IL TROFEO MEZZALAMA verso una nuova vita di Aldo Marsengo

IL TROFEO MEZZALAMA verso una nuova vita IL TROFEO MEZZALAMA verso una nuova vita Bisogna risalire fino al 1934 per trovare un'edizione del Trofeo Mezzalama cosi splendidamente riuscita come quella che si è disputata sabato scorso dalla Capanna Gnifetti al Pian Maison. Edizione riuscita, sia dal lato tecnico che da quello spettacolare. La grande manifestazione patrocinata da La Stampa c lanciata cinque anni fa da un gruppo di audaci alpinisti torinesi, si è confermata ancora una volta, ancorché non ce ne fosse bisogno, come la più bella e affascinante gara sciistica del mondo. E' giusto, come ha annunciato il presidente del Club Alpino al Giomein subito dopo la premiazione, che questa gara tutta e squisitamente italiana continui. Potrà forse subire delle variazioni nel percorso e in qualche dettaglio tecnico, ma la pro¬ temdicsivaccdeltivspoeccdraInfviadi pula ro canGpe sopratutto per le finalità che si prefìgge, deve continuare a vivere. Fatta questa premessa, ritorniamo alla gara di sabato. Il tempo, fattore essenziale, come si potrà facilmente comprendere, per una competizione come questa che si svolge tutta o quasi tutta fra i 3000 e i 4000 metri e oltre, ha favorito pienamente il V Trofeo Mezzalama; evento raro, che sì è verificato, ripetiamo, solo nel '34, quando i minatori di La Thuile stabilirono il primo tempo-primato sull'intero percorso. In conseguenza di ciò, la prova si è potuta disputare nel più regolare dei modi, e la lotta sulle vette e sui ghiacciai del Rosa e del Cervino, non è languita un solo istante. La classifica non dà e non può dare un'idea esatta o per io meno completa di questa lotta. Occorre, per lumeggiare meglio le fasi della gara, rimettersi ai passaggi, ai controlli e alle classifiche parziali che si sono potute fare, in base a questi passaggi. Da queste classifiche, che riproduciamo più sotto, la gara si ricostruisce in tutta la sua viva evidenza e il suo alto interesse agonistico. Ecco le classifiche in parola prese nei punti più interessanti del percorso: Buse ovest del Naso del Lyskamm: 1. Alpini (I squadra), in ore 1, 13'; 2. Ruitor (II sq.), in 1, 14'; 3. Ruitor (I sq.), 1, 16'; 4. Alpini (II sq.), 1, 19'; 5. Alpini (III sq.), 1, 20'; 6. Austriaci, 1, 25'; 7. Dop. Olivetti, 1, 29'; 8. Courmayeur, 1, 30'; 9. Dop. Ledoga, 1' 46'; 10. Leg. Sabauda, 1, 50'; 11. U.V.E., 2, 22'. Cap. Sella: 1. Alpini (I sq.), ore 1, 30'; 2. Ruitor (II sq.), 1, 33'; 3. Ruitor (I sq.), 1, 35'40"; 4. Alpini (II sq.), 1, 36'45"; 5. Alpini (III sq.), 1, 38'40"; 6. Austriaci, 1, 45'50"; 7. Courmayeur, 1, 49'; 8. Dop. Olivetti, 1, 54'; 9. Dop. Ledoga, 2, 11'; 10. Leg. Sabauda, 2, 15'; 11. U.V.E., 2. 46'. Vetta Castore: 1. Alpini (I sq.) ore 2. 23'; 2. Ruitor (II sq.), 2, 27'; 3. Ruitor (I sq.), 2, 31'; 4. Alpini (II sq.), 2, 32'; 5. Alpini (III sq.) 2,34; 6. Austriaci, .2, 44'; 7. Courmayeur, 2, 49'; 8. Dop. Olivetti, 2, 59'; 9. Dop. Ledoga, 3, 25'; 10. Legione Sabauda, 3, 33; l'U.V.E. è assai in ritardo. Passo Verrà: 1. Alpini (I sq.), ore 2, 28'; 2. Ruitor (II sq.), 2, 32'; 3. Ruitor (I sq.), 2, 33; 4. Alpini (III sq.). 2, 37'; 5. Alpini (II sq.l. 2, 41'; 6. Austriaci, 2, 49'; ' 7. Courmayeur, 2, 58'; le altre squadre in ritardo. Da queste classifiche parziali balza in piena luce la bellissima prova sostenuta nella prima metà della gara dalla seconda squadra dello Sci Ruitor, quella formata dei giovani che fu rimaneggiata per l'improvvisa assenza dell'infortunato Antonio Carrcl. Questa squadra, prima della scalata del Naso del Lyskamm, e precisamente alla base est, da precise informazioni avute risultava effettivamente in testa con un minuto di vantaggio sulla prima pattuglia degli Alpini. Poi, alla distanza, mutilata di un elemento prezioso come l'Antonio Carrel, cedette irrimediabilmente all'attacco degli Alpini e dal Passo Verrà all'arrivo perdette anche il secondo posto perchè il sostituto del Carrel, Veticoz, non è forte in discesa. Senza il deplorevole infortunio, successo proprio alla vigilia alla seconda squadra dei minatori di La Thuile, non è azzardato dire che forse il V Trofeo Mezzalama avrebbe avuto altro esito. L'organizzazione della clasaica <r gara dei ghiacciai * è stata anche quest'anno soddisfacente sot to ogni aspetto. Tutto ha funzio nato in modo perfetto, a comin ciare dai servizi di collegamento radio, disimpegnati da ben cinquanta uomini al comando del ca pitano Valmaggia, un veterano in materia, dai controlli e dalle squa dre volanti per ia segnatura del percorso e per il rastrellamento. Merito degli uomini della Sezione di Torino del C.A.I., del Circolo Sciatori Torino e del Club Alpino Accademico, gente che si sottopone da anni alla non indifferente fatica solo in virtù di una passione che è in diretta relazione coll'attaccamenlo a questa grandiosa gara da essi creata. Aldo Marsengo Squbicva, per la" sua intrinseca bellezza I ti ■ | a RAè moManaItasusi tule tuviataadla acsanemmlispinerasvBbrtopeLpome cdiltiredpè fiinndmdgfatdslidtmrsnmrqtle

Persone citate: Antonio Carrcl, Antonio Carrel, Carrel, Mezzalama, Valmaggia, Veticoz, Vetta Castore

Luoghi citati: Courmayeur, La Thuile, Pian Maison, Torino