La Lazio elimina l'Hungaria (3-2) in un incontro equilibrato e combattuto

La Lazio elimina l'Hungaria (3-2) in un incontro equilibrato e combattuto LA COPPA EUROPA DI CALCIO L L La Lazio elimina l'Hungaria (3-2) in un incontro equilibrato e combattuto HFXGAHTA: Szabo; KIsp, Biro; Sefces, Turar. Ilmln?; Szns, C?ech, Kardo«, Mllller, Titlios. LAZIO: Rlnson; Zarrone, Jlonza; linlilo, Vinni, Milano; Busani, Marcliini, Fiola. ('amolPFp, Costa. ARniTIÌO: Wuètrlch (Svizzera). Roma, 28 mattino. La Lazio si è qualificata per il secondo girone della Coppa Europa, ma la vittoria ottenuta sull'H angaria di Budapest fu sudutissima, una- di quelle vittorie per cui si trae un gran sospiro di sollievo più c)w di soddisfazione quando l'arbitro pone finalmente termine alla contesa. La partita era cominciala sotto auspici favorevolissimi per i laziali. Subito, all'inizio, gli avanti azzurri piombavano nell'area di rigore ungherese come tante furie. Travolti dalla velocità degli .'attaccanti, i difensori magiari si difendevano corno potevano, calciando e liberando comunque; una vera gragnuola di tiri che colpiscono schiene c gambe culmina in un ben dosato passaggio laterale di Camolcsc a Piota. Il ccntroavanti laziale ha i piedi fuori dell'arca di rigore ed è un po' spostato verso la sua sinistra, via non esita: di destro spara una cannonata che passa attraverso a uno spiraglio apertosi nella ressa e va a finire proprio nell'angolo alto della rete, sulla sinistra del portiere. Ne Ha fatto in questi ultimi tempi dei tiri spettacolosi Piolo, ma pochi sono sfati della bellezza di questo. Giusti ficai issimo l'entusiasmo del pubblico. Una cosa irresistibile. Buon giuoco magiaro I giuocatori dell' Hangaria rimangono per una decina di minuti come sbalorditi del successo clamoroso dell'offensiva laziale. Poi. gradatamente, si riprendono e piti essi si riprendono più l'avversario sì. disunisce e cala di tono Gli attacchi dei magiari sono condotti in stile eminentemente tecnico. Il trio centrale manovra con maestrìa, sgusciando tra le .maglie della difesa romana con facilità sempre maggiore. E la difesa della Lazio si mostra imbarazzata a frenare e a far argine ad avanzate così ben condotte. Fortuna per essa che il tocco finale delle azioni non ha la stessa precisione del lavoro di metà campo: dei tiri eseguiti, una buona purfe o manca al bersaglio o non ha forza. In due o tre occasioni, comunque, ù Blason solo a impedire che la rocca romana capitoli. In modo slegato e poco ordinalo la prima linea laziale contrattacca, però; non rimane oziosa. Ogni volta che avanza riesce, anzi, ad essere pericolosa ed è graziò ad essa che il giuoco del primo tempo conserva caratteri di equilibrio. Al '10' la Lazio avanza sulla destra: il giuoco accenna a cincischiare e a perdersi in cose minute, (piando, improvvisamente, un passaggio traversale verso il centro rischiara l'orizzonte. Piolo, compare tutto solo, ha rin libera, piomba sul portiere e lo batte con un tiro basso che in so è un mezzo errore ma che ha la ventura di cogliere Szabo a contropiede. Animali reclami degli ospiti sulla validità del punto. Piota sarebbe partilo, secondo essi, da posizione di fuori giuoco. L'arbitro, invece, si consulta con un guardìalincé e poi concede il punto. 3i giunge così al riposo di metà tempo coti la Lazio al comando per due a zero. II vantaggio dei laziali aumenta subito non appena riprese le ostilità. Al 4' l'ala sinistra Costa, ben lanciato, fila via da solo, si chiude al centro e infilo il lontano angolo basso della rete con un tiro imparabile. Malgrado che il giuoco della Lazio non entusiasmi, pare certo che essa debba vincere con facilità. Ecco, invece, che gli ungheresi riprendono ad andar forte. Csech, è passato al centro dell'attacco, Mailer alla mezz'ala destra e Kàrdàs alla mezz'ala sinistra. All'IX' Csech. riceve un passaggio in profondità da Muller, avanza, spiazza la difesa con un paio di finte e spara forte a mezza altezza. Tulio quello che Blason può fare è di sfiorare la palla con le dita. Tre a uno. L'Hungaria non lascia la preda. Insiste. E per i difensori della Lazio comincia- a far caldo. Il giuoco è sempre allerto e Piota e compagni giungono sovente davanti alla rete difesa da Szabo, via i protagonisti dell'incontro sono ormai diventali gli attaccanti degli ospiti. Al 27' tett pallone alto giunge in piena area di rigore laziale. Blason esce per intercettare e rinviare. Più alto di lui salta Szas. Il pallone scavalca il por di Monza. Tre a due. Meritavano la parità tiere e penetra tutto sole< in rete,™ 1111!'?.. Uìn',„V!e™° '"_ ,. . , Orci si che 'a battaglia s> /«flccoiiifa. Attacchi alterni. Pioi«colpisce un palo, hardos manca per centimetri l'obbiettivo. Busa- ni fallisce il bersaglio. Blason sai- va un tiro che imi eva propno im- para bile. La Lazio difende dispc-ratamente l'esiguo vantaggio c fi no al fif-chio finale il pubblico deve soffrire per la tema del pareggio. Effettivamente il pareggio sarebbe stato lutl'allro clic immeritato per la squanra dcll'Hungaria. Essa giuoco una bella parlila; il suo secondo tempo fu eccellente. In tecnica pura e in lavoro di metà campo essa fu superiore all'avversario. Ottimo il lavoro del trio centrale di attacco e della seconda cienza: la mancati e di energia al momcn'o culmi nanfe delle astoni. Ne~a forma attuale Csech 6 un gran bel giuocatore e palleggiatori e tattici eccellenti sono Muller e Dudas e Kardos. Sulla prova fatta l'Hungaria ha ragione di ritenersi sfortunata: così come giuoco, non me- rilava di perdere. La Lazio lasciò l'impressione di una squadra stanca ; certamente le due partite giuocate in settimana in Jugoslavia e le centinaia di entrale di attaccolinea. Unica defi- inza di precisione chilometri di ferrovia non le hanno dato vigore nè fresctP.zza. Dopo una jnczz' ora di giuoco, la squadra si sfaldò, si disimi, perdette tono e linea. Alcuni uomini apparivano fuori forma; Piotaistesso, dopo il primo magnifico punto, parve aver sparato tutte 7B|sue cari uccie. In buona giornata,'viceversa, Blason e Monza, e, sot- 'to alcuni aspetti, anche l'ala siili ,stia Costa. jLa squadra che si affaccia or«lai quarti di finale del Torneo con probabilità, di superare anche questi, visto che avversario è il Gras- shoppcr di Zurigo, ha necessità urgente di riacquistare freschezza e di dare coesione al lavoro della difesa, dove terzini e mediani non si intendono straordinariamente fra di loro. Pubblico numeroso. Erano nella tribuna d'onore il Segretario del Partito, il Ministro di Ungheria a Roma, barone Villani: il vice-Segretario del Partito, on. S'arena; i! Segretario amministrativo, on. IMarinelli; Bruno Mussolini e altre personalità. Giuoco leale e corretto. Nessun incidente. Vittorio Pozzo t 1 '• IL TERZO PUNTO DELLA LAZIO, SEGNATO DA COSTA. (Telefoto)