Documenti per Ginevra

Documenti per Ginevra Documenti per Ginevra « Non ci sono più Pirenei » nè per il passaggio delle armi nè per il passaggio di volontari Roma, 22 notte. Tra qualche giorno gli ambulacri della nuova e capace sede della Lega saranno nuovamente aper. ti ai delegati di tutte le Potenze societarie. Questo fatto di trascurabilissima importanza non saremmo certo noi oggi a rilevarlo se non in riferimento a un passo della nuova combinazione governativa di Valencia, in cui si tenta di cogliere l'occasione per muove-re ancora una volta accuse contro l'Italia e la Germania a proposito di pretesi interventi nella guerra spagnuola. I commenti di certa stampa al passo di Valencia ci comprovano queste pericolose intenzioni che animano più che i rossi spagnuoli, certi altri gruppi dei diversi Fronti Popolari. In una parola, senza la minima considerazione di fatti e avvenimenti, con la richiesta del signor Negrin qualcuno vorrebbe forse trovare l'elisir di vita per l'istituzione societaria. Per i valichi secondari Non sappiamo quello che sarà deciso dallo stato maggiore della Lega, ma in ogni modo fin da ora non possiamo valutare la domanda spagnuola che come pre. testo per ben altri obiettivi, alla luce di passate e presenti violazioni clamorose del non intervento da parte di coloro che potrebbero essere i male consigliati ispiratori del governo di Valencia. Questi dovrebbe tener presente che dal 19 aprile scorso, cioè dall'entrata in vigore del controllo internazionale, le frontiere spagnuole sono state sistematicamente attraversate da rifornimenti di ogni genere diretti ai rossi di Spagna. Il contrabbando che prima veniva praticato allo scoperto, attraverso le grandi vie di comunicazione per mare e per cielo, dal 19 aprile, non arrestandosi, scelse vie secondarle ma senza dubbio più sicure, Risulta che il Prefetto dei Pirenei orientali ha impartito degli ordini verbali ufficiosi per lasciar passare il contrabbando di armi. Questi ordini sono stati - ispirati dal segretario della presidenza del consiglio Moch il quale ha evidentemente mano libera perchè dà direttamente le sue istruzioni non soltanto ai prefetti ma anche ai dirigenti delle ferrovie, delle dogane, alla guardia mobile e alle autorità civili. Il 5 maggio, per esempio, sono passati per il colle del Perthus, diretti ai rossi di Spagna, 19 camion cisterna pieni di benzina, 9 camion Matford, 9 camion Latil e due camion Chevrolet, tutti con scritte espressive Fondos de solidaridad internacional. Don des metallurgistes bruxel. lois (anche il Belgio non scherza). Sempre per il Perthus sono transitati su autocarri il 22 aprile 161 bidoni con la scritta « Fuerza del Aire». Il 24 aprile 770 altri bidoni con la stessa scritta e poi 620 il 24 aprile e 480 il 26 aprile. Le armi passano sugli autocarri occultati da false scritte che dichiarano patate, zucchero, grano, ecc. Il 27 aprile, per esempio, sono passate per il valico ferroviario di Cerbere 1578 tonnellate di merci dirette in Spagna, e il 28 e 29 altri numerosi treni composti di 80 e 90 vagoni trainati da due potenti locomotive. Il mercato delle armi contìnua in Francia con il risultato più in sperato e non pochi sono quelli che già hanno fatto larghi guadagni. Segnaliamo, per esempio, che a Marsiglia un comunista, tale Ago, ha acquistato 2 mila pistole Walter calibro 7,6. Un contratto è stato concluso fra le autorità spagnuole rosse e il presidente del consorzio francese di armamenti Crouzier, finanziato dalla Banca Jourdan, per la fabbricazione in Spagna di un nuovo tipo di mortaio francese. Quattro milioni di franchi sono stati pagati all'atto del contratto e altri 20 milioni saranno versati a rate. A Perpignano sono arrivate fra l'altro 20 mila pistole acquistate in Belgio, a Liegi. Mille di esse sono state distribuite agli anarchici francesi. Le armi, in parte destinate alla Spagna e in parte ai sovversivi francesi, sono anche adunate all'Hotel Tivoli dove gli anarchici spagnuoli della F.A.I. hanno una loro permanente rappresentanza, e presso l'orologiaio Mongont che è il capo del gruppo anarchico dei Pirenei orientali. II passaggio dei volontari completa quello delle armi. Latte condensato !... Il 10 aprile il consolato di Spagna a Tolosa ha fatto partire 19 combattenti, mentre altri 104 volontari reclutati dal comitato comunista hanno lasciato Tolosa per Tarascona, donde hanno preso la via della Spagna. Il 20 aprile 32 volontari reclutati a Bordeaux sono passati per Tolosa diretti a Perpignano. Lo stesso giorno 49 nuovi piloti spagnuoli, istruiti dai francesi nell'aeroporto di Bourges sono partiti per Porto Bou. Si calcola che 60 combattenti in media entrino ogni giorno dalla Francia In Spagna per via di terra. SI può segnalare inoltre l'invariato traffico costiero che si svolge tra i porti francesi e i porti spagnuoli. Esso si svolge sopra tutto con piccole navi che pescano poco e sfuggono meglio alla sorveglianza. Segnaliamo fra esse i motovelieri spagnuoli Cala Vergila, Julia Cascamo, Cala Murta, Ines, Cala Llamp e Arsenio Canada, il piroscafo francese Riri e i piroscafi spagnuoli Cervera, Vicente la Roda e Ampurdan. Il 7 maggio è arrivato a Lisbona il piroscafo .Kappi Corse, battente bandiera inglese e appartenente alla società franco-iberica. Proveniente da New York esso aveva imbarcato fra l'altro 14 carri armati, 6 aeroplani e molti fucili e munizioni acquistati nell'America del nord da una commissione dell'esercito rosso spagnuolo. Sul piroscafo Vicente la Roda si sono caricati 11 30 aprile a Marsiglia delle casse con la scritta: MuniUòns de chasse dichiarandole provenienti dal Prin cipato di Monjico, mentre erano arrivate dalle officine Kuhlman di Marsiglia. Lo stesso giorno il mo toveliero Genoveva è pure partito da Marsiglia con un carico di 31 tonnellate di munizioni qualificate come latte condensato e alcune tonnellate di prodotti chimici per esplosivi, mascherati come bicarbonato.