IL PRINCIPE UMBERTO DI SAVOIA al rito nuziale celebrato dal Cardinale a Revigliasco

IL PRINCIPE UMBERTO DI SAVOIA al rito nuziale celebrato dal Cardinale a Revigliasco MIO. re Val qrt IL PRINCIPE UMBERTO DI SAVOIA al rito nuziale celebrato dal Cardinale a Revigliasco Splendente atmosfera di letizia in casa di S. E. il Quadrumviro conte De Vecchi - Il conte Calvi, S. E. De Bono, S. E. Pariani, autorità e gerarchie di Torino e Provincia hanno partecipato alla cerimonia In una splendente atmosfera di etizia, sono state celebrate « Revigliasco le nozze della signorina Maria Luisa di Val Cismon col ca itano di Artiglieria in servizio distato Maggióre Giovanni Fiore. Tutto il ridente paese era in leta. Lungo la ombrosa e pittoreca- strada che conduce alla, chie0) fin dalle 10. era un continuo filare di macchine che si addenavnno poi negli slarghi e nelle piazze vicine dove era stabilito il archeggio. Vigili in alta- uhifor- me disciplinavano il traffico; schie-e di Balilla e di Piccole Italianeejie belle divise, erano allineate ungo il percorso. Dalla gradinata;,e' saie al sagrato scendeva unosso tappeta ed il viale era fian heqqiato dei piante ornamentali da fiori. || tempio infiorato Sul sagrato prestavano servizio 'onore Avanguardisti tamburini un reparto di Moschettieri del Comitato dell'O. B. di Torino. An- he il R. Collegio Carlo Alberto veva inviato una larga, rappre- entanza con la. bandiera dell'Isti- uto. S. A. R. il Principe di Piemone, augusto testimone della sposa. ra accolto al suo giungere — acompagnato dall'aiutante di camo gen. Aimonino — da. una- caloosa, manifestazione di simpatia e li applausi scroscianti lo ac.com- agnaxmno fino alla soglia, del tem-io. Il secondo testimonio eia dOnte Gwrgw De Vecchi di Val Ci-mon. fratello della contessina.Fungevano— come già altra voi- a è stato detto — da testimóniello sposo SE il Sottosegreta-lo di Stato alla. Guerra eli aenc-ale Vercellino. Col Quadrumviro (lci colori degli abiti femminili uasco. -ka. bella chiesa era stipata di Una folla eletta: con le dame e ientiluonitni di Corte e di Palaz-° era l'elemento più superlativa-mente sir/norile e squisitamentelegante che conta Torino. I vi-spressione di superba eleganza, piccavano fra. gli abiti da cerimonia dei signori e le candide diise degli ufficiali dell'Esercito, ell'Aviazione e della Milizia. L'aitar maggiore, sfolgorante dì uci, era tappezzato da un'infinità i gigli: la balaustra del presbiteio era adornata da, spalliere di arofani bianchi e degli stessi fioi erano decorati i banchi e le arate delle Cappelle da cui scendeano ricchi drappi di velluto cremisi a galloni e frangie dorate. I ristalli delle preziose lumiere sopese riflettevano sprazzi di luci. Un rullo di tamburi annunciti ««• « corteo nuziale. A braccio delQuadrumviro S E il conte Cvsarc^fnn„ De Vecchi' di Val Cismon ........ appariva gra¬sìosissima. Le cingeva la fronteot serto di fiori d'arancio che fer-mova il lunghissimo velo Milita-<* «M ricchissimo pizzo. Il COrteO nUZiale Seguiva lo sposo in divisa esti-va di capitano d'artiglieria abraccio della madre; veniva poila contessa De Vecchi di Val Ci-smon in un elegantissimo abito dipizzo viola, a braccio del cav. Fio- re padre dello sposo; quindi laconsorte del conte Giorgio a latodel yen. Vercellino; il yèn. Parianoffriva il braccio alla consorte deciò dello zio avv. Francesco De Vecchi la contessina Pia, in abito azzurro di squisito taglio e fattura. Un mormorio di ammirazione accompagnava la sposa fino all'inginocchiatoio situato nel presbiterio dove prendevano posto a. lato di S. A. R. il Principe di Piemon \ fratello dello sposo infine a brac' ~- *" "' \ te ali illustri personaggi. All'aitar ] maggiore a ricevere gli sposi era s. Em. il Cardinale ' Arcivescovo 'Maurilio Fossati. Al vecchio arciì prete di Revigliasco don Francesco Giacotto era. stato riservato l'onore di coadiuvare il Presule nella celebrazione della funzione nuziale. Subito si elevava nella chiesa il sugi/estivo canto « Himnu sarda natìonale » a quattro voci. I migliori clementi dell'Accademia di canto corale «Stefano Tempia » diretta dal maestro Pier Giovanni Pistone, con i coadiuvatori M. A. E. Guerrina, A. Massaia e S. Orlando, eseguivano poi in onore del Principe l'inno « Domine salvum fac Rcgem»; quindi il Porporato proseguiva il divino uffizio. L'Ave Maria di Tommaso Lodovico 'da Vittoria. 7'Uxor tua sicut dell'Antonclli. il Sanctus del Palcstrina venivano successiva-:men1p nd aumentare l'atmosfera,di ,.e/j ■ raccoglimento culmi-■ vafo ^ )(e, Bened'ictus del Pero-\M c neH'ÀllelUja, ferie csartazio- W6 v\cna di impeto e nel tempo] stesso tutta pervada di cristiana\'certesza composta 'dal famoso ciu-qttccentMa £uca Marenzio. (sposi calde affettuose benedicenti parole ricordando il valore milita'.re del capitano Fiore, e compiaicendosi delle pie virtù della gio1 vane sposa. Quindi ha voluto ren-, dere omaggio all'esemplare edu-j ragione impartita dai conti DeVecchi di Val Cismon ai loro figled ha poi segnatamente ricordato la mirabile azione al servizio della Patria e di devoto amore verso la Chiesa compiuta dal Quadrumviro. Infine ha dato lettura di un telegramma con il quale l'arcivescovo di Rodi Mons. Castellani gli comunicava che nella stessa ora in cui a Revigliasco si celebravano le nozze in tutte le chiese cattoliche dell'archidiocesi Rodiane i missionari francescani e i fedeli impetravano dal Signore le più elette grazie sul capo degli sposiDopo la lettura e la firma dell'ulto nuziale il corteo si è rifar \muto; questa volta aperto da \s- A- R- « Pnnc'ipe di Piemonte \c,,e "reca a lato S. E. il Conte De I Vecchi di Val Cismon, e immedia- < ""'e agli spesi un magnifico do »<>< uno stupendo anello di zaf j fi** e brillanti — è riniasto augu- dÀ,CollU di Vtnl tCi'\smon nella litio. Si sono tratte- 1""" " colazione, Mire ai genitoriìdegli sposi LL. EE. il conte e /a contessa di Val Cismon; la gio- rane <- felice coppia e i parent1^ stretti: S. A. R. il Principe Uni-\bei-to. S. E. Calvi, il Quadrumviro\De Bono, S. E. Pariani. il gen-1 Vercellino, il yen. Aimonino', fa marchesa Medici del Vascello dama di Corte, gli ufficiali addetti maggiori Crii/nano, Priero e Fara. Nel pomeriggio gli Sposi lasciavano Reviifiiasco e iniziavano il loro viaggio di nozze dirigendosi a Venezia. Telegrammi augurali sono giunti nella giornata da. ogni parte d'Italia, dalle Colonie e dalle terre dell'Impero, ad aggiungersi agli altri numerosissimi pervenuti nei giorni scorai.

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Rodi, Torino, Venezia