Netta affermazione di Nuvolari

Netta affermazione di Nuvolari G. P. automobilistico di Milano Netta affermazione di Nuvolari Siena primo nella categoria "1500,, Milano, 21 mattino. 1cXia discretamente numerosa — ma assai meno Atta che lo scorso anno, giudicando a impressione — ha interrotto la serie dei monologhi della Scuderia Ferrari nei soliti circuiti stracittadini, facendo csedcdtbalenare la possibilità di un inte- ,sressante duello italo-tedesco, prò- trmesso come speciale concessione, dai dirigenti dello sport del Keich, fin dall'incontro di Gardone. Va detto subito però che la speranza riusci, ai fatti, non molto sostanziosa, e che i risultati rimasero, in definitiva, quelli di tutte le altre corse stracittadine di quest'anno: l'Auto Union non mandò certo nè una delle sue macchine più a punto, nè uno dei piloti migliori: e contro la forte coalizione dell'Alfa era lc.gico che la macchina tedesca finisse col non impegnare i nostri se non per qualche effimero duello nelle cosidette posizioni d'onore, senza possibile minaccia per il re della gara, il sempre meraviglioso Nuvolari. Neppure il nuovo circuito escogitato nei viali del Parco, tra l'Arco della Pace e il Castello, dagli organizzatori milanesi, meno tormentato che nella prima edizicne, più veloce, e quindi più adatto alle caratteristiche dell'Auto Union, non ebbe il potere di attirare una seria partecipazione straniera. Il difetto, a quanto pare, 6 proprio nel manico: le domenicali gare italiane non interessano più la grande industria. Dobbiamo rassegnarci ad accoglierle come semplice spettacolo, come una festa di motori. E come spettacolo il Circuito milanese, di soli 2500 metri, tutto ombroso, ricco d'interessanti volute, si è prestato benissimo .— pur dovendosi fare qualche riser- ddmmcogsbcdAsevricTanldbapnfnoTco1mfr4(Qva sul suo raoDorto velocità 1 RhfncherTaP reso iTransiU IStalmente fitti, specialmente nella affollata corsa delle 1500, da turbare la regolarità dei responsi crr.nometristici al pubblico e alla stampa, che lasciarono parecchio a desiderare. Anche il servizio d'informazioni (ridotto alle parche e non sem-pre felici comunicazioni d'altoparlante, senza quadri dei tempi nè contagiri | e il servizio d'ordine agli stalli c alla tribuna della stampa, non furono pari all'altezza delle brillantissime tradizioni degli organizzatori milanesi. All'infunri di questi nei, di cui non va esagerata l'importanza, l'apparato organizzativo seppe creare alla gara una grandiosa cornice, e permetterne, nei rapporti tra corridori e pubblico, un regolare svolgimento. Due distinte furono le gare, come ormai di prammatica: alle ore 14 precise partenza per le venti macchine di 1500 (forse troppe per la capienza del circuito) e alle 15,45 per le undici vetture senza limiti di cilindrata. Assistono il generale Vaccaro, Segretario del C.O.N.I. (mossiere di entrambe le gare); il conte Bonacossa, il Federale di Milano, l'ing. Furmanik, il comm. Magnani, l'ing, Amato Ferrari e altre personalità, Durante la gara delle maggiori cilindrate farà una gradita comparsa, tra gli applausi della folla, S. A. R. il Duca di Bergamo Nelle « 1500 » si è rinnovato, coi soliti uomini e con qualche nome nuovo, l'incontro MaseratiEra, già deciso domenica scorsa a Firenze col favore della prima. Nella corsa di ieri la Maserati si è imposta anche più clamorosamente: a dire il vero, le vetture inglesi non sono mai state minacciose, benché nelle prime posizioni, tra il folto gruppo dei « maseratisti », si sia avuta una continua rotazione di posizioni, uno scambio quasi incessante di inseguiti ed inseguitori. Quesiti rimescollo di classifiche, anzi, favorito dalla brevità del circuito, va additato come il carattere saliente della corsa di ieri: ottimo sintomo di combattività e di analoga buona preparazione di molti elementi, anche se talvolta un po' disorientante por il pubblico, impossibilitate a tener dietro ai giri dei singoli corridori. Nella prima parte della gara il comando è assunto alternativamente da Severi, da Villoresi, da Wackcfield e da Siena nelle tre o quattro posizioni retrostanti compaiono e scompaiono la maggior parte dei 20 partecipanti, Delle Era, Bira è quinto fino al decimo giro, poi porde terreno e si ritira; Tongue più regolare, parte dagli ultimi posti per entrare quarto verso la fine della gara. Solo il comando assoluto del plotone, dal 20.o al 50.o e ultimo lmrfsdnmntcPn„ | mentre1 . „,iru„„f„ „„n„ j-lgiro, e radicato nello mani di Siena, che ha nettamente impo- !6ta una superlorilà di classe, dalconsumato campione qual'e, e fl- nito con un buon distacco, ap- plauditissimo. Marazza, Cortese p Rplmon.ln mnn il-iti ilnnii ,li e tseimonuo sono siati, dopo tli.lui, gli uomini pm brillanti, delle Maserati, malgrado i ripetuti in- 1convenienti meccanici di questo XTd°atoChe 10 hann° IIOn P0C° Tra i «bolidi senza limite di cilindrata, che devono compiere settanta giri balza al comando, dalla seconda fila, Farina; ma nel corso del primo giro è superato da Nuvolami ohe si mette in tata e vi rimane vittoriosamente, ,splendidamente, sino alla fine tranne un passaggio al 21.o giro dEdurante il quale Trossi lo prece de di qualche metro. Sino a quel momento, però, tra i due era rimasto insinuato Farina, che ha combattuto ieri un'altra delle sue generose, movimentate battaglie: sbandato in curva contro i mucchi di paglia, si trova superato, durante l'inevitabile sosta, dalla Auto Union di Hasse; ma la insegue rabbiosamente per una ventina di giri, quasi a ruota, riuscendo infine a superarlo. A sua volta Hasse subisce po-1 co dopo la stessa sorte, mentre Trassi si ferma, j^lstutamente agli stalli per cambiar cadele. ne approfitta lo svizzero Ruc^sch, :le si trova cosi al_ terzo posto. Ldietro Nuvolari e Farina. Superbo il finale di Trossi, che riesce a strappare al tedesco il quarto posto. . La corsa termina con gli min nazionali e con la levata in trionfo di Nuvolari: il che non è una novità, ma commuove e trascina ogni volta. Nuvolari tien duro! Aldo Farinelli. ATENZA I CONCORRENTI SUBITO DOPO LA PARTENZA 21 ttiiti ii di qesto di Nuvolari

Luoghi citati: Bergamo, Firenze, Milano, Siena