Le confessioni di Del Vayo nei suoi attacchi contro l'Italia

Le confessioni di Del Vayo nei suoi attacchi contro l'Italia Le manovre del bolscevismo a Ginevra Le confessioni di Del Vayo nei suoi attacchi contro l'Italia Ginevra, 27 notte. ILa delegazione di Valenza ha ] voluto approfittare della mezza sosta intervenuta oggi nell'attività societaria per aprire il fuoco delle sue batterie e per lanciare sul fronte ginevrino i suoi proiettili cartacei pesanti ciascuno, come già è stato annunziato dagli stessi rossi' spagnuoli, nientemeno che una libbra inglese. Lo zibaldone bianco che è stato distribuito og s a ^ delegazione *. Vaìm,B ltK.maarr.Btn Pn6m„. <r\i. di Valenza è consacrato come già;-...r-.T-.ir-> nnyiilrnlntr, ibi-I nof nai- avevamo annunziato ieri, esclusi- avere proceduto a una invasione militare vera e propria della gpagna Documentazioni... involontarie I pretesi documenti riuniti nel cosidetto Libro Bianco di Del Vayo colpiscono anzitutto per il tentativo di combinare la dimostrazione dell'intervento delle truppe regolari italiane con la denigrazione sistematica di queste stesse truppe. Evidentemente i rossi spagnuoli si sono affidati per questa canagliesca bisogna alla masnada dei sopravissuti del fuoruscitismo i quali hanno così dato un' altra insigne prova della loro malafede e del loro sistematico travisamento della verità. In mezzo alla faraggine dei pezzi di carta fabbricati di sana pianta e dei pretesi ordini di servizio di comandanti di unità regolari italiane in Spagna sono scivolati per caso nella fretta diversi documenti autentici quali proclami delie forze volontarie per cui risulta come i componenti delle suddette formazioni siano venuti a titolo individuale e volontario in Spagna, nonché lettere di familiari riboccanti di amor pa. .trio e di lealismo fascista che of-,frono la stessa testimonianza del- jl'idea volontaria e infine — ohilnegligenza somma degli archivisti rossi di Valenza — diversi ordini |di battaglia nei quali si fa allusione alle misure atte a fronteggiare i tanks russi... I quali ultimi evidentemente sono venuti in Spagna per istintivo moto proprio volontario al di fuori delle intenzioni del governo sovietico, scrupoloso esecutore, come ognuno sa, delle jnorme del non intervento. .Malgrado le strombazzature dei ibolscevizzanti societari, il Libro Bianco di Del Vayo non ha f atto alcuna speciale impressione e ve- rosimilmente anche il commento |che lo stesso Del Vayo si riserva di fare domani alla sua pretesa documentazione di fronte al Consiglio è destinato a lasciare il tempo che troverà. Invece della rirromessa constatazione da parte della Lega dell'aggressione dell'Italia contro la Spagna e delle relative sanzioni come si era vagheggiato, Del Vayo sarà quindi costretto ad accontentarsi tutt'al più di una discreta allusione alla questione dei volontari e alla opportunità del loro ritiro. Dopo di che il Consiglio constaterà che non è suo compito proseguire l'esame di un problema già affidato allo speciale organo londinese. E ciò sarà tutto quanto riguarda la Spagna. Avenol fa dello spirito La nota inviata dal generale Franco segretariato » —- di Madrid a Ginevra, Texidor, nella giornata di ieri ad Avenol è stata ,dichiarata irricevibile a quanto si Icomunica ufficiosamente per il Hfatto di non emanare da un gover-1no legalmente costituito. Si ag-!giunge anzi oggi che il signor Avenol, credendo di fare dello spi rito, ha fatto tenere al signor Texidor il processo verbale della commissione per la verifica dei poteri dell'assemblea straordinaria stabilito ieri onde far rilevare come dal suddetto documento ri¬ sulti che i mandati del signor Del iVayo e soci invalidati nella notadel generale Franco siano stati sanzionati dal voto unanime di 50delegazioni presenti all'assemblea, Evidentemente il signor Avenol ha dimenticato qualche precedente e in particolare che non è la prima volta che l'organo societario, assemblee o commissioni generali si rimangino quanto già hanno stabilito. Il Consiglio ha tenuto oggi una breve riunione nel corso della qua le è stato esaminata tra l'altro la questione di Locamo. Delbos ed Eden hanno fatto le annunziatedichiarazioni relative all' accordofranco-inglese del 24 aprile ri- guardante la neutralità del Bel- gio. A questo proposito il rappre- 3entante francese ha creduto utile aggiungere alcune parole per sot- tolineare come il suo governo con-i governoi tinui ad essere animato malgradole delusioni del passato dalla fer-ma volontà di arrivare a una con-dizione favorevole per quanto riguarda il patto occidentale destinato a sostituire il trattato di Lo- carno. Il ministro belga Spaak ha tenuto ,jal canto suo a precisare il punto di vista del governo di Bru- xenes circa la decisione presa dal paese di liberarsi dagli ob- bligni del trattato di Locamo pur mantenendosi da parte della Fran- cia g deU'mghilterra le garanzie previste nel suddetto trattato. Si è pure svolta oggi l'annun- ziata riunione della Piccola Inte-sa, riunione nel corso della quale si è esaminata la posizione dei componenti il gruppo della Piccola Intesa di fronte all'eventuale riarmo ungherese. Nulla di nuovo in questo campo dato che, come è già stato annunziato, all'eventuale riarmo dell'Ungheria nessuno del tre Governi di Bucarest, Praga e Belgrado intende fare opposizione di principio purché da parte di Budapest si intenda entrare in negoziati a tale scopo con gli Stati confinanti. G. T.

Persone citate: Del Vayo, Delbos, Spaak