UN SILENZIO SEMPRE PIU' FONDO avvolge l'angosciosa avventura

UN SILENZIO SEMPRE PIU' FONDO avvolge l'angosciosa avventura MISS AMEImIA JET VIVA 7 UN SILENZIO SEMPRE PIU' FONDO avvolge l'angosciosa avventura Giornata colma di emozioni - Speranze e delusioni si sono alternate Nel se ttore del « 281 n. o. Howland » non si è trovato nulla -- Le ricerche proseguono senza interruzione o d San Francisco, 6 notte. Giornata di delusioni, oggi, per le ricerche di Miss Amelia. Altre ventiquattro ore sono trascorse e nessuna traccia s'è trovata né del « Laboratorio volante » né degli aviatori. Stamane era parso che l'Itaska avesse scorto i fuochi di segnalazione lanciati dalla trosuolatrice. Il comandante del guardiacoste aveva anzi marconigrafato di esser convinto dell'imminente lieto fine della emozionante avventura. Egli comunicava di aver inviato per radio il seguente messaggio, nella speranza che esso fosse ricevuto dai naufraghi: « Earhardt, vediamo i vostri fuochi e accorriamo in vostra direzione ». Vana speranza Ma non trascorreva molto tempo che l'Kaska comunicaua ancora che la segnalazione dei razzi era stato un errore. Le luci avvistate dovevano esser meteore. Il racconto del capitano dell'* Haska», radiotelegrafato, diceva: « Siamo in contatto ottico con miss Amelia. A tarda ora della notte,] la vedetta ed io, personalmente, dal ponte siamo stati colpiti dall'improvviso apparire all'orizzonte di una. vivida luce che è salita alta nel ciclo- per poi spegnersi lentamente. Abbiamo subito creduto trattarsi di un razzo di segnalazione lanciato probabilmente con l'ausilio di una pistola « Veri) ». Noi non siamo dotati di tale mezzo di segnalazione. A tre minuti di intervallo, una seconda stria- luminosa rigava la notte fonda. Direzione c distanza potevano essere calcolate come eguali a quelle della precedente segnalazione. Il richiamo si ripeteva per la terza ed uZtiwo volta dopo altri tre minttti. Ho tnimediatamcnte dato ordine al mio radiotelegrafista di trasmettere sull'onda del ricevitore un dispaccio di incoraggiamento. Malgrado e: gjnTO0 rimasti a lungo in ascolto, non abbiamo poi potuto ricevere -1 conferma radiotelegrafica a tale -1 dispaccio ripetuto da noi più e più ei voitc. -1 « presumiamo perciò che Pappa recchio di miss Amelia non sia più ] in grado di trasmettere. L'oscuri- dcfsrfiTtcltlclclsnvTbcqaatvbanrd«ndmbihdsgdj poter incrociare nelle immediate' \ vicinanze della località dalla quaI ;e provenivano le segnalazioni lu- \ m\nose. L'equipaggio e tutti di -jbo).do richiedono il massimo sfor- j mncchinaHo, prego disporre -i~' "V"" . . . ■', »»__,•_„ - U//incftè portaerei della Manna - ! dirigano su di noi, non ovenao i I nafta che per qualche decina di e, ore ancora. Anche le ultime riser- e l o u i s e a a. e di a il iaz a i, edi o eei a e; ce o. n a n è gao aosi onra sta na i ,„. ~. . U* won c' permette ulteriori indi- ' cazioni. Dovremo attendere Val-,i \ba, termine entro il quale credo di lLn^r .vrrnrinr(, ne?le {mrrtcfZia,e!st uaer adel no nch, •■e sono state pompate dai serbatoi di benzina. La marcia forzata eleva il coefficiente di consumo e rende precaria la nostra situazione ». Ma come l'alba si levò, nulla, più era sulla superficie oceanica! L'Itaska questa mattina annunciava di continuare le ricerche con il concorso della nave dragamine Swan e della nave britannica Moorby nella zona che si trova sulle 280 miglia a nord dell'isola di Howland. Le ore sono poi passate lentamente ma nessun segnale né ottico ne radiotelegrafico è più valso a dare un più preciso indirizzo alle ricerche. I vari « messaggi » Anche oggi sono intervenuti numerosi i dilettanti a disturbare, più che a cooperare fattivamente. Alle ore 14, ad esempio, si è sparsa notizia che un dilettante aveva ricevuto un messaggio che doveva presumersi emesso dalla stazione di miss Amelia, Il messaggio, quanto mai frammentario, avrebbe contenuto le seguenti parole: «Le batterie stanno per esaurirsi. Non possiamo resistere a lungo. 2. 255. Howland ». Altre parole monche sembrano dover essere « tank >t, oppure « bank ■>, o « inland y>, oppure « land », che rispettivamente significherebbero serbatoio, banco, interno e terra. Un altro radioamatore americano, il signor Carlo Mac GUI, ha poi asserito di aver intercettato un messaggio mandato da miss Amelia e che egli ha ricostruito nel modo seguente: «S.O.3. S.O.S. - S.O.S. K.H. Q.Q. 281 Nord Howland. Non possiamo resistere più per molto tempo; andiamo lentamente alla deriva in direzione nord-ovest; galleggiamo ancora; inostro motore affonda nell'ac qua ». Il signor Mac Gill ha aggiunto che la trasmissione dell'aviatrice era estremamente debolePoco dopo sulla stessa lunghezza d'onda- lo stesso radioascoltatore raccoglieva il seguente messag gio: « Non possiamo resistere più a- lungo. Deriviamo lentamente verso nord-ovest; siamo a pelo d'acqua e il motore è già sommerso. L'apparecchio ha già assorbì to molta acqua ». II comandante della nave guardacoste Sarabav comunicava poco dopo di aver intercettato un messaggio deH'Itaska annunciante che dalla nave è stato avvistato l'aeroplano disperso. Il messaggio aggiungeva che /'Itaska accorreva al soccorso. Una mezz'ora ] , dopo si dichiarava da fonte ufficiale che la voce era addirittura falsa. La direzione dei Servizi costieri comunicava infatti: «Siamo rimasti in contatto con Mtaska fin verso le 13 (ora di New York). Tutte le informazioni erano negative. La direzione è in contatto continuo con i vari centri radiotelegrafici: nessuna notizia, é venuta successivamente a modificare la situazione ». Questa notizia è stala accolta con vera costernazione da tutti coloro che con ansia seguono la vicenda c che secondo le notizie della mattinata credevano certo il salvataggio dei due sperduti. E nuove vivissime apprensioni si vengono manifestando ovunque. Tuttavia, siccome a bordo del «Laboratorio volante » si trovava un canotto di gomma, si pensa che, quand'anche l'apparecchio dopo aver per parecchie ore imbarcato acqua, fosse poi affondato, i due trasvolatori avrebbero potuto trovare scampo sulla minuscola imbarcazione. Il Dipartimento della Marina annuncia di aver dato ordine alla nave cisterna « Ramapoe » di fare rotta per Honolulu e mettersi a disposizione della nave porta-aerei « Lexington ». Il comandante della nave, che era partita da San Pcdro il 28 giugno, ha già confermato di aver modificato la rotta in base alle istruzioni ricevute. Le ricerche si fanno sempre più intense. Il ministero della marina ha ordinato a tutte le stazioni radio del Pacifico di mantenersi costantemente in ascolto sulla lunghezza d'onda dell'apparecchio. Il Colorado ha avuto stasera ordine di lanciare i proprii aero-piani alla ricerca domani a mezzogiorno. Anche la nave giapponese Koshu, che si trova presso le isole Marshall per ricerche scientifiche, ha ricevuto ordine da- Tokio di comunicare con tutti i piroscafi nipponici nelle vicinanze e di collaborare. tetrmeddmlatppfoineescqqpssmadzsrmndSminggflopvc1zlp2nnasd

Persone citate: Carlo Mac Gui, Howland, Mac Gill, Miss Amelia, Swan

Luoghi citati: Colorado, Fondo, Honolulu, Marshall, New York, San Francisco