molte altre strade della rete stradale, si prevede un impiego di tre milioni e settecento ottanta mila giornate lavorative, e, tenuto conto che i lavori dovranno compiersi in due anni, a 300 giornate lavorative l'anno, la media degli operai giornalmente impiegati è valutabile in circa seimila trecento. Nell'ottobre prossimo, e cioè in fase di avviamento, si può prevedere la occupazione di circa quattromilacinquecento operai. Per il dicembre 1937, con l'avvenuta aggiudicazione di tutti i lavori, potranno trovare occupazione seimila operai, salvo le limitazioni climatiche specie per le strade dell'alta montagna. Nella primavera e nell'estate 1938 l'impiego degli operai supera la media generale e potrà raggiungere gli ottomila operai giornalieri.

Persone citate: Ronchi, Villanova