Aeroplani rossi bombardano a Ibiza l'incrociatore tedesco " Deutschland"

Aeroplani rossi bombardano a Ibiza l'incrociatore tedesco " Deutschland"Un nuovo ^ttentetto alla, pace Aeroplani rossi bombardano a Ibiza l'incrociatore tedesco " Deutschland" Ventitre morti e 73 feriti sulla nave germanica = Il Fiihrer presiede una riunione dei ministri = Le misure prese dal Reich comunicate dall'ambasciatore a Londra al Comitato di non intervento M jsum* g st cf g gusti g Dopo l'aggressione alla nostra nave Barletta l'aggressione all'incrociatore tedesco Deutschland; una ancor più lunga lista di vittime dell'odio bolscevico si aggiunge ai sei gloriosi ufficiali italiani colpiti a tradimento nell'adempimento del loro dovere. E come ieri la Nazione tedesca ci era vicina e solidale nel nostro lutto, cosi oggi il Popolo italiano partecipa con tutto il suo animo amico al dolore del Popolo tedesco stretto a noi da vincoli che divengono sempre più forti. I morti italiani i morti tedeschi colpiti dalle stesse bombe col loro sacrificio cementano nel sangue una simpatia e una collaborazione che dal terreno politico e dal terreno ideale stanno avvincendo i sentimenti e i cuori. Ma nel dolore una certezza si afferma, il comune nemico non prevarrà. E' ormai evidente che ci troviamo dinanzi ad un piano preparato e calcolato dalla banda di Valenza inspirata da Mosca; avvertendo la fine di un regime esecrando per la forza dei nazionali e per le divisioni interne, essa vuole creare incidenti irreparabili che costituiscano la scintilla di una più vasta conflagrazione. A Parigi e sopratut.to a Londra si renderanno conto della gravità della situazione provocata da una serie di errori e di colpe che sono arrivate fino alla complicità e all'appoggio aperto, come nel caso del blocco di Bilbao? L'ora di scegliere fra la civiltà e la barbarie non può più essere prorogata. Fatti delittuosi come quelli del Barletta e del Deutschland non possono restare impuniti e non lo saranno. Le misure dell'Italia, le misure della Germania saranno adeguate alla gravità delle circostanze; il Comitato di Londra non potrà seguitare a lavarsi le mani; altrimenti queste mani grondereb. bero di sangue, come quelle dei bolscevichi della Spagna rossa La criminosa aggressione Berlino, 31 mattino. Voci persistenti affermavano sabato notte che quattro bombe lanciate da aeroplani rossi contro una nave da guerra tedesca, e sì precisava trattarsi deH'Ammiraglio Von Scheer, addetta al blocco internazionale, avessero ucciso pavecchi uomini dell'equipaggio. Notizie più esatte hanno poi precisato che la nave da guerra colpita dagli aeroplani di Valencia è l'incrociatore tascabile Deutschland. Le vittime, tutte appartenenti all'equipaggio, ammontano a ventitré morti e settantatrè feriti. L'incrociatore colpito ha lasciato il porto di Ibiza, ed è segnalato da Gibilterra l'arrivo in quel porto nel pomeriggio di ieri della nave, che aveva la bandiera a mezz'asta e recava a bordo le vittime. Ufficialmente viene comunicato che sabato sera, fra le sei e le sette del pomeriggio, alcuni apparecchi rossi, da bassa quota gettavano due bombe sulla corazzata « Deutschland » ancorata nella rada dì Ibiza; le due bombe che colpivano in pieno la mensa di sopracoperta, dove era riunita una parte dell'equipaggio, uccidevano ventitré «omini e ne ferivano settantatrè. Altre due bombe venivano gettate a babordo, dove però non causavano danni considerevoli. La corazzata, che, come è noto, si trova nelle acque spaglinole per svolgere con altre unità navali il servizio di controllo intemazionale, non ha sparato un solo colpo. Lasciata la rada essa si portava a Gibilterra, come è stato detto, per scaricarvi i feriti. La criminosa aggressione bol- scevica è stata compiuta alla distanza di due giorni da quelle di Maiorca, dove sei ufficiali italiani sono caduti colpiti dalle bombe bolsceviche ed è stata perpetrata, malgrado l'avvertimento dato ai rossi di Valenza; il Governo del Reich è pertanto costretto a prendere misure di cui darà comunicazione al Comitato Internazionale di non intervento. La riunione dei ministri Sì apprende che il Fiihrer, il quale da sabato si trovava a Monaco, e ieri aveva colà assistito alla cerimonia della inaugurazione della mostra nazionale dell'agricoltura, è stato informato del gravissimo fatto durante la cerimonia stessa. Subito dopo egli aveva un lungo colloquio con il barone voti Nenrath. Contemporaneamente, il comandante supremo della flotta, ammiraglio Ràder, veniva chiamato telegraficamente a Monaco, dove giungeva, con velivolo speciale alle 14,55. Seguiva alla Casa Bruna un secondo colloquio, al termine del quale Hitler, accompagnato da von Neurath e da Rader, faceva ritorno alla capitale. Giuntovi alle 18,30, convocava alla Cancelleria i suoi più stretti collboratori, fra cui anche il Ministro della guerra, Maresciallo von Blomberg e il Ministro dell'aria Goering, giunto quest'ultimo da Weimar con un altro apparecchio speciale. La riunione è durata due ore. Alle 22, il Ministro della propaganda, Goebbels, convocava i rappresentanti della stampa tedesca ed estera, a cui dava notizia dell'efferrato delitto dei bolscevichi. Poco dopo la mezzanotte, all'Ambasciatore del Reich a Londra, venivano trasmesse telegraficamente, le comunicazioni destinate al Comitato di non intervento. Probabilmente le decisioni saranno fatte conoscere alla stampa nella giornata odierna. La notizia dell'aggressione ha destato enorme emozione e indignazione in tutta la Germania. Alcuni giornali sono usciti listati a lutto, in edizione straordinaria e in brevi commenti, sottolineando l'enorme gravità della delittuosa provocazione bolscevica. In questi ambienti politici e diplomatici si giudica il caso come molto grave. Da fonte ufficiosa si hanno sull'argomento le seguenti dichiarazioni: «Aeroplani bolscevichi spagnoli hanno bombardato, senza il menomo motivo, una nave da guerra tedesca ancorata durante un turno di riposo davanti alle coste spagnole. Ventitre marinai te. deschi sono morti come eroi. Il Governo tedesco saprà dare a questa iniqua provocazione dei criminali spagnoli la risposta che loro conviene. In pochi giorni gli aeroplani rossi hanno attaccato a colpi di bombe navi inglesi, tedesche e italiane ancorate nel porto di Ma jorca, uccidendo su una nave italiana sei ufficiali. In seguito a quei fatti, le navi tedesche hanno ricevuto l'ordine di non continuare a soggiornare in quel porto. Il 89 maggio, la corazzata- Deutschland si ancorava nella rada di Ibiza. La nave fa parte delle.forze designate pel controllo internazionale; malgrado ciò, tra le ore 18 e 19 la corazzata è stata colpita da quattro bombe lanciategli da due aeroplani rossi di Valencia, discesi improvvisamente in volo planato. Siccome la nave era in turno di ! riposo, l'equipaggio si trovava nei [locali non protetti di prua, Una '■ dello bombe è esplosa nel refettori rio dell'equipaggio. La nave, anco I ra in grado di navigare con i pro j prii mezzi, si è recata a Gibilterra per. sbarrare i feriti. La aot* »m\ agddttccsaZdnnpvndbcrbbicU!Gtalvptl aveva sparato sugli aeroplani. Il governo di Valencia era stato per due volte avvertito dal Comitato del non intervento e dal Governo tedesco di astenersi da nuovi attacchi contro navi del servizio di controllo; questo nuovo attentato criminale contro una nave tedesca, obbliga il Governo del Reich a prendere delle misure che coma ZCi"Zt TiZ^"'™ al Comitatodel non intervento ». Mentre gli ambienti politici sono sotto l'impressione del criminale episodio di Ibiza, i giornali pongono in rilievo come il piano vitto già modo di delinearsi a Gi nevra. Piano premeditato La- « Diplomatische Correspondenz », nota ieri che già il Libro bianco dei rossi aveva dimostrato come essi volessero sfuggire al vero tema del non intervento allo bolscevico di creare una situazionebolscevico ai-cieaie wia situazioneinternazionale di pericolo abbia a-cesso di quell'azione, Del Vago e Utvmoff hanno cambiato tattica !? »ann° accusato apertamente laGermania, e l'Italia sperando dxtrovare un'eco favorevole ai loro attacchi. Dopo aver detto che qualunque osservazione imparziale deve trovare grotteschi gli attacchi provenienti proprio da chi ha tante colpe sulla coscienza e mentre l'intervento a favore dei rossi pro¬ segue più attivo che mai, il giorna le dichiara che l'andamento delle discussioni di Ginevra ha potutoprovocare sorpresa soltanto in chi, in base alla, mascheraiura r'epubblicana della commissione di Valencia e della sua propaganda di stampa, potesse avere creduto che i fini remoti della politica rossa spaglinola potevano non essere identici-con quelli di Mosca, come . ^ . ' del resto, è stato chiaramente do cumentato dall'intima collabora- sione fra Del Vago-e Lilvinoff a Ginevra Aggiunge che gxa il sem-" * f ° f «"eìì«/nrtc »?" sl sla Meppure disrussa- la questio-„e de„n agitatori politici, dimostra che in nessun modo si vuole rinun-^nTÌ'r b0/TnC"mfattoi a ^iTdisaZt'Zgta fatto i gioinau di sabato, cAenon può esservi alcun dubbio circala premeditazione degli attacchicontro le navi italiane e tedesche, organi del comitato di controllo. etrova che i rossi giudicano spiace-stoni sia giudicata dalla Terza in termzionale un foro flrfni(;o c {e solJioni chc le fW. ^, „ ,m.vsiM7„,w„,fi „„ cione, e possibilmente anche un inasprimento del conflitto. I giornali danno nuovo rilievo alle dichiarazioni dell'ambasciatore Grandi al comitato di non intervento sottolineando che il bombardamento delle navi italiane a Pal- ma di Maiorca costituisce una pa-:feiife violazione del diritto interna- zinnale ed un grave affronto comunista alle grandi Potenze, violazione ed affronto eh? si sono ripetuti ed aggravati col criminale episodio del bombardamento del Deutschland. Vice L'INCROCIATORE TEDESCO « DEUTSCHLAND ». OIECIMILA PESARESI 1IM PELLEGRINAGGIO A PREDAPPIO (Foto eseguita dall'aeiWRlano de « La Stampa j.. Jaca FRANCIA Ah'doPO»,', /-Maiorca —" Pitiuse~ =|"'

Persone citate: Del Vago, Goebbels, Goering, Hitler, Rader, Valencia, Von Scheer