SORPRENDENTE SUCCESSO DI PERENNO nella finale di sciabola
SORPRENDENTE SUCCESSO DI PERENNO nella finale di sciabola La conclusione dei campionati di scherma SORPRENDENTE SUCCESSO DI PERENNO nella finale di sciabola Trieste, 7 mattino. O abbiamo Disto le cose con un buon cannocchiale o è stato il più bel campionato d'Italia che mai si sia disputato. L'equilibrio dtìle forze, l'ardore dei giovani, J'onestà del giudizio, l'assenza di pecche', la nettezza dei risultati', tutto contribuisce a lasciare di questa gara il più grato dei ricor e5',. <Otto . erano i concorrenti, quanti cioè ne contempla, una. filmile modei-na e, salvo. Vnssenza imprevista di Caudini per « ragioni di salute», che saranno documentate, tutti erano ai loro posti. Gara rélattjvwmente breve, ma succosa quant'altra mai. Tanzini, il mite Tanzini,- che soltanto un anno fa era ancora « seconda, categoria », che andò alle Olimpiadi e alla coppa Tersztyansky seguito da scansi consensi, ha cominciato meglio di tutti, accumulando vittorie su Ughi, su Montano, su Salafia, su Masciotta. C'è uno solo, sembra, che possa contendergli la vittoria: Pinton, apparso, specie dopo l'assalto vittorioso con Montano, il miglior Pinton della stagione. Tre galli nel pollaio Ma la cosa non è così semplice. Perenno? Chi aveva pensato a Perenno ? ! S'era visto fin dal principio che il genovese era un altro, che la fièche non era più la sola corda al suo arco, che il repertorio si era arricchito, che 10 sciabolatore era finalmente sbocciato da quell'ammirevole larva di cui avevo intuito, ma soltanto intuito, le enormi possibilità. Perenno, piar piano si fa strada. E' battuto da Ma.tciotta, ma resta con una sconfitta solfialla pari di Tanzini, che ha perduto contro Turchi e col severo punteggio di 5 a 1. Pinton, quantunque con minor numero di vittorie,'è per ora l'unicb che non ha una « S » nel cartellone. Salafia lo impegna seriamente, ma anche il siciliano è superato: l'assalto di Pinton con Tanzini può decìdere molte cose. Vediamo quello che succede: le prime quattro botte si alternano; Pinton riceve la quinta e la sesta, Tanzini riceve poi la settima e l'ottava. Ogni colpo è di una chiarezza assoluta. Tutti tirano un po' 11 respiro per aspettare la nona; finalmente Tanzini parte in velocità c tocca. La situazione si imbroglia. Tre galli sono ora nel pollaio: Pinton, Tanzini, Perenno con una sconfitta ciascuno. Perenno batte Tanzini per 5 a 2, nettamente, e il livornese sparisce dalla lotta per il titolo. Ormai poco importa tutto il resto; aspettiamo, l'assalto P-inton-Perenno che, manco a farlo apposta, è proprio l'ultimo della serie. Eccoli in guardia: Pinton è toccato per il primo da un attacco diretto sul quale Perenno insiste mutando il bersaglio, ma con egitale successo. Pinton para un attacco successivo e mette a segno la risposta, poi è il padovano che si lancia, ma è fermato da un colpo al braccio. Stanno tre a uno a favore di Perenna, tuttavia Pinton riesce a pareggiare con un attacco al corpo e uno successivo al braccio. Perenno è calmo, Pinton anche. Ma si capisce che il primo ha mano d& perdere del secondo. Forse Pinton precipita un po' attaccando su un Perenno che sa ormai dove stia di casa la parata e si prende una netta risposta. Ripete il gioco che Perenno è ancora prontissimo al suo. Perenno batte così Pinton per 5 a 3. Campione d'Italia di sciabola è un altro giovarle: non c'è due senza tre. La classifica è presto fatta: 1. Giuseppe Perenno di Genova con 6 vittorie; 2. Aldo Masciotta di Torino con 5 vittorie, 16 colpi; 3. Vincenzo Pinton di Padova, 5 vittorie, 25 colpi; 4. A. Costantini di Livorno, 5 vittorie, 26 colpi: 5. Aldo Montano di Livorno, 2 vittorie, 27 colpi; <B. Ugo Ughi di Livorno, 2 Vittorio, 31 colpi; 7. Emilio Salafia di Palermo, 2 vittorie, 33 colpi; 8. Silvio Turchi di Milano, una vittoria. I giovani avanzano La vittoria di Perenno è netta: niente da obiettare. I tre che seguono non possono essere considerati alla pari perchè lo scarto di colpi con citi iMasciotta si avvantaggia sui compagni è troppo notevole, ma fra Pinton e Tansini non c'è stata differenza sensibile. Sono i quattro nomini, insomma, che hanno dominato la situazione anche — e questo desideriamo sottolinearlo — se hanno avuto di fronte ad essi non degli avversari di classe inferiore, ma sciabolatori che veramente sono di una stessa categoria. Montano, che è militarci vale di più della propria classifica. Ma chi ha osato pensare, per esempio, che un Turchi beneficias¬ sirMmtssmev se. nella valutazione federale di un posto che non è il .suo ? Costui avrebbe dovuto essere oggi a Trieste per rendersi conto del singolare equilibrio esistente tra il primo e l'ultimo del torneo. Perenno sale e salirà. Nella gara di sciabola, i due unici prò* mossi alla prima categoria dell'anno XV, sono uno ai terzo posto e l'altro al quarto con egual numero di vittorie del secondo. I tre campioni d'Italia, Purcaro, Visconti e Perenno sono tre giovani. Che'cosa succede? Le assenze? Non soltanto le assenze. La verità bisogna dirla anche se a dirla non si fa piacere a nessuno. Gli anziani non ìianno più il sacro fuoco, mancano d'anima più che di fiato,-di spirito combattivo più che di valore. Non sono sfìriti, sono disincantati. Era fatale si arrivasse a questa svolta, che per la scherma ita¬ liana è estremamente pericolosa. Se gli anziani sono stracchi, avremo le riserve? Le. troveremo in. quella che è ancora' la seconda categoria? Ne troveremo oggi, come occorrerebbe, o dovremo attendere la maturazione? E faremo in tempo a portare a Tokio la squadra die ci occorre? Per i giovani abbiamo lavorato e lavoreremo, ma noi sappiamo che- vi sono negli anziani delle virtù che possono essere rinfrescate, risvegliate, stimolate. Fra una settimana o poco più saremo a Cremona, dóve la prima e la seconda categoria saranno frammiste. Dà quello che si delinea oggi logicamente come il più bel torneo nazionale dell'anno XV trarremo le indicazioni e gli insegnanienti e i .pochi anziani che mancarono a Trieste per cause di forza maggiore, avranno la possibilità di dir qui la loro parola. Come Ragno, per esempio, che, sportivo al mille per mille, ci ha. spontaneamente promesso di intervenire. I campionati di Trieste si sono chiusi con una festa d'armi a cui hanno partecipato i vincitori. Con tutte le antetrità civili era presente S. E. il Ministro dei Lavori Pubblici, che si è compiaciuto di distribuire i bellissimi premi. Nedo Nadi
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