Mister Capra e il signor Capra -- Film italiani all'estero - Il wisky di Mac Laglen L'ultima fatica di Disney.

Mister Capra e il signor Capra -- Film italiani all'estero - Il wisky di Mac Laglen L'ultima fatica di Disney. Mister Capra e il signor Capra -- Film italiani all'estero - Il wisky di Mac Laglen L'ultima fatica di Disney. Frank Capra è venuto in Europa, è stato a Roma, ha visitato il Quadraro, è stato a Capri e a Pompei, alla natia- Palermo non ha avuto tempo di giungere, ma ha detto che sarà- per l'anno venturo. L'anno prossimo dovrebbe di nuovo essere Ira, di noi. Per quante ore, per quanti minuti? Commosso, gioviale, ha lasciato in. molti il rammarico che il suo soggiorno sia stato cosi breve; ma gli impegni sono impegni, e quelli che pesano sulle sue spalle non sono lievi. Qualche giorno a bordo del Rex, una- notte in aeroplano, r, la breve vacanza conchiusa, sarà, di nuovo al. lavoro. E' uno dei registi più interessanti che oggi esistano negli studi americani. Come tutti sanno, tra i suoi film due -sono particolarmente seducenti: Accadde una notte, E' arrivata la felicità. E la fisionomia di questo regista è singolare e interessante non perchè abbia dato vita a « super-colossi », non. perchè sia un infallibile maneggione capace di trasformarti nuftoni e milioni in pellicola che renderà milioni e milioni più x, senza che la x s'ammanti di troppe incognite; non perchè abbia, dato vita a una. voga, a un andazzo. Perchè è facile scorgere nella- sua opera un connubio davvero singolare e felice: fra il cinema americano per quel che è perfezione tecnica e organizzazione impeccabile, e una mentalità schiettamente latina per quel che è umanità, agile consapevolezza, armonia. Per quella dello schermo, quando sia davvero arte, vale ciò che conta per qualsiasi arte: non si chiede all'autore di un bozzetto o di un breve racconto di gonfiare il- torace, di porre tutti i muscoli in evidenza, e dì sfornare il romanzone a ogni co- z . e e o a i i Sto, L'importante è che nei brevi limiti del bozzetto o del racconto l'artista- si sia compiutamente espresso. Nei brevi limiti delle sue commedie meglio riuscite, Frank Capra, si c compiutamente espresso. Perciò l'opera, sua è sin d'ora molto importante. Già vi si scorgono germi e aspirazioni, fermenti e ritmi che potranno donarci, con il Capra di domani, anche grosse sorprese: e non è escluso che quel domani già si concreti fra pochi giorni con il suo ritorno ad Holiyicood. La lievità sorridente dei suoi film migliori è stata raggiunta con una preparazione instancabile, con sald\ princìpii; e tra le sue affer- inazioni di questi giorni, due sono]is vi o e e k sa rrre o ti o oi n n di quella gratitudine che qualsiasr-[soggettista dovrebbe avere per unmlscItdtppdnconsigliai allora a John Ford diriargli da bere. Ben presto. conmin cassa di wisky, si ottenneromeraviglie. E va bene. Allora, per La pat-tugila, sperduta, il bravissimo at-tore avrà avuto bisogno di due casse di wisky: e. per il suo nuovo film, tratto da Kipling, e ancora diretto da Ford, occorrerranno tre casse; e così via. Per essere queste le fantasie d'uno scrittore, sembra di sentirne un eccessivo sentore di wisky: e proprio nullaessenziali. A chi gli chiedeva come egli considerasse il « problema » degli attori, la risposta, è giunta netta e perentoria: « Quella dell'attore, per me, è una preoccupazione secondaria. Qualsiasi importanza si dia alle attrici di Hollywood, quel che conta, per me, è la sceneggiatura. Io non realizzo un film in modo che la sceneggiatura. s'aitagli a questo o a quell'interprete. Prendo questo o quell'interprete perchè si attaglia alla sceneggiatura che ho scelto ». E subito dopo, a concludere: « Sono i film a creare i divi, non sono i divi a creare i film ». Dall'autonomia della visione del creatore cinematografico alla condanna del divismo per il divismo, tutto un trattatello d'estetica cinematografica in dieci righe. E' la solita nettezza di chi si sente su di un terreno solido e sicuro; la chiarezza di chi non confonde i mezzi pratici con l'ingegno che li deve adoperare. Altri successi di film italiani all'estero. Squadrone bianco di Genina, che da sei mesi ininterrotta mente si proietta allo Studio dell'Etoile di Parigi, da questa setti mana viene presentato anche al Marignan, in versione francese. Lo stesso film, proiettato in una grande serata di gala a Bruxelles alla presenza del Re del Belgio, vi ha ottenuto un vibrante successo; ed è stato acquistato in questi giorni per il Giappone. — A Ginevra e a Zurigo ha avuto ottime accoglienze Cavalleria di Alessandrini. — La pri'.ma rappresentazione di Condottieri di Trenker a Zagabria è stata accolta da caldissimi applausi e da un unanime favore di critica. — Si inizierà a giorni, a Roma, un film in due versioni, italiana e olandese, ad opera d'una società italo-olandese appositamente costituitasi. E in riviera la Tobia ha iniziato le riprese di Nimbus, il nuovo film di Gustav Froelich; molti esterni verranno ripresi da Portofino a Sestri Levante, da S. Margherita a Camogli. — Il Partito Nazionale Fascista, in occasione della Mostra nazionale delle colonie estive, ha bandito un concorso per un film educativo e ricreativo, a passo normale, di lunghezza non superiore ai 400 metri. Termine di scadenza il 15 settembre; premi di lire 20.000, 10.000, 5.000. io scrittore irlandese Liam O' Flaherty, omonimo del grande regista, ha fornito ultimamente parecchi soggetti a Case editrici americane, p stato anzi laggiù per definirne gli ultimi accordi. Al suo ritorno, apriti cielo. Avendo anche scritto, tra l'altro, il soggetto de- La spia. 1/ bel film di Ford che vi fece di Mae Laglen un grandissimo interprete, ecco il soggettista confidenzialmente e modestamente informarci: — Quel povero Mac Laglen era caduto in disgrazia quando io lo proposi a interprete de La spia. Mi risero sul muso. Insistetti, perchè, fisicamente, Mac Laglen perfettamente corrispondeva al Gypo che avevo ideato, al violento e ingenuo ribelle. Si fini per convenirne; ma, alle prime inquadrature. u.n disastro. Io interprete che abbia stupenda* si un mente dato vita al personaggio da lui ideato. *** Senza annunci vistosi, senza strepiti, il lavoro di Disney procede regolarmente, intensamente. I suoi piccoli, candidi studi ospitano in tutto e per tutto alcune decine di collaboratori fidati, altre poche decine di tecnici con un piccolo conte rno di maestranze provate. I disegnatori che provvedono alle singole inquadrature sono cinquanta; il solo lusso di Disney, che però presto si rivela come una necessaria misura prudenziale, consiste in una scucia per disegnatori, alla quale sono ammessi ogni anno dai cento al centocinquanta allievi, e dei quali, ogni anno, soltanto una ventina è premossa a poter cominciare un laborioso ed esauriente tirocinio, per quei filmetti di dieci minuti, composto ciascuno di quindicimila disegni. Ma nei piccoli, candidi studi, incorniciati d'aiuole sempre fiorite, da circa tre anni si sta lavorando anche a Biancaneve e i sette nani, che durerà come un film normale, e devrà essere composto di circa duecentocinquantamila disegni. Tratto dalla notissima favola dei Grimm, è certo l'impresa più difficile e coraggiosa e importante alla quale il cinema si sia accinto in questi ultimi anni. Le difficoltà e il coraggio per affrontarla sono facilmente intuibili; l'importanza di questo « superDisney t non sfuggirà a quanti vi sapranno scorgere, e a grande orchestra, un d-ecisivo esperimento di sostituire alla realtà del teatro di posa le visioni d'una pura, libera fantasia. Il film è quasi compiuto, dovrebbe fra non molto iniziarsene la sonorizzazione; e, pentimenti e dubbi dell'artista permettendolo, dovremmo vederlo nella prossima stagione. *** Minime. — La « Tosca » di Puccini sarà ampiamente ospitata in Cuori forti dell'Ufa. — Bassa marea, il nuovo film di Hathaway, il regista de II sentiero del pino solitario, sarà a colori. — Una delle ultime e più- fortunate riviste inscenate in Broadway da Florenz Ziegfield bonanima, Irene, sarà riesumata e parafrasata dalla RKO Radio, con Irene Danne e John Boles. — Si è iniziata la lavorazione de La vita di Emilio Zola, con Paul Mimi e la regìa di Dieterle, lo stesso binomio del Pasteur. — Il nuovo film di Pierre Chcnal avrà un soggetto di Achard. L'alibi, e sarà interpretato da. Erich Von Stroheim. — Circa quaranta milioni di spettatori si pongono quotidianamente dinanzi agli schermi di tutto il mondo. — Continuando nel suo tentativo di ridar vita al film breve, di venti, venticinque minuti, l'Ufa ne ha ultimato un altro gruppo di sei, dovuti alla regia di Brauer, Martin, Klein, Wolff, Leiter. — Dorothy Lamour, già assai nota dopo lasua apparizione ne La figlia della jungla, sarà la protagonista de L'ultimo treno di Madrid, ovvero lo Shanghai-Express della rivoluzione spagnuola. — Reinhardt. si avvicina a grandi tappe all'evo contemporaneo. Dopo aver attinto a- Shakespeare, chiederà ora a Dostojevsky il soggetto de II giocatore, per l'interpretazione di Robinson, Bette Davis, Flìnn e Rathdi\hone- — L'Universa! ha allo sfunjd'° "•" soggetto, intitolato Hotel o Doctor, nel quale è descritto l'at tentato a uno Zeppelin, compiuto t-jrfn ">l pazzo dall'alto d'un gratt-\'acielo di New York. La casa ed' svo ra re ee, vo la l o a a d i a — è e, — n e n e . 0, O' eaaer o no e ntao arue, iae. io trice s'affretta a informarci che il disastro dell'« Hindenbnrg* accadde il giorno seguente a quello dell'offerta del soggetto; proprio l'informazione che ci voleva, per creare all'autore una delicata e previdente fama d'uomo che sempre sparga tralci fioriti sul suo catnr mino. Assia Noris e Nino Besozzi in « Nina non fare ia stupida* di Malasomnìa. pl'nml'mMsdpoèpZzLdsstmlctbblsdIodcrgTb5Fgdc Preludio balneare di Patricia Ellls sMs «Scipione l'Africano» Carmine Gallone.