L'iniziativa inglese per l'armistizio non ha probabilità di successo

L'iniziativa inglese per l'armistizio non ha probabilità di successo Ginevra & la. Spagna L'iniziativa inglese per l'armistizio non ha probabilità di successo Ginevra, 25 notte. A due giorni dall'inizio dei lavori del Consiglio, immutata rimane la situazione dei due compari rossi, Litvinoff e Alvarez Del Vayo, incauti registi di un paradossale progetto per l'intervento della Lega nel conflitto spagnuolo con tanto di constatazione di interventi stranieri e relativa richiesta di sanzioni. Convinto ormai dell'inanità dei suoi tentativi, dato che nessun membro del Consiglio, all'infuori, naturalmente, del sovietico, si sente di incorrere nella responsabilità di una messa in moto del meccanismo societario, Del Vayo si vede costretto ad accontentarsi unicamente dell'effetto demagogico che potrà trarre dalle sue sparate. Per averne il massimo rendimento, eccolo ricorrere alla tattica solita dello scrittorello di romanzi a puntate... Dopo aver infatti preannunciato per oggi il suo famoso libro, bianco o rosso che sia, sull'intervento straniero in Spagna, Del Vayo crede di acuire la curiosità del pubblico rinviandone di due giorni la pubblicazione, pur avendo cura fin da oggi di far circolare delle indiscrezioni sulla mole e l'entità del documento stesso (319 pagine, 110 fotografie, un'oncia inglese di peso), nonché degli opuscoli non ufficiali contenenti verosimilmente le stesse balordaggini del documento base. Si precisa, fra l'altro, che il libro, bianco o rosso, di Valencia conterrebbe una lista completa dei volontari stranieri, nonché 1 nominativi delle pretese divisioni inviate dall'Italia in Spagna. In un capitolo speciale, il libro esporrebbe « come l'Italia si è resa padrona di Maiorca e di Ibiza ». D'altra parte, il documento 'di Del Vayo dichiarerebbe esplicitamente che la caduta di Malaga è dovuta all'intervento diretto delle truppe italiane. Ordinaria amministrazione Per quanto riguarda l'attività svolta oggi dal Consiglio, tutto si è ridotto a questioni di ordinaria amministrazione della vita societaria: giuramento di fedeltà ai principii leghisti di alti funzionari di recente nomina (notiamo, fra gli altri, un sottosegretario generale sovietico); commemorazione di un vecchio societario defunto (sir Austin Chamberlain), rapporti sui lavori di comitati e commissioni tecniche. Il solo punto all'ordine del giorno che poteva presentare qualche importanza politica, il conflitto franco-turco per il Sangiaccato di Alessandretta, è stato rinviato a una ulteriore seduta, dopo un esposto dello svedese Sandler circa il progetto di statuto elaborato nella recente riunione di esperti francesi e turchi; rimane, come è noto, in sospeso la questione della lingua ufficiale nonché l'assegnazione definitiva dei distretti di frontiera, con la Siria. Un colloquio tra il ministro degli esteri turco Aras e il sottosegretario francese Vienot, svoltosi prima della seduta del Consiglio, ha avuto lo scopo di eliminare le ultime divergenze, ma il risultato per il momento non appare manifesto. Circa la terza questione d'ordine politico che figura all'ordine del giorno di questa sessione, e cioè la questione di Locamo, rimasta iscritta, come è noto,, per la mancata definizione nella precedente riunione, si annuncia stasera che Delbos e Eden si sono concertati per fare delle dichiarazioni comuni, con le quali portare ufficialmente a conoscenza del Consiglio l'accordo franco-inglese a proposito del Belgio, e contano per questo anche sulla presenza a Ginevra del ministro degli esteri belga Spaak. Come riunione in margine ai lavori del Consiglio, si annuncia prossima una seduta ufficiosa del cosiddetto Consiglio permanente della Piccola Intesa. Si tratta di un supremo tentativo dei cecoslovacchi il cui rappresentante Krofta è qui arrivato stasera, per rinsaldare gli allentati vincoli piccolo-intesisti. Scopo de'la riunione dovrebbe essere la definizione dell'atteggiamento dei tre governi di Cecoslovacchia, Jugoslavia e Romania di fronte a un eventuale riarmo ungherese. Si dichiara per altro, in anticipo, che nessuno è contrario alle rivendicazioni ungheresi e che si tratterà unica¬ mnTaSbnIGnSstspzrsignanfsdtqsossecldpcptqbsegeltncai1!j(| mente di evitare una nuova denuncia unilaterale del trattato del Trianon, inducendo Budapest ad agire per via di negoziati con gli Stati vicini. L'ammissione dell'Egitto Domani è convocata l'assemblea straordinaria per l'ammissione dell'Egitto in seno alla Lega. Il Governo del Cairo ha inviato a Ginevra una numerosa delegazione presieduta da Nahas Pascià. Si pensa che il compito dell'assemblea sarà assai semplice, e che tutto potrà terminare in.due o tre sedute al massimo, dato che appaiono ormai evitate le complicazioni che avrebbero potuto sorgere nel caso che l'assemblea si fosse trovata costretta a esaminare il mandato di una eventuale delegazione di Tafari. Quest'ultimo non ha voluto tuttavia rinunziare a far sentire la sua voce con una nota che incomincia, neanche a farlo apposta, con la ridicola frase: « Noi, Halle Selassiè I, eletto del Signore, Leone, vincitore della tribù di Giuda, ecc. ecc. ». Tafari fa sapere a Ginevra di aver acquistato la convinzione che nessun risultato utile sarebbe ottenuto con la presenza sua o di suoi rappresentanti alla sessione straordinaria dell'Assemblea; per questo ha deciso di non farsi rappresentare... L'ex - negus domanda espressamente che la sua nota sia comunicata all'Assemblea, rivelando con questo il giuoco puerile di garantirsi il diritto di partecipare alla futura sessione senza correre l'alea di essere messo alla porta fin da ora. Questa sua pretesa e l'accenno esplicito della qualità dell'Etiopia, di Stato mem bro della Lega, dovrebbero bastare per indurre l'Assemblea, ove essa fosse cosciente della sua dignità e delle sue responsabilità, a esaminare la posizione paradossale di questo sedicente capo di Stato, fuggiasco anche sul fronte ginevrino non appena gli sembri che la terra incominci, anche qui, a scottare. G. T.

Persone citate: Alvarez Del Vayo, Austin Chamberlain, Del Vayo, Delbos, Halle Selassiè I, Nahas, Sandler, Spaak, Valencia, Vienot