Il problema dell'autarchia è un problema di potenziamento

Il problema dell'autarchia è un problema di potenziamento ImA MOIÌA ITA.ImIA.IffA Il problema dell'autarchia è un problema di potenziamento Il lavoro delle quattro Commissioni ed una nostra proposta pratica - Un convegno di giornalisti, sarti e fo tografi a Torino per organizzare il lavoro comune Presso l'Ente Nazionale della Moda si sono riuniti, sotto la presidenza dell'on. Gabriele Parolari, assistito dal direttore generale dell'Ente Dr. Rossini, i presidenti delle Commissioni istituite per l'esame generale dei problemi relativi al tema dell'autarchia, discussi nella riunione della Corporazione dell'Abbigliamento dell'8 giugno u. s. Il compito delle quattro Commissioni: vestiario da uomo e donna, calzature di cuoio e di gomma, cappelli e industrie tessili varie, industrie varie, presiedute rispettivamente dall'on. Rocca, dal cav. del lavoro Trolli, rappresentato dal comm. Bernassola, dal comm. Luporini, dall'on. Fossi, era quello dì determinare la situazione di fatto attuale, indicare il fabbisogno di materie prime per rispondere a tutte le necessità del mercato e prospettare le varie soluzioni possibili, formulando le richieste ritenute indispensabili per il raggiungimento dell'autarchia.Le Commissioni, in assolvimento del rispettivo mandato, hanno presentato al vice-presidente della Corporazione dell Abbigliamento, on. Parolari, conclusioni strettamente' aderenti allo spirito dell'attività corporativa, riconfermando come nel settore dell'abbigliamento il conseguimento della massima autarchia non sia se non questione di organizzazione e di collaborazione ira le categorie, gli organi e gli Enti dello Stato e la massa dei consumatori e riconoscendo come in massima l'attrezzatura industriale e commerciale italiana nel settore dell'abbigliamento possa oramai considerarsi all'altezza dei rispettivi compiti.Le conclusioni esaminate nella riunione investono tutto il campo delle attività dell'abbigliamento e comprendono acuti esami di una serie di problemi particolarmente delicati, quali sono quelli connessi con l'importazione di materie prime di manufatti, la concessione dei relativi permessi agli industriali e commercianti italiani, il potenziamento di tutte le attività che possono utilmente contribuire a valorizzare in Italia e all'estero lo sforzo dei produttori nazionaliLa vasta materia che è stata oggetto di approfondite competenti discussioni, verrà ora coordinata, in conformità alle deliberazioni della Corporazione dell'Abbigliamento, a cura dell'Ente Nazionale della Moda, per essere sottoposta a S. E. il Ministro delle Corporazioni. L'Ente comunica inoltre cheper facilitare la soluzione del discusso problema della tempestivapubblicazione delle fotografie doggetti di abbigliamento indossatoccorrenti alle rubriche di modaindice a Torino, per il giorno 24 corrente, un convegno preparatorio delle tre categorie: confezionisti, fotografi, giornalisti di quotidiani e riviste di moda, acciocché esaminino il problema e preparino all'Ente gli elementi per una più ampia e definitiva discussione in occasione di manifestazioni " convegni. Il comunicato rileva, ginstamen te, che il conseguimento della massima, autarchia non è se non que stionc di organizzazione e di col- labarazione fra le categorie, gli organi o gli Enti dello Stato e lamassa dei consumatori. Soggiun-- gc, altrettanto giustamente, che in massima l'attrezzatura industriale e commerciale italiana, nel settore dell'abbigliamento, si può ormai considerare all'altezza dei compiti. Stando così le cose, qual'è l'anello che manca per saldare la catenat La risposta è ovvia: è venuta a mancare, e non per difetto intrinseco, la funzione di- Torino. Gli interessi che si credevano offesi hanno fatto lega ed il concetto in virtù del quale il Duce ha voluto che l'Ente sorgesse qui è stato falsato. Non si è capito che la designazione, se è vero che le cose si fanno per raggiungere un risultato, aveva un valore sostanziale e non accademico, per il bene di tutti e non della città di Torino. Per sostenere il contrario bisognerebbe dimostrare che la fondazione della città di Hollywood abbia arrecato un danno ai produttori cinematografici americani e che Parigi sia di ostacolo alla autarchia francese della moda, Torino, nella sua ansia di potenziamento, si sta creando, con notevoli sacrifici, l'attrezzatura che le occorre, per diventare il vero, effettivo centro italiano della moda, E' uno sforzo che non deve andare a vuoto c le persone in buona fede se ne debbono rendere conto. Dal canto nostro, dobbiamo marciare senza esitazioni. Ed a questo proposito vorremmo proporre un'idea. Se Torino ha da essere il centro italiano della moda, e se la nuova via Roma deve essere il centro rappresentativo torinese della particolare attività, una funzione decisiva, nel nuovo orientamento, la può esercitare la banca. Compirebbero opera altamente meritoria e — con le opportune cautele che non staremo noi a suggerire — senza dubbio redditizia, le banche locali, se istituissero « Succursali Moda » nella nuova arteria cittadina, per anticipare alle case i fondi occorrenti alla creazione ed al lancio delle colle!~w>n e per sovvenire quei produt tori italiani e stranieri che volcs \sero, sotto gli auspici dell'Enti i metter casa in via Roma.

Persone citate: Duce, Gabriele Parolari, Luporini, Parolari, Rocca, Rossini

Luoghi citati: Hollywood, Italia, Parigi, Torino