Litvinoff furibondo per l'esclusione della Russia di Concetto Pettinato

Litvinoff furibondo per l'esclusione della Russia Litvinoff furibondo per l'esclusione della Russia Parigi, 4 notte. Il più geloso riserbo seguita a regnare negli ambienti diplomatici intorno allo stato dei negoziati sul problema del controllo. Si asserisce, nondimeno, che, malgrado le riserve che a Berlino e a Roma incontrerebbe il progetto consigliato dall'Inghilterra, non mancano prospettive di accordo. Questioni controverse U punto più controverso è quello relativo alle forme in cui dovrebbe concretarsi la solidarietà fra le quattro flotte incaricate della vigilanza costiera. Roma e Berlino vorrebbero che tale solidarietà fosse totale ed effettiva, ir. modo che, in caso di aggressioni del genere di quelle contro il Barletta e il Dcutsclììand, tutte e quattro le potenze impegnate dall'accordo si considerassero offese e concorressero alle dovute sanzioni. Negli ambienti franco-inglesi tale interpretazione non è gradita, poiché sì teme che, nell'eventualità, di nuovi incidenti, tutte quattre le potenze possano trovarsi nella necessità di far blocco contro la Spagna repubblicana il che significherebbe, almeno per la Francia, giungere al risultato opposto a quello desiderato. Da quale lato potrebbero, infatti, venire le aggressioni, se non dal lato di Valenza? Piuttosto che alla solidarietà il progetto inglese inviterebbe, dunque, le potenze alla collaborazione. Ma come concretare questa collaborazione e fino a qual punto sarà lecito farvi assegnamento? La semplice persistenza di una restrizione mentale nella concezione dell'accordo, non spingerà gli interessati a distinguere, come prima, tra flotta italiana e tedesca e flotta inglese e francese? Per poco che Valenza si ritenga autorizzata a supporre che, in caso di incidenti contro navi italiane e tedesche, i franco-inglesi non reagiranno, la situazione rimarrà tale e quale oggi. E', dunque, naturale che Berlino e Roma si consultino sul valore pratico delle proposte britanniche e vogliano maturamente riflettere sulla questione prima di accondiscendere a ripigliare il controllo. A Parigi le sfere dirigenti non vedono di mal occhio la direzione nella quale si incamminano i negoziati. Il Temps dice di sapere che, pur non essendo definitivo e potendo subire, strada facendo, più di un ritocco, il progetto inglese è atto a fornire una buona base di discussione. A suo giudizio, Londra tende ad organizzare la collaborazione navale in modo da evitare, per quando è possibile, gli incidenti tragici del genere di quelli di Ibiza e di Almeria. Per riuscirvi, essa prevederebbe, fra i vari Stati Maggiori, delle consul¬ tazioni immediate, dirette a fronteggiare insieme tutte le eventualità che venissero a verificarsi. Il giornale aggiunge, anzi, che ogni attacco contro una delle navi dell'organizzazione di controllo darebbe luogo ad una deliberazione fra i vari Stati Maggiori e che ciò facendo « si preverrebbero le com plicazioni gravi e in particolare le rappresaglie attuate di sola iniziativa della potenza cui appaitiene la nave aggredita ». E' questo, a parer nostro, il punto debole del sistema preconiz zato dagli inglesi. Le eonsultazto ni di Stati Maggiori servirebbero a rendere impossibili le sanzioni o rappresaglie che dir si vogliano; ma nessuna vera garanzia fornirebbero circa l'esclusione degli attentati, I quali rimarrebbero, come prima, subordinati al beneplacito di un eventuale aggressore. Pregiudizi e opposizioni Sia come si voglia, le trattative fra le Cancellerie si svolgono normalmente e l'atmosfera diplomatica risulterebbe già notevolmente migliorata se gli ambienti ufficiosi, tanto francesi che inglesi non continuassero a speculare sulla presunzione che Berlino e Roma non seguano, nella circostanza, una politica rigorosamente identica, ma la prima sia meno intransigente della seconda e se gli ambienti comunisti, sobillati da Mesca, non conducessero contro le richieste italo-germaniche e contro il progetto britannico una violenta opposizione. Il motivo di questa opposizione è, come è facile intendere, il risentimento del Soviet! per vedersi esclusi dall'organizzazione del contro-Ilo. « Le quattro grandi potenze protesta VEumnnité, costituiscono una specie di direttorio europeo. Il patto a quattro è risuscitato nella sua forma più pericolosa e più odiosa. Non soltanto si è tolto alla Lega delle Nazioni l'incartamento spagnolo per darlo al comitato di Londra, ma neppure tutti i membri del Comitato sono stati invitati a trattare. Uno almeno, di loro, è stato messo da parte e si tratta proprio della potenza avvicinata alla Francia da un patto di mutua assistenza, al quale Blum e Delbos ancora tre settimane a'ddietro giuravano fedeltà ». La collera di Litvinoff offusca l'orizzonte del Fronte Popolare e gli stessi socialisti sono costretti. : a riconoscere sul loro giornale iene i comunisti esagerano e che j la Francia non può per rendere [servigio a Mosca buttarsi a cai pofìtto in una guerra. E un ordi: ne del giorno votato dalla delei gazione delle sinistre risente di I queste ripugnajize. Concetto Pettinato

Persone citate: Blum, Delbos