L'OFFENSIVA RIPRENDE contro le fortificazioni di Bilbao di Riccardo Forte

L'OFFENSIVA RIPRENDE contro le fortificazioni di Bilbao L'OFFENSIVA RIPRENDE contro le fortificazioni di Bilbao I rossi cacciati dalla vallata di Lemona L'aviazione snida gli appostamenti nemici - (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) S. Sebastiano, 7 mattino. Tutti gli indizi cospiravano a far credere ieri mattina sul fronte che la giornata festiva sarebbe stata, un'altra di quelle giornate che si chiamano di preparazione e di attesa. Verso la fine del pomeriggio si è saputo invece che stava per essere diretto un attacco contro posizioni basche di grande importanza nel settore di Lemona. L'obbiettivo dell'azione era rappresentato da tre picchi scoscesi che si ergono a una notevole altitudine a nord di Lemona e dominano interamente la conca in cui giace questa borgata e la strada Lemmw-Bilbao. Delle tre vette, la più occidentale, cioè la più lontana dalle linee nazionali, è una vera e propria punta che minaccia il bivio stradale di El Gallo, chiave del sistema di difesa di Bilbao e della, «cintura di ferro ». A nord il massiccio è continuato da colline digradanti verso la. piana, sulle quali i baschi hanno compiuto un vero prodigio di fortificazione, predisponendo, fra altri apprestamenti difensivi, alcune fosse zigzaganti a mo' dei denti di una sega, nelle quali possono muoversi e comunicare con l'una e l'altra trincea, sfuggendo facilmente al fuoco nemico. Il versante settentrionale del massiccio è tappezzato di fitti boschi di pini, ove sono facili la resistenza e l'imboscata. Più battaglioni erano adunati dietro i parapetti delle trincee e altri nella pineta, appoggiati alle batterie della linea fortificata d'El Gallo, ossia di quel tratto della « cintura di ferro », e allacciati alle retro-vie dalla comoda strada Lemona-Bilbao. Alle sei di sera, esattamente, è giunto l'ordine di aprire il fuoco. Batterie di calibro diverso hanno cominciato il martellamento delle posizioni basche. Le creste si sono coperte di nuvole di fumo nero. Dagli osservatori si vedevano a occhio nudo i parapetti saltare in pezzi. Dopo un quarto d'ora scarso di fuoco, l'aviazione è intervenuta a sua volta nel combattimento. Cinque squadriglie di trimotori hanno sorvolato il fronte; ma, anziché bombardare le trincee, che dovevano essere prese d'assalto, hanno diretto l'azione contro le fortificazioni di El Gallo, allo scopo di impedire che si poteste rispondere da queste al fuoco dell'artiglieria nazionale, e contro la strada di Bilbao, sulla quale si erano adunati già contingenti di truppe basche pronti a rinforzare la prima linea. L'efficacia del bombardamento è stata resa evidente dal fatto che 'e batterie basche hanno mantenu1silenzio assoluto per tutta la. durata dell'attacco. A un certo momento, due squadriglie di bombardieri si sono separate dagli altri per raggiungere il grosso delle truppe e appianare la strada alle fanterie. I tre picchi sono scomparsi all'orizzonte sotto una immensa nuvola di fumo. Mentre i baschi tentavano di ricostituire le loro prime ilice con rinforzi che erano riusciti ad avviare dalle retrovie lungo la strada nazionale, nove aeroplani da caccia nazionali, sbucati non si sa di dove, che volavano in fila indiana a un'altitudine di non oltre trecento metri, si sono lanciati sulle posizioni basche. Salutati da un fuoco nutritissimo di fucileria e di armi automatiche, hanno proseguito tuttavia la rotta.) senza che uno solo di essi replicasse al tiro, onde non perdere di vista gli obiettivi fissati. Le bombe lanciate dagli aeroplani sfioravano il fogliame dei pini fra cui era nascosto l'avversario. Delle fiamme qua e là sprizzavano dalla foresta I militi baschi uscivano correndo dai boschi e si arrampicavano sulle alture vicine. L'avanzata è stata rapida. Approfittando dello scoraggiamento dei baschi, la fanteria si è lanciala con le baionette in canna all'attacco delle posizioni, scalando a petto scoperto le pendici ove si trincerava- il nemico. Alle 19.30 un gruppo di soldati, marciando sulle rocce che si stagliavano sul fondo azzurro del cielo, ha issato la- bandiera bicolore sul.più alto dei tre picchi. Altre truppe hanno inseguito i baschi sul versante opposto della montagna e hanno occupato tutta la foresta di pini. /; risultato dell'operazioneportai nazionali su. posizioni notevol-niènte più avanzate delle prece-denti nei confronti della cintura di ferro, e che impediscono ogni ritorno offensivo del nemico nella conca di Lemona e sulle montagne circostanti. Riccardo Forte UN RIMORCHIATORE ROSSO colpito e ridotto in pessime condizioni dal prolettili di una cannoniera nazionale sulle coste della Spagna all'ingresso del porto di Mundaca

Luoghi citati: Bilbao, El Gallo, Mundaca, Spagna