Un'eredità di quattro milioni in contestazione giudiziaria

Un'eredità di quattro milioni in contestazione giudiziaria Un'eredità di quattro milioni in contestazione giudiziaria L'impugnativa di falso del testamento olografo del defunto Giuseppe Actis - Giorgetto, proprietario della ditta « Lafleur » - Il sequestro di tutti i beni ereditari e e i i a e e e r e i i . l , e i a e a o i . Nell'agosto dello scorso annoitmoriva nella nostra citta il si- ! cgnor Giuseppe Actis-Giorgetto ; dòhe, con testamento olografo I'SfoSre^uattro milioni - alta so-\%rella Irene: il testatore disponevaiinoltre vasti legati a favore dei fratelli Michele ed Angelo, lascia va alla madre la quota spettante- le per legge, ma nul.a invece al £figlio del pre-defunto suo frate lo. Pietro, a nome Arturo, ed al fra-I tello Alessandro. L'esame del testamento — scritto con inchiostro nero e con grafìa che si presenta informe e malsicura — suscitava nell'animo del curatore del minorenne Arturo Actis-Giorgetto dei sospetti sulla autenticità del documento: fu così che egli —.d'accordo anche con la madre dell'Arturo, Margherita Ferretti, sottoponeva la scheda testamentaria al prof. Brusasco della nostra città, perchè procedesse ad una accurata perizia. Il responso del prof. Brusasco, confermante i suoi sospetti, induceva il curatore dell'Arturo Actis-Giorgetto — signor Paolo Pattoni — ad iniziare un'azione giudiziaria allo scopo di far dichiarare la nullità del testamento olografo 25 luglio 1936. Egli citava pertanto dinanzi alla prima sezione del nostro Tribunale — presieduta dal gr. uff. Savino Gammino •— le persone contemplate nel testamento che egli intendeva impugnare chiamando ad integrazione del giudizio l'altro fratello del defunto, Alessandro. Durante il giudizio, avendo gli eredi ed i legatari dichiarato di volersi servire del testamento olografo per contrastare le richieste del signor Paolo Pattoni, questi sporgeva ciuei eia di falso civile nei confronti degli avversari, invocando, in appoggio delle sue affermazioni sulla eccepita incapacità mentale e fisica del Giuseppe Actis-Giorgetto a testare, la testimonianza di numerose persone che avevano avuto occasione di avvicinare il testatore appunto nei giorni in cui sarebbe stata redatta la scheda testamentaria. Il Tribunale, con una elaborata e dotta sentenza redatta dal cav. dott. Groppa, ha ammesso le prove testimoniali offerte dalle parti ed ha incaricato il prof. Ravagnan di Torino di procedere ad una perizia calligrafica del testamento impugnato per accertarne l'autenticità o meno. Nel giudizio Incidentale, l'Alessandro Actis-Giorgetto, che si era associato alle domande del Pattoni, fece istanza di sequestro giudiziale del patrimonio lasciato dal defunto Giuseppe: il Tribunale, accogliendo tale istanza, ha concesso il richiesto sequestro della ditta Lafleur (concessionaria dei trasporti funebri del Municipio) e delle case e tenute, compendio dell'eredità, nominando a sequestratari i presunti eredi testamentari. Le parti erano patrocinate: il Pattoni dall'avv. Emilio Lenotti, l'Alessandro Actis dall'avv. Cesare Peronino; i convenuti dagli avvocati Griffa, Cipolla, Grosso, Unia.

Luoghi citati: Torino