L'ASSE ROMA-BERLINO e la collaborazione internazionale di Giuseppe Piazza

L'ASSE ROMA-BERLINO e la collaborazione internazionale „ m CMX.m5»GOM*m&0 MStMMOIm'eco del L'ASSE ROMA-BERLINO e la collaborazione internazionale Berlino, 15 notte. La risonanza che il discorso Ciano ha dappertutto, nelle capiali estere, conferma in questi ircoli il giudizio subito datone di un nuovo potente fattore e modiicatore della situazione, e rinnova in tutti i giornali gli sforzi e e analisi costruttive, sulla linea di azione dal Ministro italiano racciata con tanta chiarezza e robusto stile politico, nel vasto telaio del suo discorso. Collaborazione aperta Le analisi odierne dei giornali concentrano sempre più 1 loro raggi sul punto che per concorde segnalazione di tutti i corrispondenti esteri sembra aver destato a più vasta eco reattiva, costi tuendo il centro di suggestione e di leva sulla stasi della situazione presente; quello, cioè, della collaborazione internazionale a cui 'asse Roma-Berlino apre la porta, lungi dal rappresentare, come artatamente dai mal graditi àuguri viene sussurrato, una parete divisoria d'Europa. Si osserva anzitutto come questa nota della collaborazione internazionale, a cui l'asse Roma-Berlino nello spirito con cui è stato concepito, è destinato a servire, sia già stata chiaramente indicata nel comunicato conclusivo del recente incontro romano dei due autori dell'asse, Ciano e von Neurath; ed è un segno eloquente della organicità e della coerenza della politica italiana il fatto che questo punto costituisce ora il centro di gravitazione del discorso del Ministro. Più chiaramente e costruttivamente di cosi le due Potenze — si osserva — non potrebbero parlare al mondo bene intenzionato, il quale non avrebbe che a seguirne l'esempio e a passare all'azione. E la risonanza di.questo punto del discorso del Ministro Ciano è tanto più grande in Germania, in quanto che i suoi accenni concilianti verso Londra soprattutto sembrano a questa opinione pubblica convergere a alimentare le rinate speranze di un nuovo corso dei rapporti' tedesco-inglesi, nel quadro di una ripresa delle conversazioni per la riorganizzazione d'Europa; rinate speranze delle quali già avemmo giorni or sono a segnalare un indizio nell'occasione e nei discorsi scambiati per la circostanza della presentazione delle credenziali del nuovo ambasciatore britannico Henderson. « Gli altri Stati — scrive oggi il Voelkischer Beobachter — debbono avere rilevato dalle dichiarazioni di Ciano che l'asse RomaBerlino non presenta pericoli per alcuno. Essi non potrebbero ormai più passare sopra all'espressa volontà di intesa del Ministro e precisamente il fatto che la stampa estera ha mostrato di in tendere la moderazione e la tendenza conciliativa, dovrebbe au torizzare la speranza che anche dall'altra parte si risponda con eguale prontezza alle disposizioni dichiarate dal Ministro ». Una importante nota, da Berli no, pubblica oggi l'Hamburger Frendenblatt il quale fa l'elogio di Ciano rilevando come la sua nomina, intervenuta nel punto giusto in cui maturava la nuova amicizia italo-tedesca, era del resto stata preceduta dalla sua fama di estimatore del movimen del Duce, più volte pronunciate negli ultimi mesi; è la più importante manifestazione oratoria e programmatica della nuova azione estera dell'Italia; il giornale quindi, rilevato come l'essenziale del discorso sia l'affermazione dell'avversione dell'asse RomaBerlino ad ogni formazione di blocchi, passa a dire delle immediate ripercussioni che esso dovrebbe attendersi in riguardo dei rapporti con l'Inghilterra, verso cui, come ad una delle chiavi essenziali della situazione, si dirige l'attenzione dei circoli tedeschi. La politica austriaca « Qui — scrive il giornale — 11 tema del discorso è stato affrontato con accuratezza speciale e se in Inghilterra onestamente ci si adopera per una soluzione delle esistenti divergenze, non si potrà più passar sopra a questo conciliante tono italiano ». Il giornale prosegue osservando come nella fantasia di alcuni giornalisti inglesi l'Italia è fatta passare attualmente come una disturbatrice della pace o insidiatrice della posizione inglese nel mondo mussulmano, e come, contro questi sospetti, il Ministro Ciano abbia proceduto con ogni chiarezza, cosicché ora uno dei più gravi ostacoli alla ripresa delto nazionalsocialista. Per il gior-naie la esposizione di Ciano è sul- la base delle brevi, laconiche e soldatesche allocuzioni direttive buoni rapporti con Londra dovrebbe essere eliminato. Notevole è anche quanto l'importante organo scrive sul punto del discorso riguardante la politica austriaca dell'Italia, nell'asse Roma-Berlino, politica che il giornale così crede di poter desumere dalle dichiarazioni del Ministro: « Tanto più —■ dice — l'Italia si è andata rivolgendo con le sue nuove finalità verso lo sviluppo della sua posizione di Potenza mediterranea, tanto più facile è riuscito a Mussolini di realizzare U fondamentale riconoscimento | che anche l'Austria è uno Stato; tedesco, e che, insieme con i Pro- ; tocolli romani, gli accordi dell'll luglio sono ormai l'immutabile base dell'attività dell'Austria. Con ciò — così conclude testualmente il giornale — la missione del secondo Stato tedesco, nel quadro del parallelismo italo-tedesco, non! è .più esposta a dubbi ». i Anche la Frankfurter Zcitung, che si è fatta in questi giorni, con ripetute note, paladina della ri- presa con l'Inghilterra, e conse- guentemente della distensione' italo-inglese, svolge soprattutto iltema della collaborazione Inter- nazionale, di cui il discorso Ciano rappresenta un più ootente inci-l tamento ed appiglio; e rileva co- me, dopo le disposizioni dell'Ita- lia, da Ciano nuovamente riaffer-j mate, di riprendere il suo posto in una nuova Locamo adattata alle nuove circostanze, 'sarebbe1 per lo meno assai difficile per ; l'Inghilterra di mantenere il suoi atteggiamento. Quindi il giornale, riferendosi alla ripresa con l'In-ighilterra, nota- come essa stia nel-1l'interesse dei due paesi, quanto jiti quello dell'Europa, e che essi è vivamente augurata 'dalla Germania. Per una conciliazione italo-inglese non si vede quale ostacolo possa più esistere nel Medi¬ terraneo sulla base dell accordo concluso. H giornale afferma che del re-,sto anche la Francia dovrà alla lunga riconoscere i vantaggi chele derivano dalla comunità di in-kt--..-.1 «nin „„i „„j i?„ teressì italo-tedeschi nel sud Eli- ropa; e, completato da questi due riconoscimenti, l'asse Roma-Bcr- lino non potrà a meno di costituì-re in pieno la pace e la stabilità in Eurona. Giuseppe Piazza.