La giornata dei nostri Sovrani nella cordiale atmosfera di Budapest

La giornata dei nostri Sovrani nella cordiale atmosfera di Budapest La giornata dei nostri Sovrani nella cordiale atmosfera di Budapest Passeggiate a piedi per le più centrali vie della città - Un sontuoso pomeriggio nei giardini della Reggia - La sfolgorante serata di gala al Teatro Reale dell'Opera Nuovi colloqui! politici del Ministro Ciano (DAL NOSTRO INVIATO) Budapest, 21 notte La Camera dei Deputati — che, per sbrigare il lavoro della giornata, in modo da permettere ai propri membri di intervenire al ricevimento nel giardino dalla Reggia alle 17, stamane si era riunita già alle otto ed ha tenuto seduta ininterrotta fino alle 16 — ha fatto oggi una manifestazione di amicizia ungaro-italiana, traendo pretesto dal telegramma che S. E, il conte Costanzo Ciano aveva, spedito da Roma al Presidente Stranyavszky. In questo telegramma è espresso l'entusiasmo del Popolo italiano per le indimenticabili accoglienze fatte dalla nobile Nazione magiara ai Sovrani d'Italia e si rinnovano, in occasione dell'avvenimento che riavvidna ancora più i due popoli, i sentimenti più cordiali, di simpatia e amicizia. Non appena il Presidente Stranyavszky ha terminato la lettura del dispaccio, i deputati, in piedi, hanno lungamente e entusiasticamente applaudito. Quindi hanno approvato l'invio di un telegramma di risposta nel quale, in termini non meno calorosi, si esprime la sincerissima gioia della Nazione magiara per la visita dei Sovrani d'Italia. Il testo di questi dispacci è, del resto, noto in Italia, come pure sono noti i telegrammi scambiati fra il presidente del Senato Federami e il Presidente della Camera Alta un gherese conte Szechenyi. Nelle tribune della Camera si trovavano, al momento della lettura dei telegrammi, personalità e giornalisti italiani che hanno partecipato alla manifestazione gridando: evviva l'Ungheria. Sempre in piedi, fra i banchi, i deputati hanno risposto con il saluto romano e con interminabili « elyen ». In navigazione sul Danubio Il Re Imperatore e la Regina Imperatrice hanno continuato a visitare stamane luoghi e cose notevoli di Budapest, anche prescindendo dal programma ufficiale. Il Sovrano, ad esempio, è uscito dalla Reggia alle 6,30 coti due soli aiutanti e, dopo una passeggiata a piedi sul fa?noso bastime dei Pescatori, è salito in automobile per andare a imbarcarsi sul Sofia uno dei più bei battelli della flotta, danubiana ungherese. Il battello, sul quale si trovava anche l'aiutante di bandiera del Reggente, capitano Scholtz e altri personaggi della Casa Militare di Sua Maestà, ha disceso la corrente fino al porto di Csepel: dal ponte, l'augusto ospite ha potuto ammirare gli incantevoli c'intorni di Budapest, In automobile il Re Imperatore si è poi recato a visitare le rovine della colonia romana di Aquincum e il locale museo, avendo a guida il Gran Giupano Preszly, il direttore dei Musei municipali Horvath, e il direttore del Museo di Aquincum dott. Nagy. S. M. il Re Imperatore, visitando l'anfiteatro di Aquincum, ha parlato con i presenti della grande esposizione augustea nella quale figuravano a Roma, l'anno scorso, vani modelli in gesso degli scavi che oggi vedeva originali sul luogo. Durante la visita al Museo, Sua Maestà si è molto interessato agli oggetti rinvenuti e ha voluto essere informato in merito a tutti t pezzi, dimostrandosi curioso particolarmente delle circostanze nelle quali vennero trovati; più volte, poi, ha precisato in quale Museo italiano si trovino oggetti analoghi. I magnifici anelli d'oro ivi esposti lo hanno pure interessato moltissimo: a proposito di questi anelli, il Sovrano ha osservato che, con molta probabilità, devono essere venuti ad Aquincum dall'Italia, giacchè a suo tempo nella Pannonia lavori simili nm se ne facevano. Altre domande egli ha rivolto alle guide in merito al sistema monetario romano nella Pannonia. Una lapide a un soldato romano Al cospetto della lapide di un soldato romano, nativo di Como, il Sovrano s'è fermato vari minuti In complesso Vittorio Emanuele III ha trascorso al Museo di Aquincum qttasi un'ora. Poi egli ha ammirato le antiche botti di legno, dichiarando di non aver mai visto nulla di simile. Sulle botti vi smo delle diciture che il Sovrano ha decifrato. Ncll'allontanarsi, il Re Imperatore ha ammirato ancora una volta lungamente il panorama delle colline di Buda e, dopo di essersi accomiatato dai presenti, è risalito a bordo del Sofia, col quale ha raggiunto il pontile di piazza Vigado, Di qui ha proseguito in automobile per il Museo nazimale, che è per gli Ungheresi ragione di orgoglio, avendo l'intera Naaime contribuito con doni e offerte alla realizzazione della iniziativa pre sa nel 1802 dal conte Francesco Szechenyi: la biblioteca regalata dal conte è stata stamane visitata dall'augusto ospite con partico- lare interesse, così come alcune rarità bibliografiche magiare, fra cui le edizioni corviniane cedute dall'Italia. Dopo la biblioteca, il Re Imperatore si è trattenuto nette sezimi archeoloqica e numismatica (l'intera visita è durata più di un'ora e mezza), ed è superfluo dire che la raccolta numismatica, ricca, di oltre 300 mila esemplari, ha attirato tutta la sua attenzione di competente collezionista. Il Ministro della pubblica istruzione Homan e il direttore del Museo conte Stefano Zichy gli hanno offerto in ricordo tre rarissime monete dalmate d'argento, che il Sovrano ha accettato, ringraziando compiaciuto del dono che viene a colmare un vuoto della stia celebre raccolta. Il signor Homan, col quale la Regina Imperatrice ieri sera, dopo il banchetto di gala, aveva parlato a lungo di storia e di archeologia, ha poi pregato Sua Maestà di voler presentare alla augusta Signora tre incisioni in rame, raffiguranti Maria Anna di Savoia, Regina di Ungheria e Imperatrice d'Austria. Le collezioni visitate stamane dal Re Imperatore sono state riordinate negli ultimissimi tempi e nm verranno riaperte al pubblico che fra un paio di settimane. Le visite della Regina La Regina Imperatrice e la Principessa Maria, recatesi alle nove alla basilica di Santo Stefano, hanno prima assistito alle Cresime e quindi a una Messa celebrata dal primate di Ungheria Cardinale Seredi: la Sovrana e la Principessa sono rimaste in ginocchio dal principio alla fine della funzione, fatte segno a silenzioso omaggio da parte di circa cinque mila fedeli. Dopo aver visitato i tesori del tempio, le auguste Signore, accompagnate dalla dama di Corte contessa Leonardi Casalino e dalla dama di Palazzo contessa Zichy, sono andate alla chiesa dell'Incoronazione — nella quale il Re Imperatore era stato ieri — per ammirarvi il meraviglioso altare maggiore e le cappelle laterali. Al parroco, dott. Kdtay, la Sovrana ha chiesto notizie della tomba della Granduchessa Anna Pawlowna di Russia, sua parente, che fu moglie del palatino Arciduca Giuseppe. Il prelato ha comunicato che la tomba si trova a Uròm, dove anni addietro è stata costruita una cappella greco-ortodossa. La Regina Imperatrice e la Principessa, accompagnate da Sua Altezza Serenissima la Signora Horthy e da dame di Corte, hanno poi passeggiato per il c'entro della città, facendo acquisti di oggetti artistici ungheresi. La Principessa Maria, che ieri al ballo della Reggia ha danzato pure la classica e difficile caarda con i due figli del Reggente, rientrerà in Italia con una ricca collezione di fotografie da lei personalmente fatte: le più belle sono forse quelle eseguite dalla Principessa ieri a Godòllò durante la caccia col falcone e al cinghiale, A proposito della caccia, il Re Imperatore ieri ha, fra gli altri capi, abbattuto un cinghiale del peso di 180 chili. La caccia col falcone è liuscita molto bene. Il tè e la serata Alle 13,30 ha avuto luogo alla Reggia una colazione intima. Il conte Ciano (che in mattinata e nel pomeriggio s'è di nuovo intrattenuto con il signor Daranyi e con il signor De Kanya) ha fatto colazione, col seguito, in un risto¬ l e , e rante all'aperto dei più popolari, e i giornalisti italiani sono stati ospiti del signor Szentistvan, capo dell'ufficio stampa del Ministero degli Esteri e della Presidenza del Consiglio ungherese; era, tra. essi, anche il ministro Rocco, capo della stampa estera al nostro Ministero Stampa e Propaganda. L'annunciato ricevimento nel giardino reale, per il quale erano stati diramati più di duemila inviti, ha avuto luogo alle 17. I magnifici viali, quando il corteo composto delle Loro Maestà Reali e Imperiali e delle Loro Altezze Serenissime, coi seguiti, è disceso per lo scalone esterno, erano già affollatissimi. I fiori delle aiuole sono molti e superbi, ma il loro profumo oggi stentava a vincere quelli che la femminilità vuole vengano ricavati da fiori in laboratorio; e lo sfoggio di toelette e 10 sfarzo delle uniformi erano im ponenti. Il tè fu servito agli in vitati su piccoli tavoli. La Corte si è intrattenuta in giardino quasi un'ora. Sua Maestà il Re Imperatore ha parlato lungamente e cordialmente con il Primate d'Ungheria cardinale Seredi e con le dame che sedevano al suo tavolo. 11 conte Ciano aveva preso posto a un tavolo vicino; così ad altri tavoli, i ministri di Jugoslavia Vukicevic, di Germania Erdmannsdorf, e d'Austria Baar-Buaren fels. Nella sede della Legazione, le Loro Maestà hanno offerto un pranzo in onore delle Loro Altez e Serenissime il Reggente e la consorte signora Horthy. Dalla Legazione, gli augusti Sovrani < il Reggente con la consorte si sono poi recati all'Opera per lo spettacolo di gala. Il programma comprendeva l'esecuzione degli inni nazionali, la scena della Czarda di Jeno Hubay c la «Marcia di Rakoczy » nella riduzione di Berlioz. Quando i Sovrani hanno fatto il loro ingresso nel palco reale erano le 21,30 precise. Il pubblico — che, oltre a essere eccezionalissimo, formava una sala sfarzosa e pittoresca, come possono darle soltanto le gale magiare — si è levato in piedi, applaudendo e acclamando. L'intéro spettacolo è durato un'ora, e alla fine le ac¬ cmIngppgsdtpcrncttdbdCgGvBlsddpbdmvpfvdlL clamazioni si sono rinnovate con maggiore intensità. Domani mattina, alle 10,30 il Re Imperatore riceverà gli Italiani nella sede della Legazime. Il programma dell'ultima giornata di permanenza in Ungheria si completa con una. colazione alla Reggia e con l'intervento degli, augusti ospiti alle corse al galoppo indette per le 15,40. Il Re Imperatore e la Regina Imperatrice ripartiranno per l'Italia alle 18,45, coti lo stesso cerimoniale dell'arrivo, raggiungendo però la stazione dell'est in automobile anziché colle carrozze a cavalli che hanno tanto impressionato il popolo: le tradizioni trascurate, bisogna dedurre, sanno prendersi formidabili rivincite. . Italo Zingarelli I SOVRANI COL REGGENTE E LA CONSORTE ALLA FESTA NEI GIARDINI (Telefoto). LA SFILATA DELLA GUARNIGIONE DI BUDAPEST DINANZI Al SOVRANI D'ITALIA (Disegno del pittore ungherese Marton). \.i ; \1I', IL RE ALLO SPETTACOLO DI GALA AL TEATRO DELL'OPERA (Telefoto).