LA FRANCIA getta la maschera di Concetto Pettinato

LA FRANCIA getta la maschera LA FRANCIA getta la maschera Intervenire apertamente a favore dei rossi di Valenza 1 ; Parigi, 2 notte. Il linguaggio della stampa francese circa le vicende del Co- mitato di Londra e l'avvenire del non intervento comincia a farsi aspro. Il fatto che i delegati tran- erse, inglese e sovietico abbiano respinto la controproposta italo- germanica e considerato stasera I una vittoria della tesi francese, ! difesa presso Eden dall'Ambascia-' toro Corbin sino a pochi istanti prima dell'inizio della seduta ari- timeridiana: ma non si nega che la situazione ne risulti aggravata. | Da Eden a Delbos ' La controproposta presentata : stamane da Grandi e Von Ribben-; trop, l'uno e l'altro raggiunti al- [ l'ultima ora dai rispettivi primi consiglieri reduci da Roma e da Berlino con le necessarie istruzio- ni — il comm. Crolla, arrivato alle 11 a Croydon in aeroplano, si recò di qui direttamente al Fo-, reign Office — è comunque estre- ; mamente ragionevole, non solo, imi conforme ai canoni del Dirit-, to Internazionale. . Letto alla seduta del Comitato. chc si era aperto pochi minuti dopo le 11 per durare circa due ore e mezzo, il testo della comunicazione italo-germanica vi avrebbe incontrato, secondo un di- spaccio dell agenzia Bavasj una,opposizione categorica. La discus-;sione venne rimandata alle 16,.» Ui per permettere ai delegati inglese e francese e russo di abboccarsi fra di loro; ma fin dalle prime ore del pomeriggio l'agenzia francese credeva poter assicurare che la controproposta verrebbe respinta e che, lungi dal riconoscere a Franco la qualità di belligerante, Parigi e Londra, figliando atto del rifiuto italo-germanico di ammettere il controllo navale unilaterale, « riesamineranno nel suo insieme il problema del non intervento ». Questa fiducia dell'agenzia ufficiosa non è probabilmente priva | di rapporto con la risposta data| questa mattina stessa ai Comuni | da Eden al solito maggiore Attlecjche si informava di quel che l'Inghilterra contasse fare nel caso che un accordo in seno al Comitato non potesse essere raggiunto. «Qualora nessun accomodamento soddisfacente possa trovarsi in materia di controllo navale — disse il Ministro degli Esteri — ne risulterebbe una situazione nuova, circa la quale non posso pel momento fare nessuna dichiara-1 zione ». i La risposta di Eden è prudente j secondo lo stile del Foreign Offi-, ce; ma t commentatori parigini si sono impadroniti della frase « una situazione nuova » e non esitano a interpretarla secondo' i più cari desideri della Francia, cioè nel sfnso che anche lTngljiJterra si disponga a buttare a mare il non intervento e a riprendere su larga scala, le forniture militari aila Spagna rossa e bianca, cesa che implicherebbe finalmente per la Francia il diritto di scaraventare in Catalogna attraverso la. stazione di Cerbero interi parchi d'artiglieria, interi treni di munizioni e interi reggimenti di | armati. Giacché questa è al mo-.mento attuale la situazione consl-derata da Parigi: se si abbando-Jna il con,rollo marittimo si abban- donerà anche il controllo terre- ' stre se Italia e Germania ripigliano la loro libertà in Mediterraneo, |Francia e Inghilterra la ripiglìe ranno sui Pirenei. E chi pone il problema in questi termini è lo sttsso Delbos il quale si è così pronunziato in propesilo con tutta la chiarezza desiderabile in seno!alla commissione degli esteri, re- pllcando a un'interrogazione del-l'on Grumbach « La Francia, ha detto in so- stanza il ministro, non si propone 1 certo di partecipare direttamente ! al conflitto spagnolo, ma se il (controllo navale cessa di esistere, | essa si riserva la facoltà di abro- ^SStt^ìSS ppr conto sue aveva « scrupolosa- mente osservato.» (sic). Tesi ripresa in coro dai giornali ! ufficiosi e tra gli altri dal Petit1 Parisien il quale scrive: •l Insistere nel controllo a due 1 contro la volontà dell'Italia e del-j la Germania sarebbe lo stesso che voler spingere all'estremo la tensione diplomatica che già minaccia la pace. Londra e Parigi non ne hanno alcuna Intenzione nè tampoco si propongono di Intervenire attivamente in Spagna, giacché sarebbe contrarie al ri- spetto dovuto all'altrui indipen- denza. Ma quello che esse posso- no fare è abrogare le limitazioni,stabilite in base agli accordi di'non intervento e dare libero corso^slaVe^ìi^&^^^^nSitit sopra tutto in favore del governo regolare, decisione la quale po- trebbe produrre in Spagna un to- tale rovesciamento della situazio-1 ne militare». i. . ., . Le ombre d'un accordo L'atteggiamento della Francia I è dunque chiaro: approfittare dcl-lle vicende diplomatiche nate a^^aggressioni marittime di Valenciu|'per spingere a fondo la manovra nel senso voluto fin dal principio, e prima di tutto riprendere l'appoggio militare su larga scala ai rossi di Valenza. In altri termini, francesi e russi dovrebbero ormai fare in Spagna la guerra a tede-l schi e italiani. Il languore delle Borse risponde a questi propositi| inquietanti. Ma Parigi continua a essere convinta, se dobbiamo te- na- conto di quanto scrive l'inef-Itabile Oeuvre, che tedeschi in Spa- Igna ci sono e non ci sono, ossia\ [ci sono solo quel tanto che è ne-j cessario per spingere gli italiani a impegnarsi sempre più nella campagna mentre per conto loro non attenderebbero se non il mo mento ODportuno por ritirarsi la sciando l'Italia da sola alle prese Con la Francia e possibilmente con l'Inghilterra, da cui si farebbero I poi pagare il tradimento con una ! „ pjU colonie e con favori d'altro ' trcl]cl.e. . Prescindendo da tali fantasie, il quesito che si tratterebbe di risol Vere è ora uno solo, sempre quel| lo: sino a qual punto l'Inghilterra è disposta ad appoggiare gli sfpr- ' zi della Francia in favore del go: verno di Valencia? A dispetto ; dell'affermazione francese sul per [ fCtto accordo regnante fra le due capitali non sembra che in questi giorni le divergenze fra le due cancellerie siano mancate. L'in formatore diplomatico dell'Action prànoaise assicura che mercoledì , [-Inghilterra era pronta a ricono ; scere a Franco la qualità di bel 1ig.crante e di abbandonare il con, trollo sgradito alle autorità del . l'ammiragliato. Furono solo le in- sistcnzo della Francia a costrin- gerc il Foreign Office a rimangiarsi ancora una volta le proprie buone disposizioni. Fino a quando l'ambasciatore Corbin riuscirà ad avere ragione ,dclle ripugnanze di Edon? Pur. ;tl.0 ,c vjconde delIa giornata U<J,£„„„„ giustificare l'impres- sem brano sione che la Francia a Londra guadagna terreno e che l'abbandono del non intervento non sia più se non questione di giorni e i forse di ore. Ma una riunione plenaria del Comitato Plymouth è prevista per il principio della prossima settimana e fin quando le riunioni continuano è lecito sperare che il peggio sarà evitato. Concetto Pettinato

Persone citate: Delbos, Fo, Grumbach, Inghilterra, Valencia, Von Ribben