Emozione e preoccupazione agli ambienti francesi di Concetto Pettinato

Emozione e preoccupazione agli ambienti francesi Emozione e preoccupazione agli ambienti francesi Parigi, 31 notte. Di fronte alla piega preoccupante presa dagli avvenimenti, quella parte della stampa francese che le sue notorie aderenze cogli ambienti sovietici implicano più direttamente nelle responsabilità della tensione diplomatica attuale, si sforza di accreditare con gran usso di schiamazzi la tesi di Vaenza, cioè quella secondo cui la prcvocazìone è partita dalle navi straniere e non dagli aeroplani governativi. Versioni assurde A detta deìVHu-manité le prime cannonate vennero sparate dal Deutschland ed è soltanto in risposta a queste che gli aviatori spagnoli fecero cadere delle bcmhe sulla tolda della nave. Lo stesso i giornale, tornando sulla uccisione 1 degli ufficiali italiani a Palma di Maiorca, lancia poi un'altra versione ad uaitm delphini, quella secondo cui gl'italiani si sarebbero trovati non già a bc.rdo del Bri fletta, ma in una caserma della città do ve aVeva luogo una concentrazione jj forze nazionaliste e contro la quale era diretto l'attacco degli aeroplani di Valenza. Le due tesi uftano contro il più semplice buon sensc, essendo da presumere nel primo caso che se il Deutschland avesse aperto il fuoco, gli ufficiali non si sarebbero trovati nel quadrato ma ai loro posti di combatlmento, e nel secondo essendo lmpossiblle spiefrare come mai delle bombf dcstmntc alla caserma siano cadute invcce sullo spPCchio d.a doye crano ancorate le Lavi italiane. Ma l'assurdità delle esi in questione non toglie che sse vengano premurosamente accolte anche da organi non diretamente assoldati alla propaganda moscovita, e fra gli altri dal Popnlairc, dall'Oeuvre e dal Paris Midi. In omaggio alla solita tat sica consistente nel confondere le i dcarte in tavola, tutti questi gioì' nali mettono nello stesso sacco lo notizie di fronte berlinese e quele di fonte valenciana per avere il Preteat° d' concluderne che, stante ^concordanza delle due versioni lmP°SBÌWle pronunciarsi e che U me£U° e attendere il risultato di ccertamenti u tenori, In cospetto l .<iueste frivcle manovre, non si; uo n°n riconoscere che il bom-1 bardamento di Almeria ha taglia- ! o la testa al toro e purificato in i certo qual modo 1 atmosfera inter- ! azionale, dimostrando a chi di | agione che non è più tempo di I giocare d astuzia e che ciascuno I deve ormai far fronte sul serio I on le proprie responsabilità. : j Valencia pedina dì Mosca La Germania ha reagito pronamente e congniamente, come . deve reagire in casi simili una &raI!de P^enza aggredita nell eercizio di un regolare mandato nternazionale. D'altra parte la decisione presa da Berlino e Roma " comune dì ritirarsi momentaneamente dal comitato dì Londra n attesa di una sentenza di que-1 to, è anch'essa perfettamente giustificata. Non è la prima volta che Italia | e Germania sottopongono a Londra delle proteste contro i procedimenti illegali di Valenza o di Mosca. L'ultimo avvertimento ltaiano data da ieri l'altro. Il comiato di Londra non ha saputo finì qui appoggiare tali proteste con a dovuta efficacia. Prova ne sìa! Che le rimostranze da esso fatte a | Valencia dopo l'attacco del «Bar-i etta * non hanno avuto altro ef-1 etto fuorché il bombardamento ; de) s Deutschland ». Il gabinetto; Negrin-Prieto si irride degli « uka- se „ de] comltato Plymouth. In tali cor,aizioni restarsene inattivi sa- retobe\,n grave errore Del resto i comportandosi come si' comporta- lno, Italia e Germania non tutelano ! ' . . , ,_f„_«__i ™„ „„.,|{ » taMto ' 1°™ interessi m , quelli d?> ™™tato . N°" ' q«est ultimoj*e si e proposto di al ritlro Sperale dei vo- j ontari ? Appartandosi dai suoi lavori, I,tal,a e Germania rimandano evidentemenU « sine die » la loro ade!,Ionc al progetto. Non solo: ma la Germania, alla quale ì circoli franco inglesi attribuivano già1 intenzlone di assumere nella queMIo- ne spagnola un atteggiamento remissivo diverso da quello dell'Italia, non può, di fronte ad aggressioni quali quella di Ibiza, non sentirsi più che mai solidale con Roma. L'azione di Valenza infligge in realtà un duro colpo ai piani di Londra e ritarda l'opera di pacificazione. Nulla di più esatto dunque del dire che, obbligando il comitato Plymouth ad assumere un atteggiamento più risoluto e a far rispettare la propria autorità, Ber lino e Roma gli rendono un segna lalo servizio. Le sfere inglesi do- vrebbero ormai essersi reso conto , . „ „ M\ ^e Valencia, semplice pedina ch| ^0™ siamo in s???»1? d,iuna audace maonvra dj Lrtvinoff per Mosca, non ha altra via di scam- j po che quella di provocare un con- flitto generale. Il proposito altri- buito stasera a Del Vayo di chie-1 dere una riconvocazione della Le-iga delle Nazioni per denunciare il bombardamento di Almeria svela]anche ai più ciechi il segreto re-itroscena degli incidenti di questi vendicare lo scacco subito a Ginevra col semi seppellimento del memoriale spagnolo. Quello che non si è potuto fare con delle armi di carta si tenta di farlo con le armi di acciaio. Gli occhi ti aprono? Mosca ha giurato di .precipitare l'Europa in una «ataitrofe e non avrà pace finché non vi sia nu- scita. Nella stessa Parigi, per quanto parzialmente avvelenata dalla propaganda sovietica e dal pregiudizio partigiano, si comincia a capirlo e a sentirsene inquieti. Per questo, la voce raccolta stasera che la Germania si accontenterebbe, sino a nuovo ordine, delle rappresaglie effettuate ad Almeria è causa di un certo sollievo. Non bisogna, comunque, dissimularsi che la volontà di ar- i zigogolare non è scomparsa del 1 tutto. Blum ha conferito perso nalmentc con l'Ambasciatore di Inghilterra, col rappresentante di Valencia e con Hirschfeld, incaricato d'affari sovietico. L'agenzìa Havas assicura che Parigi e Londra si tengono in contatto costante. E' da sperare che Londra impartisca anche qui consigli di prudenza come ne ha certamente impartiti altrove. Ma l'abitudine del cavillo non disarma e in queste sfere si continua ad osservare anche stasera che il Dentschland non si trovava nella zona assegnatagli, che pei rifornimenti esso avrebbe dovuto recarsi ad Algeri c non nelle Baleari, che Valencia non riconosce il controllo, che il comitato di Londra manca di mezzi di azione materiali e cosi via In quanto al bombardamento di Almeria, nondimeno, è giusto rilevare che il giudizio di queste sfere ufficiose evita di esagerarne la gravità nei confronti internazionali. ) Con un evidente desiderio di buttare acqua sul fuoco si diebia- ra di non ritenere affatto che l'in oidente possa degenerare in un vero conflitto e una notizia pubblicata dall'/»!transigeant aggiunge persino che Parigi e Londra « non contestano al governo tedesco il diritto di agire come ha fatto in seguito al bombardamento del Dentschland ». Il Temps osserva dal canto suo che m ^a generale è inammissi bile cne le navi da guerra incari- ^ di assicurare il controllo deti le frontiere marittime della Spa! gna possano essere oggetto di | attacchi da parte di uno del parI uti impegnati nella guerra e che I « secondo ogni evidenza vi sono I aggressioni che nessun governo : conscio delle proprie responsabi- j lità potrebbe tollerare ». 1 Uno sforzo innegabile viene insomma fatto stasera anche a Parigi per evitare un ulteriore aggravarsi della situazione. Resta, sempre, comunque, che questa è delicata e che, di fronte alle provocazioni sovietiche incombe più che mai alle grandi potenze il dovere di non perdere il proprio sangue freddo. Concetto Pettinato

Persone citate: Blum, Del Vayo, Hirschfeld, Negrin, Prieto, Valencia