TORINO E LUCCHESE ALLA PARI dopo una partita duramente combattuta (2-2)

TORINO E LUCCHESE ALLA PARI dopo una partita duramente combattuta (2-2) TORINO E LUCCHESE ALLA PARI dopo una partita duramente combattuta (2-2) TORINO: Maina; Brunella, Ferrini; Gallea, Aliasi; , Ellena; Bo, Baldi, Galli, Prato, Palumbo. LUCCHESE: Olivieri: Petrl, Pcscini ; Neri, Romagnoli, Scher; Coppa, Marchini, Michclini, Andrcoli, Capelli. - ARBITRO: Gonani, di Eaveuna, La gara si apri con una lotta che colpi in pieno il Torino e lo sconcertò per tutto il rimanente del tempo. Non era ancora trascorso un minuto quando, in seguito ad un calcio di punizione battuto quasi da metà campo per un fallo di Allasio, la palla piovve nell'area granata. Brunella ebbe un attimo di incertezza, ilichélini ed Andreoli operarono un rapido scambio e l'interno sinistro lucchese tirò in rete a colpo sicuro. Nella necessità di annullare lo svantaggio il Torino si rovescio all'attacco, ma con parecchi ~> disordine e, pur prevalendo nettamente, non riuscì a segnare. La Lucchese, battendosi con un ac camlmento che la sua posizionein classifica non giustificava re sistette bene, facendo valere la superiorità atletica dei suoi difensori, e trovò modo anche di attaccare ancora con puntate pericolose di Michelini e delle due estreme. La sicurezza di Olivieri, il lavoro possente dei termini e l'attività dei mediani neutri''zzarono l'offensiva insistente e pressante; del Torino. Per di più 1 « granata » ebbero una buona dose di disdetta ed un pallone ben diretto andò a pio chiare conti o il palo. L'arbitro, dal cauto suo, non mostrava abilità nel giudicare e parecchie sue decisioni, nettamente sbagliate, suscitarono le oiù vivaci proteste. Ad aggrava-; re la situazione toccò anche un incidente abbastanza serio ad A> lasio, si che il centro sostegno dovette cedere il posto suo a Gallea e trasferirsi a laterale. C\si si andò avanti sino al 44.o, quando un fallo di mani di Pescini, tanto inutile quanto evidente, fu punito con il « rigore ». Tiro di Prato, basso, sulla destra di Olivieri, e palla in rete. A metà tempo le squadre erano dunque alla pari. Ancora veemente pressione « granata » nelle fasi inizia ì della ripresa e goal di Baldi, regolarissimò, annullato da Gonani per chissà quale motivo. Poi nuovi incidenti minarono l'efficienza del Torino. Allasio usci ancora dal camino per rientrarvi alla estrema destra, zoppicante; Prato accusò pure un duro colpo e si 1 trasferì all'estrema sinistra, Bo 'passò alla mezz'ala, Palumbo vagò per tutti i posti della linea. Solo la difesa non mutò schieramento. In tanto azzufflo 11 Torino attaccava senza troppo costrutto. Cosi, proprio mentre cercava con ogni energia la vittoria, gli toccò la beffa del secondo punto al passivo. Al 28.0, infatti. Copna battè una punizione e Brunella, nell'effettuare la respinta, colnl male la palla e la mandò a rotolare nella propria porta. Occorsero nove minuti di tem- pestoso attacco per pareggiare ancora. Il punto venne allorché al 37', su punizione calciata da Brunella quattro granata si abbatterono su Olivieri e lo sospinsero in rete con la 'palla, toccata di testa, in si forsennata mischia, da Palumbo. Gonani aveva fischiato in precedenza ed i lucchesi ebbero ragione di ritenere irregolare il punto, ma l'arbitro mutò rapidamente parere ed indicò la metà campo, fra la generale esultanza. Il punteggio non mutò più, che la Lucchese seppe difendersi bravamente mentre il Torino, con parecchi uomini male in arnese, non riuscì che a minacciare senza risultato Olivieri. Quindici calci d'angolo all'attivo e tre soli al passivo stanno a testimoniare la persistenza dell'offensiva torinese. Luigi Cavaliere» TORINO-LUCCHESE: il secondo punto del « granata >: quattro attaccanti sono a ridosso di Olivieri e Palumbo segna, di testa.

Luoghi citati: A>, Palumbo, Prato, Torino