Un passo indietro

Un passo indietro Un passo indietro di non intervento, la difficoltà diaccordarsi circa il seguito da dareall'incidente del « Leipzig », il rin-vio dei viaggio di Von Neurath aParigi, 22 notte. Nonostante le preoccupazioni della crisi ministeriale, la rinnovata tensione in seno al Comitato Londra, l'ansietà, prodotta dalla caduta di Bilbao e dallo sviluppo dell'offensiva nazionalista in direzione di Santander, la riunione a Berlino di un nuovo Consiglio dei ministri dopo le conferenze svoltesi fra Hitler e i capi militari, producono qui un certo allarme. Comi; ieri Delbos ebbe a dire all'ambasciatore di Germania Von Welczeck, e come l'ambasciatore di Francia Corbin annunziò quasinello stesso tempo a Eden, il go- verno francese aderisce in pieno alla tesi britannica dell'inchiesta preventiva a qualunque dimostrazione comune contro Valenza. Ora in quai modo sia possibile fare un'inchiesta su un incidente del genere di quello di cui avrebbe potuto restare vittima il «Leipzig», sarebbe, con la migliore volontà del mondo, difficile dirlo. Valencia, del resto, ha già fatto cono- j ' a e à e ; scere la versione alla quale si attiene: al momento del lancio dei famosi siluri, tutti i sottomarini governativi si trovavano nelle rispettive basi. Come accertare la verità di una tale asserzione? In date circostanze, la parola di marinai, quali gli ufficiali dell'incrociatore tedesco, dovrebbe bastare, senza bisogno di ingolfarsi in una inchiesta nelle capitanerie di porto dalla quale è anticipatamente sicuro che non uscirebbe nulla, visto che, se la si vuole, è appunto perchè non ne e?ica nulla, fuorché un pretesto di inazione. Supposizioni gratuite In ogni caso, non è certo questo il momento più adatto per dar corso alla domanda presentata ieri dal governo inglese al sottocomitato di non intervento circa il richiamo immediato dei volontari che si battono in Spagna. La stampa parigina accusa la Germania di avene mutato atteggiamento dopo la. presa di Bilbao perchè le migliori prospettive circa l'esito della campagna di Franco le consigliano di sfruttare la situazione a fondo; ma non sarebbe, per avventura, in virtù di considerazioni analoghe, ancorché opposte, che 11 governo inglese e il governo sovietico appaiono colti da tanta fretta di veder sottratte ai nazionali, in procinto di occupare integralmente la zona industriale del paese basco, le forze volontarie che si battono | sotto la loro bandiera e — aggiunge l'ambasciatore Maiski — « gli stessi reparti marocchini » ? La sorpresa e la delusione francese di fronte agli umori che si manifestano a Bei lino è da imputare alle supposizioni totalmente gratuite che in queste sfere, e forse nelle sfere britanniche, si erano fatte dopc l'accordo dei Quattro relativamrmte ai propositi del governo di I Seri ino. E del resto ai francesi quell'accordo forniva la prova che : la Germania si disinteressava dells; questione spagnola, e che l'Itali! i era ormai sola a battagliare ptsr la causa di Franco. Il viaggio di von Neurath si presentava agli occhi del Quai d'Orsay e del Foreijm Office come il passo decisivo verso l'isolamento dell'Italia e il ritorno del Reich nell'orbita dell'influenza di Londra, la quale, pur di'; staccare Roma da Berlino, avrebbe fatto a quest'ultima le più grandi concessioni. | Quesito che va, capovolto Se a Parigi regnava un timore, era solo quello che ,l|e concessioni di Londra riuscissero troppo importanti e che la nuova Locamo potesse implicare un pericolo per le alleanze della Francia e per la politica della pace indivisibile e Ideila sicurezza collettiva. H rinvio sinc die del viaggio '3i von Neurath infligge, a questo bel castello di carta, un fieri 3 colpo. Il Tcmps e ì'Echo de V.aris si domandano se una delleiragioni della decisione di Hitler .non sia da cercare nel fatto che le conversazioni preliminari pel tramite delle Cancellerie avessero convinto il capo della WiHielmstr;isse, che la Inghilterra rimane sulle proprie posizioni e non intenda tornare a una formula di Patto a Quattro; implicante l'esclusione della Russia sovietica dal concerto europeo. Il quesito potrebbe venire utilmente capovolto, chiedendosi se il!a «"P10™"1* tedesca, messa sulei avviso dalle strane illusioni che !tanto a Parigi quanto a Londra s> a!faeevano strada sulle sortì del- i o n e l'asse Berlino-Roma e sulla soluzione da dare al proMema spagnuolo, non abbia ritenuto preferibile evitare di compromettere, in una presa di contatto prematura, destinata a non produrre nessun effetto utile, quel riavvicinamento con l'Inghilterra, che tanto Berlino quanto Roma desiderano nel modo più sincero. Il fatto, in ogni caso, è che le ij relazioni fra le quattro Potenze occidentali hanno dato da ieri uno passo indietro, cosa di 'cui, nei ria guardi dell'interesse generale, non a e l , à - saremo di certo noi italiani a rallegrarci, ancorché l'Oeuvre pretenda che: «in tutti questi incidenti, il cui risultato i: il rinvio per lungo tempo dei tentativi di riavvicinamento fra Ge:rmania e Inghilterra, la parte sostenuta dall'Italia è delle più attive C. P.

Persone citate: Comi, Delbos, Hitler, Valencia, Von Neurath Aparigi, Von Welczeck