Bartali Martano e Camusso si destreggiano e resistono all'offensiva dei belgi ed ai tentativi dei " minori,,

Bartali Martano e Camusso si destreggiano e resistono all'offensiva dei belgi ed ai tentativi dei " minori,, Da Belio ri a Ginevra in tre tappe convulse Bartali Martano e Camusso si destreggiano e resistono all'offensiva dei belgi ed ai tentativi dei " minori,, Fiducia nei " tricolori (Dal nostro Inviato) irGinevra, 5 mattino. ilaGiornata non del tutto lieta [vper noi, questa delle tre tappe \gin ima che si sono confermatemle, più bestiale e antisportiva fio-,'vetta degli organizzatori di turni- Pli corse i dNctlàltalcnu inevitabile di nl-<"ternati™ hello e brutte di sue- «I1S3S^S^Ndi queste cose, anche se offre al-\écimi rilievi che ci possono far \npiacere, -Poe, fra questi sono ini-1cportantissimi: la completa fusto-;nne della squadra «gli ordini di ! [Bartali e la magnifica prova scompiuta dui nostri nella tappa ta cronometro a squadre. Tutti per il capo Vi areco già accennato non aieun dualismo ma a una indipen- sdenta fra il reparto, dirò cosi, —che faceva capo a Bartali e quel- i10 che puntava su Martano e tCamusso. Ebbene, dopo le risiti- ntanze di ieri, dopo quello che ha > pdetto il Ballon d'Alsace tutti si 'sono convinti che l'uomo che ha cle ma'/giovi probabilità di vince- [vre il '«Tour» è proprio Bartali, {se allora, conciliate le aspirazioni ' e l'orgoglio della affermazione nnazionale orni l'interèsse mate- -ofiale, oli otto azzurri superstiti ,avevano ieri trovato il perfetto i'accaldo clic stamane si è subito Mvisto in atto. Specie da parte di, <Martano sì è notatala più per- fetta disciplina, m più altruisti- -sca devozione verso il compagno ache atla prima grossa salita si per(, imposto come il migliore ar- i,rampteutorc. Questo fattore dor-\mdine morale avrà tu seguito una „enonne influenza e l'ha già avu- cta oggi in cui Ballali deve pa- tvecchio a « Beppe » sc se l'è ca-1 «rata ottimamente in certe non g/arili circostanze, dL'altro rilievo ottimistico toc- ì ca la prova collettiva a squadre. pPurtroppo i «tricolori» erano! aia rimasti in otto per l'abbrm- ldono di Vuletti e di Servadei: \ ma si può dire che fossero ridai- tti in sci perche Cimatti e Gene-'trati hanno finito a stento il ter- Mza di tappa precedente, l'uno per \p11 dolore al braccio e l'altro per >dquello alla gamba, entrambi per I...poca disponibilità di energie e non poterono essere affatto utili\ai compaqni. Ai quali furono nniti ire' romnlrtarr ri ,ùmrri, 'y. „, " ' rV.i ? nomina e » fianccsc Laurent, anche essi as-\solutamente insufficienti. L'a- vere quindi tenuto testa alla completa squadra francese, l'a- \ ver ceduto di soli 45" a quella pure intatta ilei bclqi e, l'aver ' fatto meglio dei tedeschi e di: 1 tutte le altre syuadrc, e un ti- telo d'onore per Bartali, Marta- no, Rossi, Camusso, Introni c Romanatti e ci toqlìe quelle pie- occupazioni che potevamo avere fino a ieri sul comportamneto dei nostri in queste specialissime prove rappresentanti un'in- cognita che,poteva pesare molto sk/Za situazione. Siccome gli no- yi'.'.lSl'f ■'ormto €"SÌ '/'f stanante prova rimangono tut ti in gara c in ottime condizioni, dovremmo desumere che i belgi, e per essi Macs. potranno, nelle sei tappe consimili, portar via a Bartali ciucine minuti al massimo, che i francesi poco avranno da guadagnetre e che i tedeschi dovrebbero regalare qualcosa aBartali. Se poi si pensa al prò- grcssiva miglioramento di' Mar-tano, queste previsioni potrebbe- rò essere anche jiiù ottimìstiche, I rilievi che ci e amaro fursono pur essi due: anzitutto il ritiro di Cimatti. Questi aveva commesso l'errore di mettcr.iitroppo mesto alla caccia dei bolgesti e di sciupare le riserve choali erano rimaste dopo il Girod'Italia con una prodigalità che stonava con quella condotta eli difesa alla quelle avrebbe dar; attenersi la squadra. La ca ' a Maubeueie. nella quale ag.,.. vava i residui di un incìdente ài pista, gli inutilizzò queisi una ma-no e un braccio, lo demoralizzò, tvutò ,-du'a una- ali fece compiere centinaia di chilòmetri in dolorosi, sfiancanti inseemimentt, fino a maturareauello sfacelo fisico e morale erteieri l'ha costretto al ritiro. Chi, ronie me, l'ha visto all'arrivo del- la tappa a. cronometro non potè [va farsi illusioni. Già il buon ragazzo bolognese aveva finito a mento la tappa precedente e Val''» *n avevano allargato il te.m P° massimo per farci entrare dentro anche lui. A Lons le Sau- ">cr mentre i suoi compagni già «revano finito rft far colazione N— '"' ««« é, 'contrastava col suo solito \niovi<llc e scherzoso. Sicché ai compagni che cercammo di tencrlo ;aicgro rispondeva con un [u„ di voce: Se soffriste come soffro io... | , ." . . La rinuncia di Cimatti Ciò non osimi t e partì con ali altri, quasi senza toccare cibo — e questo bastava a far capire il suo stato di completo sfinimento — nella speranza di poter essere in qualche modo utile. Ma non tardò, però, ad accorgersi che non solo non poteva tirare la > parte sua a 37 all'ora, ma non 'i poteva neppure seguire, Stac cuto- continuò da solo il suo cal[vàrio e vi pose fine nella tappa {successiva. ' Generati era. stato sfortunato nelle prime due tappe: forature -o caduti 1 avevano relegato nelle ,d"mc Posizioni, facendo da solo i''", }'Z°r% }k.,£?-an iver v£terl? M£L i"",f't"""aeÌ°',f' Jrovo , <!„ & °" % ^ti^oi"^ tenA T con¬ -sc zc rfj { f eccessivo aggravato dalla contusione ri portata al ginocchio. Ieri culi è i,.j«Misto staccato nella prima tap\m> voi j„ quella a cronometro e „ chi l'incuorava- nella speranza che il giorno di riposo lo rimet tesse liu po' a sesto rispondeva; 1 « Mi tocca .pedalare con una gamba sola e anche quella mi duole terribilmente». , ì Arrivò per miracolo a atavi pagnole e a Ginevra. ! E vengo al rilievo cavitale, del la uiornata. L'ordine di arrivo vi \ dirà che Bartali è giunto in ri tardo tanto a Ch.ampagnole quan'to jf. Ginevra. Poco da dire pa M perdita nella prima tappa, \perché gli uomini nei confronti >dci a""h, 11,(1 subita non lo pos If"10 molestare, mentre quelli che deve tener doccino sono arrivati \c°'! h":r^"l'1 J'^^J' "f c0"f °".h d> Bautz e di Spa 'chcr ì'"° *lr da pensare e va nnaKdo affò raccontato le viccn\,', , rf fanne meced'- l 10 "c" " * pp P'ecca... I 9 nrìmn a Pnnnn \ 1,3 Pr,nla a *"PP0 L'inizio della Metz-Lons le San ' nicr fece pensare a una tappa 1 ''altro che tranauilla, Thier bach, Bautz, Archambaud, Lape bie. Macs e altri partirono a fan do quasi subito, lasciando U gros *so " trecento metri. I nomi dei anpvtomtainupdlipdstHsdfapppo ^cte^el7 nó fro'™ Jg&Wto per prodigarsi net •» colpo ai danni dell'italiano. , , e a o fuggitivi facevano impressione e c'èra da aspettarsi un'azione sostenuta contro Bartali che invece sfumò prima ancora di essere impostata perchè fra francesi no l olp. Prevalse, allora, una calma inusitata che durò per una no vantino- di oltre Ecsangan (km. 89) dove giungemmo a una media di 29 'all'ora. Una fiammata accesa da A. van Schendcl e Vcrvaecke Ih i < spenta da Romanatti e cosi pure a. da Thietard e da Lapebie, La - quieto mattutina ora propizia al -[godimento che dava il seguire la - splendida vallata del Doubs mor, \bida dt prati c vellutata di gra\ni ancor verdi, deipprima stesa il sotto la bambagia di una nebbia a [leggera e candida, poi aperta al ii[solc sfolgorante che inargentava ollii chiaro lento e liscio corso del oìfiume. o1 Fu prima- di Poligny (km. 147) e che la corsa riprese a intacssari , ci. Lemarié e Thievbach scatta ài che, giunse quasi a tiro dei due -, ma non insistette per non per-ò, der di vista. Bartali e fu raggimi-chilometri cioè (ìnoìcniiomein, cioè J"'° I ò roiio-'a"inseguirli cisi"provò"ha-a musso, ma non riuscì a ragqiun- - aerli Poi li attaccò Martano, di to da Camusso. Berrcndero, Lai pebie, Galateau e Pappo, i quali e' ria g a no tifarono prima Thierba^v e| poi Lemarié. Su di una breve sai, lita a 12 chilometri dall'arrivo andarono via Berrendero c Pup- po e non furono più ripresi. jn\ volata vinse Puppo e nel gruppei-[o seguente Rossi regolò netta- mente i primi inseguitori. Bar-V tali giunse con gli uomini che lo nteressavano. La seconda ai belgi Quaranta minuti di sosta fra una confusione che non vi dico, poi inizio della partenza a squadre. L'ordine fu il seguente. Squadra belga, individuali italiani e francesi classificati impari in classifica generali, squadra francese, squadra, mista lussemburghese e svizzera, squadra tedesca, squadra italiana con Holland e Laurent, squadra mista olandese-spagnola, infine individuali belgi c francesi classificati pari. Le squadre partirono a cinque minuti una dall'altra. Al 17.0 cn.ttometi'0, cioè a' metà percorso, i belgi già erano in I po dei primi fuggì Zimmermann, \ evidentemente spinto dalla- voglia [matta di fare un ingresso Mon fole nella sua Ginevra, V o à àeqsAId,più vi SU anche Wisser, Dietro di lui si slanciarono prima Berrendero, poi Vietili. Piti indietro ancora Bartali si assunse l'incarico di fondere il suo gruppo con quello che pericolosamente lo precedeva. In fondo alla discesa e prima di iniziare la salita della Fàucillc, Zimmermann continuava in testa per conto suo, precedendo Berrendero di 55", yiciiit di l'35", il grosso di 2'5". Qui si iniziò lei /ose che si risolse in passivo per Bartali. Ezquerra, Ra?n os, Camusso, Goasmat e Speichcr cominciarono, allungando sensibilmente il tiro, a prèndere vantaggio sugli altri; quando ebbero messo al loro attivo circa trecento metri, li andarono a prendere Amberg, Bautz e Braeckewcldt. n I Gallien, Egli, Lowie e Bramard | vantaggio (nonosti 'ite avessero\perduto Vcrvaecke completameli-] te esaurito, Wicrinkx c Metileni- berg) di 40" sui francesi ed coni- pioto e sugli svizzeri-lussembur-\gitesi i rimasti in cinque per aver lasciato indietro Pedroli, Morseli, Neuens, Klensch e Majerus) di 44" sHt tedeschi {rimasti senza Schìld, Wendcl e Oberbeck), di 45" sui nostri (già rimasti privi eli Holland, Generati e Cimatti), dì V 45" sugli individuali francoitaliani e di 2' 15" sugli olandesispagnoli. L'ordine d'arrivo vi dirà che , nostri nella seconda partejmnno, guadagnato sui belgi, tedeschi] e sugli svizzeri-lussemburghesi ì perdendo soltanto tre secondi sia ]frosesi, cito, pero, erano sempre : di dieci. Da ciò si desume che i nostri sono stati quelli che hanno calato di meno negli ultimi di- dot-sette chilometri, dimostrazio-: Baiti \cher, ]Allo ì™ Potrà avere tangibili risnl-\I ....k ^ ...... ..... Ul\corridori radunati sotto una tenda,[1» ??ie?.so al prato del velodromo]inondato di sole bruciante, seduli a torso nudo a una lunga tavola tati nelle tuppè più lunghe. La terza ad Amberg Lo spettacolo che offrivano che pareva essere quella 4m\tnrrr di Knhelr non era calo edi-ì f cntte E i rilaritiri non so*litanie, a t iiunaataii non so come e epiando abbiano mangiato, Poi, col bocceme ancora in boc-ca, furono chiamati alia terza \ partenza della giornata. Quasi ir-ì riteiti da questa specie di barbarie, i coriidori iniziarono l'ultima, fettiea nervosamente. Scappò Du- \'!asean, lo seguì Archambaud el e Wicrìnlcr, poi dal gruppo con-\ dotto da Romanatti partirono Speich ve salita. Ma il francese si rifece] sotto a Martano, Lowie e 'un'altra [dozzina. Si dava la scalata al pic- \colo eolle della Stivine e dal grtip-1 \Sì vedcvei Bartali pedalare quasi ] con affanno senza essere capace di tener dietro a chi scappava, ce,me se le gambe pedalassero a \vuoto. Errore di rapporto t Brut- to momentot Non so; all'arrivo mi disse, niente affatto impressionato di ciò e del suo ritardo, che il fiato non lo serviva secondo la-volontà e il bisogno e che ciò gli capita sulle salite pedalabili. Fatto sta che mentre avanti Amberg e Gocsmeit riuscivano a raggiungere Zimmermann e precedevano Bautz, Spcicher, Camusso, Gallien, Cosson, Wisser, Braecke, m ' £ Egli era a 2'45"] inliieme a ^cjni „ Berrcnderoì /questi due ultimi presi e lascia- ]t0 e R( u rita].do di B(lrtalìi : Mariano e Maes saliva a ben 3 10„ ■ 4,15„ - „ „„ Faucme _ .'. . . , : L<* situazione del nostro cani \Pione era, come vedete, tutfat- Uro che lieta; per fortuna miglio-liò nella discesa, in cui Bartali\fu ancora unavoUastupefeicen-te, tanto che lascio Maes e Mar-tono trascinandosi dietro il solo,[Archambaud e andando a pren-]dt,re Vicini, Ramos, Berrendero cd Egli. Ciò avveniva mentre Amberg m\£%Z&£ *^S2SJS '^S^ì l? l a™f- ' ì*™no Gor*s"!,'"* l"f"'C AmbZ" rimaneva, solo e veniva accolto trionfalmente dai suoi eonnazio-nali \ ì , La giornata di Bartali Tonto sul punto, per noi piùl interessante: il comportamento\di Bartali. Che Gino non fosse sulla Faucllle l'uomo del Ballon . ] essere spiegato in parte con la [fatica improba sostenuta, nella \ prova a cronometro, certo più1 grave di quella dei suoi maggior avversari. Che, poi, Bartali non 3sia arrampicatore di agilità, a 1sito posto sullo salite facili, lo 3lanmnmn tir, un ne—-o Si or; (imi- tsappiamo aa impcpo, ùi aggiu-n Hga la non eccellenza di una gioì- 3nata, come può capitare a tiUti, 2e si arra ragione di non trarre valcuna conclusione pessimistica edal fatto che Bartali ostato ogni Mlasciato in salita da uomini che 2da ini distano di almeno due ^classi. vCosi non ce affatto da mi- \r->pressionarsi por i poco più ohe | idue minuti che egli ha perduto 3Su Bautz (in parte compensatilidal guadagno nella prova a cronometro) ne della sua retrocessione al quarto posto della classifica general?. Non nascondo che la maglia gialla è ora portata da h» atleta che non e Majorus i'<h 9Kint. Il campione di Germania pare davvero un elemento di classe. Oggi sembrava volesse far vedere che è ben deciso e capace di difendere il suo trofeo. In ogni episodio egli era in prima lìnea, saliva con disinvoltura quasi spavalda, si comportò ottimamente in piano e in montagna. Vedremo se terrà duro quando — c l'occasione si sta avvicinando — Bartali lo attaccherà su terreno a lui favorevole. Per ora, sembra, più pericoloso di Macs e di Spoìeher; non parlo neppure più di Vcrvacckc, da due giorni stracotto e onilzocgdmhmdnon- «a àèoUtonnl'a ct^rfieikiìptenuta di Archambaud. gIl riposo di Ginevra sarà </r«- 3dito a tutti, anche eli nostri Ros- nav, Introzzi foggi disturbato dallo\mstomaco), Romanatti e, perche | Bno ?, anche a Bartali. Invece {sMartano e Camusso sembrano, iansiosi di divorare chilometri, !<tanto si sentono bene, come haii-\etno dimostrato anche ieri, specie il secondo, sempre- il più pronto nelle mischie finali: E, mentre i corridori riposeranno, io m'impegno di scrivere per voi sulle sorprese belle e brutte, sullo rivelazioni e sui crolli, ài queste prime cinque giornate e sulle prospettive che offrono le quattro successive e che costituiscono la attesissima «serie delle Alpi ». Giuseppe Ambrcsini psilssacnpdct

Luoghi citati: Amberg, Germania, Ginevra, Lowie, Martano