Il Ministero Chautemps di Concetto Pettinato

Il Ministero Chautemps Il Ministero Chautemps La stessa base, gli stessi uomini -- Blum alla vicepresidenza -- Delbos resta agli Esteri -- Unica novità: Bonnet alle Finanze i e e i i l i i i e h a Parigi, 22 notte. , Dopo due riunioni durate quasi | l'intero giorno e dopo due calorosi interventi personali di Blum alla tribuna, il consiglio nazionale socialista, con 3972 voti contro 1369, ha approvato un ordine del giorno favorevole alla partecipazione al governo a fianco dei radicali. Grazie a questa decisione, il cui ritardo ha tenuto in sospeso la crisi fino alla fine del pomeriggio, Chautemps ha potuto varare stasera il proprio ministero, composto come segue: Presidenza del consiglio: Chautemps; vice-presidenza del consiglio: Blum; ministri di Stato: Albert Sarraut, Maurizio Viollctte, Paul Faurc; affari esteri: Delbos; agricoltura: Giorgio Monnet; aria: Pietro Cot; colonie: Marius Moutet; commercio: Ferdinando Chapsal; difesa nazionale: Daladier; educazione nazionale: Giovanni Zay; finanze: Giorgio Bonnet; interni: Dormoy; giustizia: Auriol; marina: Campinchi; pensioni: Riviere; poste, telegrafi c telefoni: Giovanni Battista Lebas; salute pubblica: Marc Rucart; lavoro: Andrea Fevrier; lavori pubblici: Enrico Queuille. Sottosegretari di Stato : presi- i o , i o r a e o l a e l a e a ; . e e > - n , n o l e denza del Consiglio: William Bertrand; Affari esteri: De Tcssan; Agricoltura: Andrea Lyautcy; Aria: Andreand; Colonie: Monnerville; Commercio: Hymans; Educazione fisica, sport e dopolavoro: Lagrange; Insegnamento tecnico: Julicn: Interni: Aubaud; Marina da guerra: Blanchon; Marina mercantile: Tasso; Finanze: Brunet; Lavori: Serre; Lavori pubblici: Ramadier. La più superficiale occhiata a questo elenco permette di rendersi conto che il neonato gabinetto Chautemps e il defunto gabinetto Blum si somigliano come due gocciole d'acqua. Non solo l'uno e l'altro riposano sulla stessa maggioranza e obbediscono alle pregiudiziali politiche del fronte popolare, ma l'uno e l'altro contengono quasi gli stessi uomini, ancorché con attribuzioni non sempre identiche. Delbos è rimasto agli esteri, Daladier alla guerra, Dormoy agli interni, Cot all'aeronautica. Blum non è più presidente del Consiglio, ma è vice presidente, il che, se non è zuppa e pan bagnato. Auriol non è più ministro delle li nanze, e Rucart non e più guardasigilli; ma entrambi fanno tutto ra parte del gabinetto, l'uno ai!a giustizia che è quasi una promozione, e l'altro all'igiene. La sola novità importante consiste nella nomina di Giorgio Bonnet, attuale ambasciatore a Washington, al portafoglio delle finanze. Si tratta di un radicale moderato che gode della stima della Camera; ma anch'egli, in sostanza, come ministro, è uomo nuovo. Lo vedremo alla prova. Perfino le donne avrebbero voluto che il ministero Chautemps non fosse diverso dal ministero Blùm. E una loro delegazione si è recata stasera al Quai d'Orsay, per invitare il nuovo presidente del Consiglio ad offrire uno o due mezzi portafogli a rappresentanti del loro sesso. Ma su questo punto Chautemps ha fatto orecchio da mercante. Il che costituisce forse una imprudenza, giacché le donne è sempre meglio averle con sè che contro di sè. Dobbiamo dire, dato quanto precede, che la crisi abbia ottenuto il suo scopo e che le indicazioni del Senato siano state seguite? La risposta non può essere che negativa, come già lasciavamo presagire ieri sera. Vincolato dalla presenza del socialisti e dalla necessità di non scontentare i comuni e sti i( Gabinetto chautemps sarà n1 n o i e a costretto a seguire, sia pure con maggiori o minori temperamenti, la falsariga del Gabinetto precedente. Ciò significa che, almeno sul terreno finanziario, non ostante la fiducia di massima personalmente ispirata da Bonnet, le difficoltà che si opponevano ieri alla maturazione di un piano organico e coerente di risanamento, sussisteranno domani. Imposte dirette o imposte indirette? Svalutazione o difesa dell'attuale corso del franco? Economie o nuovi appelli al prestito? I quesiti del passato restano ì quesiti dell'avvenire. Ma quello che si può dire in favore del nuovo ministero è che, ad onta di tutto, l'elemento socialista vi è meno in evidenza che non nel Gabinetto Blum, e l'elemento radicale vi dispone, in compenso, di maggiore libertà di manovra. Alla Camera Chautemps dovrà farsi usbergo del credito che Blum non cessa di possedere sulla maggioranza parlamentare; ma di fronte al Paese è Chautemps che servirà di baluardo e di alibi al fronte popolare. Questa reciprocità di servizi assicurerà alle due ali del Ministero la possibilità della convivenza. Ma la parola decisiva in proposito dovrà dirla ancora una volta il Paese e, prima di tutto, il Senato. Dirà il Senato se le transazioni che non potranno non esser tentate sull'antico progetto Auriol, rifatto, riordinato e rinvigorito da Bonnet con l'aiuto dei tecnici di-cui non mancherà di circondarsi, saranno o no diventate accettabili. Se la presenza nel Gabinetto di due o tre uomini nuovi o poco usati basterà a infondere fiducia a coloro che non vogliono il male della Francia, Chautemps riuscirà a rimettere dell'ordine nella cosa pubblica. In caso diverso, il suo Ministero, simile ad altri Ministeri dello stesso nome, passerà come una ombra e di qui a poche settimane, o a pochi mesi, la Francia si troverà di nuovo al punto di prima. In politica estera, la permanenza di Delbos al Quai d'Orsay e di Cot al Ministero dell'Aeronautica obbligano a prevedere che nulla verrà mutato nelle direttive della Francia. Concetto Pettinato

Luoghi citati: Francia, Parigi, Washington