La nota di Delbos sulla nuova Locarno di Concetto Pettinato

La nota di Delbos sulla nuova Locarno La nota di Delbos sulla nuova Locarno Favorevole in apparenza, essa ■ . ■.. itt I- _ tende in realtà a moltiplicare gli ostacoli i Parigi, 11 notte, i Si attende con impazienza il ri- sultato della conferenza fra Eden e gli Ambasciatori d'Italia, di Francia e di Germania, intorno al progetto di accordo sul controllo navale. La risposta che Wallace ha dato ieri a Maiski taglia corto alla manovra sovietica; ma questa ricomincierà quanto prima sotto forma di una proposta francese per l'internazionalizzazicne del ne, da parte delle quattro Potenze occidentali, di un elenco nominativo, descrittivo e limitativo delle unità rispettivamente impiegate. controllo mediante l'imbarco di osservatori neutrali a bordo delle] quattro flotte e di una preposta russa in favore della presentazio- Punzecchiando Roma e Berlino con queste richieste a doppio fine, Mosca spera poter turbare ancora > le acque ahimè! troppo presto rasserenate. Dipenderà dall'energia e dall'accortezza dell'Inghilterra ^1 *• PrUTla « tutto, impedire alla Francia di assecondarli, La stampa del fronte popolare, tenta, a buon conto, fin da ora, di riavvelenare l'atmosfera, ripi gliando la diffusione di notizie false su pretesi preparativi italiani per l'intensificazione dell'inter- voci è troppo evidente perchè le persone serie si lascino impresSionare; ma chi le lancia pensa alla stampa laburista e non dispe ra di scagliarla ancora una volta fra le gambe di Eden, nel momento in cui la situazione diplomatica consentirebbe migliori prospettive circa l'avvenire dei rapporti italo- inglesi. Oratoria valenciana Oggi intanto, approfittando della presentazione delle lettere ere denziali da parte del nuovo rap presentante di Valenza presso il Governo francese, è stata insce nata au'Eliseo, con la partecipa Zionei non sappiamo quanto entu siastica, del Presidente della Re pubblica, una piccola manifesta zione di lealismo franco-valen Zian0. (, It disegno storico — ha detto Ossorio y Gallardo — che la mia patria realizza in queste ore in dimenticabili è così vasto, che es sa può giustamente dirsi fiera di ottare e soffrire, non soltanto per la propria indipendenza, ma per la dif£s/deIle icfce più universali e piu umane: la giustizia e la liber fa. Il mio Paese sta gettando le bast di una vita nuova e migliore; è dunque naturale che fra le sue preoccupazioni primordiali figuri, nel "lomento di scegliere le pro- prie amicizie internazionali, quel- degnamente conservare ,.8mlSzia defia Francia insigne, cui unisce da secoli una cornu di cuitUra, di interessi e di sentjmenti - Lcbrun. 'in tono più prudente »a risposto confermando'che . «le sofferenze e ì sacrifici odier ni della Spagna racchiudono la promessa di un avvenire migliore, fondato sulla collaborazione dei popoli di buona volontà, desiderosi di lavorare di comune accordo e nel rispetto degli obblighi reci proci, alla realizzazione del pro- umano Le e at£ua_ u _ ha SOggiunto _ non potranno cne rafforzare i vincoli secolari di amicizia esistenti fra i nostri due Paesi e accrescere presso i miei compatrioti il desiderio di collabofare in pace nei campo morale e materiale, alla prosperità della Spagna, di cui hanno sempre compreso la natura ardente e generosa », Il Presidente della Repubblica è rimasto volontariamente nel vago; ma prima di finire Lebrun ha assicurato l'Ambasciatore che egli potrà contare « sull'intero concorso del Governo della Repubblica ->; e questa non è stata di certo una semplice frase In%Uanto alla nota inviata da Delbos ai Governi locarnisti, cir- ca la ripresa dei negoziati per la stipulazione di un nuovo patto oc cidentale, in queste sfere ufficiose si pretende che essa risponda al sincero desiderio del Governo fran cese di approfittare delle buone disposizioni diplomatiche regnan ti in questo momento fra lo quat tro grandi Potenze, per resusci tare il negoziato con migliori spa ranze di successo, Il locarnismo di Delbos In realtà, le cose non stanno precisamente cosi. La nota fran cese, che costituisce una risposta alle osservazioni italiane e ted, sche del 12 marzo scorso, non segna il minimo spostamento ne!le posizioni iniziali della Francia e non giustifica nessuna effettiva speranza di un rapido progresso del negoziato. Germania e Italia insistevano tre mesi fa nel mantenere il patto da concludere sulle basi del patto di Locarno originale, vale a dire nel limitarlo all'occidente. Parigi insiste nel subordinare il futuro strumento diplomatico ai criteri del societarismo della sicurezza collettiva e della pace indivisibile. * La Francia — avverte il Petit Pa.risien — non può rinunziare alla sua fedeltà tradizionale ai principii della Lega delle Nazioni e della sicurezza collettiva, nè alla salvaguardia delle, proprio alleanze e delle proprie amicizie. La Francia continua a considerare il patto occidentale in funzione di Ginevra e della pace generale del continente ». Da quanto precede, il senso dell'iniziativa del Quai d'Orsay è da cercare, più che altro, nel desiderio di Delbos di accontentare formalmente gli inglesi, sempre più ansiosi di trarre il problema locarnista dall'angolo morto in cui è stato cacciato e di creare nuove opportunità per un riavvicinamento alla Germania. Con L'arrivo di Chamberlain alla direzione degli affari, il desiderio britannico di uscire dall'attuale confusione e di promuovere in Europa un ordine di cose più consono con i bisogni generali si è rianimato. Ma l'appoggio talora imprudente dato da Delbos alle manovre sovietiche in Spagna avendo provocato fra le Cancellerie di Londra e di Parigi qualche leggero attrito, il Quai d'Orsay si sforza di mettere dell'oliò nelle ruote offrendo al Foreign Office una prova di buona volontà almeno su un altro terreno. La nota consegnata da Corbin a Vansittart è dunque in apparenza tutto burro. I suoi redattori mostrano di credere che la difficoltà principale del negoziato consiste nella scelta dell'arbitro destinato a designare l'aggressore. Il Reich aveva proposto che gli arbitri fossero due: Inghilterra e Italia. La Francia preferisce il Consiglio della Lega. Ma le difficoltà non finiscono qui e le discussioni dureranno mesi se, conformemente al pensiero di queste sfere, la loro ripresa non deve costituire che un modo di calmare l'impazienza inglese senza permettere al problema di evolvere realmente verso una soluzione effettiva. Concetto Pettinato

Persone citate: Chamberlain, Delbos, Gallardo, Locarno, Ossorio, Petit