IL PROGETTO TRANSATTIVO INGLESE sottoposto agli ambasciatori delle Grandi Potenze

IL PROGETTO TRANSATTIVO INGLESE sottoposto agli ambasciatori delle Grandi Potenze IL PROGETTO TRANSATTIVO INGLESE sottoposto agli ambasciatori delle Grandi Potenze L'estremismo francese, non contento delle nuove possibilità offerte al contrabbando di uomini ed armi, preme sul gabinetto Chautemps per giungere alla denuncia degli accordi di non intervento Parigi, 13 notte. I controllori internazionali hanno spontaneamente sospeso la loro attività con 12 ore di anticipo sull'orario stabilito dalla Francia c si sono ridotti a Pcrpignano dove continueranno a risiedere Uno a nuovo ordine nella ipotesi quanto mai aleatoria che il controllo venga ulteriormente ripreso. A cominciare da mezzogiorno la sorveglianza alla frontiera dei Pirenei è rimasta affidata ai soli funzionari francesi ai sensi del decreto 18 febbraio 1937 tuttora in vigore. Praticamente, come abbiamo avvertito a più riprese, non dovrebbe esservi nulla di mutato. Ma gli ambienti sovietofili di Parigi e di altrove non la intendono cosi e fin da stamane VHumanitó reclama l'abrogazione del decreto in questione e la riapertura delia frontiera con relativa ripresa di relazioni commerciali normali con la Spagna Repubblicana. Anzi poiché i Pirenei son già rimasti aperti dall'agosto 1936 al febbraio 1937 senza che Valencia ne ricavasse profitto decisivo il libero traffico essendo anche allora ostacolato dall'accordo di non intervento, l'organo comunista chiede addirittura la denunzia di quest'ultimo e la ripresa totale da parte della Francia della propria libertà di azione. Come se le pressioni dell'ala estrema della maggioranza e quelle della diplomazia sovietica non bastassero, il governo francese è ancora una volta a tu per tu con il governo di Valencia il quale dopo Negrin e Girai ha spedito qui Del Vayo delegato spagnuolo alla Lega delle Nazioni. Costui ha fatto un breve soggiorno a Londra e vi si è intrattenuto con Eden, Lloyd George, Attlee, Lord Cecil e altri. Non è impossibile che gli ambienti parigini avessero affidato a lui l'incarico di studiare gli umori dominanti nella capitale inglese e di scoprire quello che c'è di vero nei conciliaboli londinesi degli emissari di Franco. La Francia crede di sapere che la City abbia accordato al governo di Salamanca un prestito di 40 milioni di sterline ma ignora se tale prestito, sia da considerare per se stante o se si debba intenderlo come garanzia per un prestito anteriore di 50 milioni di sterline che il generale aveva trovato presso banche private di vari paesi. Il delegato di Valencia è giunto a Parigi questa sera e riferirà domani a Delbos e ai propri amie: quanto ha potuto apprendere a Londra. Premuto da tante influenze concordanti, il meno che il gabinetto Chautemps possa fare in attesa di meglio sarà di chiudere ambedue gli occhi su quello che avviene alla frontiera dei Pirenei. Esiste forse un altro modo di tener buoni i comunisti fuorché quello di lasciar passare a forti dosi armi e munizioni alla stazione di Cerbero? E d'altronde non è proprio per ottenere l'acquiescenza necessaria che Thorez, Peri, Cachin, Vaillant-Couturière ecc. bersagliano Chautemps e Delbos di intimazioni fragorose? In quanto agli inglesi, Eden con i propri periti tecnici ha allestito fra ieri e oggi uno schema di transazione che nel pomeriggio ha comunicato agli ambasciatori d'Italia, di Germania, di Francia e di Russia. Si tratta di un progetto di base che le rispose delle quattro capitali dovrebbero .permettere di concretare definitivamente per venerdì in modo che il Comitato di non intervento, qualora riesca a riunirsi effettivamente quel giorno, possa prendere una decisione in merito. Ma il testo del compromesso sembra essere già stato fatto e disfatto più volte e lo stesso Eden non appare animato da soverchia.fiducia,nella sua vitalità. Il carattere dell'accomodamen to contemplato è quello di un paravento che dovrebbe salvare le apparenze e permettere il prolungarsi della finzione del non intervento lasciando in realtà le cose procedere presso a poco come ora Le agenzie francesi pretendono sapere che se il compromesso verrà respinto, Francia e Inghilterra hanno già deciso di non fare altri tentativi e di ripigliare per intero la propria libertà d'azione. E' questa in ogni caso la promessa che domani Del Vayo tenterà ancora una volta di strappare al capo del Quai d'Orsay. Concetto Pettinato testo delle proposte verrà consegnato oggi Berlino, 13 notte. Il D.N.B. ha da Londra: « Il Ministro degli Affari Esteri Eden ha ricevuto oggi nel pomeriggio gli ambasciatori d'Italia, di Francia, di Germania e di Russia coi quali ha avuto colloqui di circa mezz'ora ciascuno. Eden ìia avvertito gli ambasciatori che egli consegnerà loro domani te proposte britanniche, di cui ha loro comunicato le grandi linee. Tutte le informazioni divulgate da talune agenzie su tali proposte sono da considerarsi come premature ». Come il controllo era gabbato dalla Francia Roma, 13 notte. Oggi a mezzogiorno, secondo la comunicazione già fatta dal governo francese, sono state sospese le facilitazioni accordate agli agenti internazionali incaricati del controllo della frontièra franco spa gnola. La decisione ha evidentemente il valore politico di un atto dimostrativo più o meno di intimidazione. Esso traduce il malumore del fronte popolare per le decisioni del Comitato di non intervento- di Londra, che ha rifiutato le proposte franco-britanniche senza neppure prenderle in formale considerazione. Ma sopratutto vuol mettere a posto il nuovo governo di Chautemps di fronte al congresso radunato in questi giorni a Marsiglia facendogli trovare già pronta quella risoluzione che 1 partiti estremisti esigevano Nei primi giorni dopo l'introduzione del controllo internazionale, il reclutamento e l'invio dei volontari stranieri in Spagna furono sospesi e occultati. Ma solo per pochi giorni, tanto che presto il reclutamento e l'invio dei volontari ritrovarono a Perpignano e negli altri centri le loro libere manifestazioni pubbliche. Ogni giorno fu segnalato il passaggio di drappelli di volontari diretti ai rossi di Spagna. Da Tolosa sono partiti, per esempio, 26 volontari il 9 maggio, 27 il 30 maggio, 34 il 'l maggio, 18 il 1° giugno, 21 il 2 giugno, 37 il 3 giugno, 44 il 4 giugno. Partirono anche negli stessi giorni dei combattenti « mobilitati » tra cui 22 da Tolosa il 29 maggio, 11 il 30 maggio, 43 il 2 giugno, 28 il 3 giugno, 75 il 4 giugno. Il 12 giugno sono passati per Tolosa diretti verso Narbone e al confine spagnolo 6 convogli composti ciascuno di otto autocarri, tutti carichi di uomini armati. Insieme agli uomini sono passati dal- lgc 9 r - la Francia in Spagna i materiali I bellici. Per la linea ferroviaria del ! Cerbere sono transitati il 26 mag- j gio 17 automobili, 67 autocarri, 15 tonnellate di alluminio, quattordici tonnellate di materiale bellico, dieci tonnellate di acciaio in sbarre; il 28 maggio sono passati 28 autocarri, due vetture ambulanza, 10 tonnellate di materiale bellico, due tonnellate di crrmo, sei tonnellate di cloro; il 4 giugno 70 autocarri e 25 tonnellate di macchinario e materiale bellico; il 5 giugno 70 autoveicoli, 40 tonnellate di esplosivo e 10 tonnellate di antigas, 130 tonnellate (13 vagoni) completi di nitro toluene e 46 autocarri. Per il valico di Perthus il 25 maggio sono transitati fra l'altro 70 autocarri Frid, 42 tonnellate di materiale bellico, 35 autocarri Ford; il 26 maggio 35 autocarri Ford e nei giorni 27 e 28 29 e 31 maggio, 3, 15, 5 e 40 autocarri Ford. Una cinquantina di autocarri Ford fanno ogni giorno la spola tra la Francia e la Spagna per il valico dei Pcrth;is trasportando materiale bellico, nascosto in una attrezzatura da autoambulanza. Da oggi dunque con l'allontanamento degli osservatori stranieri continuerà, questo traffico, con ritmo sempre più crescente. Questa apertura ufficiale viene proprio quando si è compiuto il con centramento metodicamente preparato di vaste scorte di armi e munizioni, lungo il territorio fran cese che fronteggia i valichi del confine spagnolo. Queste scorte si sono radunate durante qualche settimana con invìi frazionati che si sono disseminati fra le fattorie di campagna, lontane dai centri abitati e dagli occhi indiscreti per sfuggire le indagini degli osservatori. Armi e munizioni trasportate in autocarri sono arrivate qua e là nelle case di campagna e sono state ricevute da agenti dislocati e preavvisati che hanno subito provveduto ad occultarle. Fra questi grandi depositi-che ora saranno smontati per l'invio del materiale nella Spagna rossa, meritano di essere segnalati quelli della regione di Beziers. La farsa del non intervento continua meglio e più di prima: allegra e tragica. Dichiarazioni di Lansbury sui suoi colloqui col Duce « Una guerra mondiale sarebbe la fine della civiltà europea » Roma, 13 notte. Il Messaggero ha intervistato i', signor George Lansbury che è stato ieri ricevuto nuovamente dal Duce, al quale è venuto ad esporre un suo disegno per il ristabilimento dei migliori rapporti tra i popoli in una epoca piena di incertezze e di pericoli. Lansbury ha rilevato: « Mussolini è un lavoratore ed ha capito che io gli ho parlato da lavoratore vecchio, ma amante della pace. « Sono uscito dallo studio del Duce con la convinzione — ribaditami energicamente -- che l'Itaia è disposta nel modo più assouto a far parte di una conferenza internazionale per la pace del mondo; ma Mussolini esige che essa debba essere ben preparata Altrimenti finirebbe in un fiasco pericoloso, come toccò alla conferenza economica di Londra. Che cosa può intendersi co me preparazione? La domanda è senza dubbio mbarazzante perchè il nocciolo di tutta la questione, il segreto del successo di una conferenza, è nel modo come essa si prepara. Ab biamo discusso col Duce gli eventuali dettagli. E' mio parere che ci si debba avviare verìo uu avvenimento di tale importanza attraverso i contatti fra uomini «. ordinari ». Non dico questo perchè ic abbia ancora della ambizioni, dato che mi considero un uomo « ordinario »; penso solo che bisogra che qualcuno cominci col crean un'atmosfera di reciproca simpatia e di persuasione. In secondo tempo così facilitali, si svolgerebbero i contatti diretti fra uomini responsabili e fra esperti. « Con questo non intendo affatto escludere gli esperti dal colloqui preliminari: un Ministro belga, per esempio, amante della pace, mi ha dichiarato che sarebbe disposto a mettersi in viaggio da una capitale all'altra al servizio di questa idea. Occorre una preparazione psicologica, ecco tutto: che le Nazioni non giungano a'ia conferenza in gruppi antagonistiarmati di idee antagoniste. Sarebbe un fallimento sicuro. «Mussolini mi ha garantito più volte che l'Italia farà di tutto per non disturbare la pace. • E a proposito dei rapporti italo-britannici ? — Il Duce sostiene che con la buona volontà c'è assolutamente modo di mettersi d'accordo, perchè le posizioni e gli interessi del l'Italia e dell'Inghilterra nel Me diterraneo non sono, non solo an tagoniste, ma sono complementari. — Avete parlato della guerra di Spagna? — Mussolini, anche a questo proposito, ha confermato che la posiziona dell'Italia rimane quella del « gentlemen's agreement L'Italia, cioè, non ha alcuna mira territoriale nè in Spagna, nè nelle colonie e nelle isole spagno le. Dopo aver veduto Mussolini sè molto aumentata la mia fiducia nel mio umile sforzo personaleEgli mi ha illustrato l'amicizia italo-turca, l'amicizia italo-jugoslava appunto come esempio dquel ristabilimento di una miglio re atmosfera nei rapporti internazionali. « Mussolini è più che mai con vinto, come del resto ha afferma to più volte, che una guerra mon diale sarebbe la fine della civiltà europea ». Alla fine dell'intervista Lansbury ha dichiarato che prima dripartire questa sera per Londra avrebbe veduto alcuni alti prelatdella Santa Sede. Fine del controllo Il controllo internazionale è finito. Nel settore navale italiani e tedeschi lo hanno abbandonato dopo le aggressioni subite. In quello terrestre i portoghesi hanno sospeso i diritti dei controllori stranieri e ieri la Francia ha invitato gli osservatori neutri a ritirarsi dal confine dei Pirenei. *** Rimane per tutti l'impegno di non inviare aiuti ai combattenti, l'esperienza insegna come la Francia manterrà t'obbligo. Basterà ricordare un esempio recente. La fallita offensiva da Madrid contro i nazionali è stata organizzata grazie agli esperti, alle armi ed alle munizioni giunti da Parigi. Il viaggio di Negrin nella capitale francese era strettamente legata a questa manovra. L'offensiva è finita ma gli aiuti continueranno. *** Caduto II controllo, la situazione politica attuale ha carattere transitorio. Si attendono le proposte che venerdì saranno presentate al Comitato del non intervento dalla Gran Bretagna, proposte che dovrebbero avere carattere di compromesso. Il ritorno al controllo internazionale, come reclama la Francia, significherebbe aggravare una tragica burla. Non vi è che una soluzione possibile, malgrado i sacrifici morali che essa Impone anche all'Italia ed alla Germania, riconoscimento del diritto di belligeranza ad ambo le parti. Gli Inglesi esitano ad accordare al generale Franco queste riconoscimento? Ma, informa l'« Havas . la City ha concesso, col consenso del governo di Londra, un prestito a Salamanca di 40 milioni di sterline ed inoltre un'apertura di credito di 50 milioni. La Gran Bretagna impresta nove miliardi di lire a gente che non vuol conoscere? IL FIGLIO ROOSEVELT che e stato ricevuto dal Duce fotografato all'Ambasciata americana a Roma. (Telefoto).