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Martedì la riunione del Sottocomitato BATTUTE D'ATTESA NELLA CRISI PEL CONTROLLO Martedì la riunione del Sottocomitato Unità tedesche ripassano Gibilterra Il ialtore decisivo La situazione è stagnante sulle impressioni al discorso di Neville Chamberlain. Poiché si trattava di parole che avevano la buona intenzione di frenare gli avvenimenti su una china pericolosa, bisognerà attendere le manifestazioni concrete di una tale volontà di conciliazione. Finora i fatti hanno dimostrato l'opposto; che sia la volta per un intervento decisivo del Premier per cambiar rotta ad una politica funesta di oscillazioni continue e di pervicaci puntigli? Noi ce lo auguriamo nell'interesse della pace d'Europa; ma poiché la politica non può basarsi sulle speranze e sugli auguri dobbiamo vigilare contro ogni sorpresa. Con sangue freddo, con calma, secondo lo stile della politica estera di Roma e di Berlino. Ben più autorevolmente di noi // Popolo d'Italia ha fissato le responsabilità del passato: «Se l'Europa non è sino ad oggi entrata in un periodo di più acuta crisi, lo si deve all'atteggiamento degli Stati autoritari che non hanno voluto spingere le cose agli estremi ». La riunione di martedì del Comitato di non intervento servirà a chiarirci sullo spirito vero dei dirigenti britannici, i quali soli contano data la funzione di secondo e terzo piano,, ii j- , - . della diplomazia francese che trova degli stimoli solo nel rappresentare la longu, numus di Mosca. Il passo falso di una decisione unilaterale sull'assunzione del controllo da parte delle flotte anglo-francesi è stato evitato; se ne parlerà al Comitato dove, non davvero in posizione di accusati bensì di consoci abbandonati nell'ora delle responsabilità collettive, noi e i tedeschi avremo da dire la nostra opinione. Ed è opportuno ricordare che tutto il sistema di Hon intervento riposa sul libero consenso degli Stati aderenti; che non possono nemmeno concepirsi soluzioni di maggioranze più o meno artefatte: o si arriva ad accordi o il Comitato si scioglie, colla libertà di eia- scuno di provvedere ai propri interessi (. ' ., , „, ,. , „JA proposito dell ordine dei|giorno della riunione di martedì' si seguita a insistere sul ritiro dei volontari; è un errore cre.dere che questa sia per l'Italia e per la Germania un'arma di pressione, o peggio, di ricatto; il nostro punto di vista è già stato precisato: il ritorno dei volontari è legato ad un'a/pplicazione integrale e retrospettiva del non intervento che va dalle complicità propagar.distiche alla dilapidazione a favore dei mercanti di cannoni dall'oro, patrimonio della Nazione spagnola. La situazione resta delicata; Io sarà ancora per dei .giorni e per delle settimane; p;.'ima legge è quella di esser/a sempre preparati ad ogni eventualità ; tuttavia non dobbiamo perdere mai la sensazione di quello che fu, è e sarà il fattore decisivo della crisi spagnola: lo sviluppo delle operazioni militari. Il Popolo d'Italia Iva avuto nell'articolo di ieri dulie parole che squarciano tutte le oscurità: « La crisi sarà 'definitivamente risolta il giorno in cui, sgominate le ultime resistenze dei baschi, il genetralissimo Franco potrà portare <sul fronte centrale il peso de'/l e sue forze temprate e galvanizzate dalla vittoria ». Il ricordo dell'impresa etiopica è recentissimo; Ginevra e la canèa giornalistica a servizio di Taf ari furono schiacciate non con argomenti polemici, malgrado che il diritto e la civiltà fossero interamente dalla parte di Roma, ma colla marcia delle colonne di Badoglio e di Graziane Così avverrà anche questa volta. La conquista di Bilbao coHa disfatta dei rossi che fuggono inseguiti alle reni è stato l'avvenimento capitale degli ultimi mesi. E una domandasorge spontanea: Quanta partedi riiientimento e di rabbia vi è nella condotta diplomatica di chi aveva puntato sulla carta della resistenza degli antinazionali, favoriti non solo con consigli e con articoli cartacei ma con navi cariche di cannoni e di mitragliatrici? Alfredo Signoretti