INPONENTE ADUNATA di alpini e artiglieri

INPONENTE ADUNATA di alpini e artiglieri In onore dei reduci dalFA. O. I. INPONENTE ADUNATA di alpini e artiglieri Torino ha veduto ieri adunarsi ima imponente quantità di alpini. Ne sono giunii da tutte le vallate del Piemonte ad unirsi ai camerati della locale Sezione; ne sono arrivati dalla sezione di Asti, Casale, Alessandria. Piacenza, Pinerolo e Susa, e con essi 1 reduci del 3.0 e del l.o Reggimento Artiglieria alpina e quanti combatterono in altri reparti per la conquista dell'Impero. L'adunata aveva lo scopo di festeggiare i reduci dell'A. O. I. e chi conosce lo spirito fraternamente cameratesco delle scelte truppe di montagna sa quale festoso aspetto assumono questi raduni. Nell'occasione la madre dell'Eroe Filzi ha inviato un nobile e commovente messaggio tutto pervaso di patriottica passione. L'ammassamento è avvenuto al mattino alle 9,30 e piazza Carlo Alberto appariva letteralmente .gremita di Camicie Nere col cap- pello ornato dall'ardita penna. | Ufficiali, sottufficiali e soldati formavano una sola falange. Vi erano anche numerosi generali, fra i quali abbiamo notato S; E. Etna, Alois, Milanesio e Pugnani. S. E. Manaresi era giunto da Bologna la sera precedente, aveva presenziato ai canti alpini eseguiti dal coro della sezione di Torino, quelle suggestive canzoni che riportano una ondata di giovinezza nel cuore degli anziani ed elettrizzano i giovanissimi; aveva assistito al « Vittorio Emanuele * alla proiezione di « Scarpe al sole » e ieri mattina era alla testa dei suoi Alpini per la prima visita a Casa Littoria. A riceverlo si trovava il Segretario del Fascio col. Russi. Erano pure presenti S. E. il Prefetto Oriolo, l'ing. Ugo Sartirana, quale Podestà e quale reduce, il gen. Nuvoloni comandante la Divisione alpina e rappresentante di S. E. il Comandante il Corpo d'Armata, il gen. Cantù dei Carabinieri, S. E. Ricci e S. E. Ferri, il vice Questore comm. Labbro per il il Questore grand' uff. Murino ; il colonnello Girotti, per le Truppe alpine ; l'ing. Picco, fratello della medaglia d'oro Picco, l'Eroe del Monte Nero ed altre personalità, nonché rappresentanze di tutte le Associazioni patriottiche e d'arma. Dopo l'omaggio reso al Caduti fascisti nel Sacrario, ordinati in corteo, con alla testa le musiche e accanto al Labaro tintinnante di medaglie al valore, tutti i gagliardetti delle sezioni, gli alpini hanno percorso vìa Maria Vittoria, piazza San Carlo, via Roma Piazza Castello e via Po e attraversata piazza Vittorio Veneto e il ponte, si sono recati a rendere omaggio ai Caduti della grande guerra nell'Ossario della Gran Madre di Dio. Il corteo ha poi raggiunto per corso JMoncalieri la caserma del 3.o Alpini « Monte Nero ». Qui si è svolta una cerimonia oltre ogni dire suggestiva: il cappellano militare can. De Amicis ha benedetto il cippo che ricorda i caduti in A. O. offerto dalla sezione torinese e situato ai piedi del grande bassorilievo in bronzo, pregevole opera d'arte dello scultore soldato G. B. Alloatti. S. E. Manaresi ha parlato a tutti gli alpini presenti al rito, ricordando le glorie conquistate in tante battaglie, in Libia e sulle Alpi durante la grande guerra, e ultimamente in Africa dalle truppe alpine e dagli artiglieri alpini che sempre hanno raggiunto le mete che si erano prefisse. La esuberante giovinezza, la fede saldissima come la roccia nel Re che presiede ai destini della Pa tria, nel Duce che ha portato la nazione agli alti fastigi dell'Im- pero, sono stati il viatico che hanno avuto nella recente gloriosa impresa i reduci d'oggi. L'accalorata e vibrante orazione di S. E. Manaresi si è conolusa col saluto al Re Imperatore e il saluto al Duce fondatore dell'Impero, a cui hanno risposto con la formula di rito gli alpini mentre i gagliardetti si innalzavano al sole. Il comandante il 3.0, col. Bellocchi, ha poscia parlato da soldato. Egli ha ringraziato dell'o. nore concesso al 3.o Alpini di prendere in consegna il cippo che tante glorie ricorda. ' Dopo la sfilata del corteo tutti si sono avviati, autorità in testa, alla sede estiva della Sezione torinese, in strada del Nobile, 12. Una casetta civettuola eseguita su progetto dell'ing. Gaetano Passi e che bene si inquadra con la boscaglia che la circonda. Qui ha raggiunto le autorità il Federale Piero Gazzotti aocompagnato dal vice-Federale Giay. S. E. Manaresi ha pronunciato un altro breve discorso per ringraziare le autorità di aver partecipato alle cerimonie indette dall'Associazione Nazionale Alpini. Ha espresso il più vivo elogio alla sezione torinese che merita di essere additata ad esempio a tutte le altre e si è compiaciuto per la grazia e la bellezza della sede estiva che ha realizzato. Ha risposto commosso il Presidente della locale- Sezione col. Beochis, quindi dopo che don De Amicis ebbe benedetto la sede, sotto i grandi ombrelloni che ombreggiavano le tavole, si sono assisi autorità e gregari per un cameratesco rancio, rallegrato alle frutta dai oanti che il buon vino ha fatto rifiorire sulle labbra degli alpini di tutti i paesi. L'INAUGURAZIONE DELLA SEDE ESTIVA DELL'A.N.A.