Pirovano e De Tassis hanno tracciato una nuova via sulla parete nord-est

Pirovano e De Tassis hanno tracciato una nuova via sulla parete nord-est 3LI SCALATORI DELL' ELGER Pirovano e De Tassis hanno tracciato una nuova via sulla parete nord-est e i a i o a a . - . i a e o l o a i e e Ginevra, 8noe. Bruno De Tassis e Giuseppe Pirovano, i due amici protagonisti della drammatica avventura sull'Eiger. si trovano da stasera nuovamente a Grindelwald, donde erano partiti tre giorni or sono per tentare l'ascesa del massiccio della Jungfrau. Come già vi abbiamo annunciato sulla base delle perlustrazioni svolte con i binoccoli lungo le pareti dell'Eiger dalle guide dejla Piccola Scheidegg, la carovana italiana è arrivata regolarmente dopo una trentina di ore dall'inizio della scalata alla capanna di Mittclegi, situata a quota 3500 sulla cresta est dell'Eiger, dopo aver portato a termine l'impresa propostasi, e cioè la scalata dclrEiger per la parete nordest lungo la costa detta «. via Lauper*. ... , Benché non si tratti, come la maggior parte dei giornali ha creduto di poter annunciare, di un tentativo di ascesa lungo la famosa e tuttora inviolata parete nord, l'impresa compiuta dai due italiani è tuttavia degna del più alto elogio, in quanto Pirovano e De Tassis non si sono limitati a ripetere la via Lauper, ma hanno tenuto a tracciare un nuovo itinerario, tenendosi sulla destra della via Lauper propriamente detta, e precisamente a metà tra quest'ultima e la direttissima della parete nord. La partenza per l'ardita impresa aveva luogo nella notte tra lunedì e martedì. Alla mezzanotte, lasciato l'albergo di Alpiglen situato ad un chilometro circa dall'attacco di quota 1900, Pirovano e De Tassis iniziavano la scalata vera e propria alle ore 2 di martedì mattina. Fin dall'inizio della ascensione, la cordata seguiva una linea nettamente distinta dalla via Lauper: il versante scelto dai due italiani è caratterizzato da una successione di rocce, in gran parte coperte di ghiaccio e quasi continuamente spazzate dalle slavino che cadono dalla sovrastante calotta ghiacciata. L'ascensicne si svolgeva fra grandi difficoltà fino a tre quarti della parete. A questo punto, e precisamente alle ore sedici di martedì, un improvviso temporale obbligava i due scalatori a cercare rifugio in una anfrattuosita della roccia, in modo da non rimanere esposti alle scariche di pietre. Mercoledì, al levar del sole, la cordata riprendeva l'ascesa. La parete si trovava in condizioni pessime, essendo la neve bagnata in seguito al temporale del giorno precedente. Lavorando di piccozza, i due scalatori cercavano di attraversare un colatoio ghiacciato, quando improvvisamente — erano le ore 6 del mattino — venivano investiti da una slavina che trascinava in giù per una trentina di me'tri il Pirovano, che era in testa alla cordata. Per vera fortuna il De Tassis riusciva a trattenere il compagno. Nell'incidente, il Pirovano riportava una dolorosa distorsione alla caviglia. Ciò nonostante il bergamasco riprendeva coraggiosamente la scalata, validamente coadiuvato dal compagno che si caricava del sacco dell'amico. Verso le 15 del pomeriggio di mercoledì, i due erano ormai fuori di ogni difficoltà e a 150 metri dalla vetta; ma un nuovo temporale costringeva i due alpinisti a tagliare a mezza costa in direzione della cresta est. La carovana poteva quindi rapidamente scendere, e giungere neille prime ore della sera alla capanna di Mittelegi. Stamane la carovana si disponeva a far ritorno a Grindelwald, quando aveva la sorpresa di vedere arrivare alla capanna una comitiva di soccorso e alcune guide provenienti dalla stazione dello Scheidegg: intervento davvero provvidenziale, poiché nella notte la caviglia del Pirovano era notevolmente gonfiata. Gli alpinisti e i loro soccorritori rientravano cosi, verso mezzogiorno, alla stazione di Eismer donde, con la ferrovia della Jungfrau, nel pomeriggio raggiungevano Grindelwald. G. T.

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