Il Duce inaugura il Piazzale dell'Impero al Foro Mussolini
Il Duce inaugura il Piazzale dell'Impero al Foro Mussolini Il Duce inaugura il Piazzale dell'Impero al Foro Mussolini Roma, 17 mattino. Il Duce ha inaugurato ieri mattina nel Foro Mussolini, il Piazzale dell'Impero: vasta e raggiante platea marmorea dominata dal trionfale fulgore del Monolito: — dei complessivi 18.500 metri quadrati di area, seimila sono in mosaico. — Con miriadi di tesserine bianco-nere sono stati formati stupendi pannelli raffiguranti scene mitiche e di, atleti, allegorie classiche ed esempi di vita fascista. Sui ventidue blocchi eguali, di marmo squadrato, che nel loro candore cingono la luminosa ampiezza, verranno incise le date più significative della storia di Italia dalla Guerra mondiale alla fondazione dell'Impero. Gli avvenimenti più importanti della storia della Rivoluzione fascista e della Guerra d'Africa verranno scolpiti sulle otto fronti maggiori dei quattro enormi basamenti di 110 tonnellate ciascuno che riassumono la classica bellezza del quadro architettonico all'ombra dei gruppi.equestri di Castore e Polluce. Alla Gasa delle Armi La fontana della sfera, gioco mirabile di luci, di zampilli e di armonie, corona nel verde vivido immenso del Foro la linea purissima della insigne, nuovissima opera. Per la inaugurale visita del Duce, erano schierate nei viali della sede accademica le scelte rappresentanze della Opera Nazionale Balilla. Presso il Monolito attendevano le Loro Eccellenze i Ministri per gli Affari Esteri, dell'Educazione Nazionale, per la Stampa e la Propaganda; i Sottosegretari agli Esteri, alla Guerra, alla Marina, alla Agricoltura ed alle Comunicazioni; il Capo di S. M. della Milizia, l'Ispettore della pre e post-militare, il Prefetto, Accademici d'Italia e ufficiali generali di tutte le armi. Il Duce è giunto alle 9, accompagnato dal Sottosegretario alla Educazione Nazionale e presidente dell'O. N. B. Gli squilli regolamentari hanno echeggiato nel Foro, ed il complesso musicale dell'Accademia presentatosi per la prima volta in una cerimonia ufficiale dopo la sua recentissima costituzione, ha intonato l'inno Giovinezza. Il Duce discese dall'automobile tra le acclamazioni vibranti della folla dei visitatori, raccoltasi in un lato della spianata prospiciente il fiume; ha sostato dinanzi al superbo schieramento degli allievi della Farnesina, quindi è entrato nel piazzale dell'Impero. Il Duce ha visitato l'assieme monumentale nei suoi caratteristici particolari, ammirando i mosaici, posando il suo sguardo sulla linea sobria di romana maestosità della piazza. Poi, lambendo il bordo della fontana della sfera, si è affacciato sul cavo immenso e scultoreo del sorgente stadio olimpionico. Al passaggio del Duce, apparivano tra i primi, lungo le aiuole fiorite, le schiere esultanti dei balilla moschettieri, che dopo VA Noi fragoroso, salutavano il Capo con le più ardenti manifestazioni. Dell'Opera Nazionale Balilla sono presenti tutte le formazioni maschili. Cosi appaiono, di tratto in tratto, reparti sciatori, preavieri, cavalleggeri ed escursionisti, oltre il Corpo degli Accademisti nella sua totalitarietà, dal corso propedeutico della Scuola Littoria all'Accademia fascista dl Educazione fisica. Lungo tutti i viali che si affondano nel morbido tappeto verde, vasta distesa del Foro, sono schierati giovanetti armati. Coppie di Balilla moschettieri sono anche sui plinti circondanti gli stadii che attendono le statue marmoree. Passando dinnanzi alla colonna compatta degli Accademisti, il Duce saluta romanamente il nero vessillo dalle tre aquile d'oro, e prosegue lungo gli stadi della pallamaglio per giungere al lato estremo degli edifici, dove, di fronte alla nuova foresteria, sorge la Casa delle Armi. Un manipolo di Balilla dà un saggio della sua abilità, facendo delle esercitazioni col bastone che il Duce ammira; poi dalle altre formazioni viene il fragore del rullo dei tamburi, grido schietto e risonante dell'invocazione al Duce. Le porte della Casa delle Armi si aprono, e il Duce penetra nell'ampia palestra schermistica, ove visita l'esposizione edilizia dell'Opera Nazionale Balilla. Plastici, grafici e grandi fotografie illustrano l'imponente complesso di opere edilizie creato in tutta Italia dalla feconda organizzazione giovanile: sono 630 case che l'O. N. B. presenta in questa interessante mostra. Una sala è riservata agli impianti imperituri del Foro Mussolini. Quando il Duce esce dall'esposizione, il popolo delle adiacenze, raggruppato sul margine della Farnesina, prorompe in una calorosissima acclamazione. Il Duce saluta sorridente, e si avvia quindi verso i tre squadroni di cavalleggeri allineati sotto la macchia di Villa Madama. Il primo squadrone è composto di Avanguardisti, il secondo di Balilla e il terzo di Figli della Lupa. Alla massa dei cavalieri si aggiungono un minuscolo carro e un grazioso carrozzino, condotto da Piccole Italiane in funzione di crocerossine. I giovanissimi e valenti cavalieri compongono delle ardite esercitazioni, che vengono seguite con il più vivo interesse dal Duce. Quindi il Capo si avvia verso il viale delle Parate, fermandosi all'ombra della colossale statua del Balilla armato. Su rilucente fondo del viale marmoreo, sfilano gli allievi dell'Accademia. Movimenti impeccabili, portamento superbo, stile perfetto. L'ultimo manipolo batte il ritmo marziale e suggestivo di un nuovo passo di parata. Terminata tra gli applausi la sfilatalo stesso manipolo, per volere del Duce, dà un saggio dei passi di parata stranieri; quindi ripete quello introdotto ultimamente nell'O. N. B. Alla piscina e al « solarium » Attraversando I fitti', filari di pini e di abeti, il Duce perviene alla piscina coperta. Di tra i lecci nascenti, t Balilla presentano le armi e gridano uno squillante « A Noi ; ». Il Duce entra nel mirabile edificio, sullo specchio azzurro sl riflette nitida la bellezza della volta egregia. H Duce osserva attentamente le raffigurazioni allegoriche dei mosaici parietali e i dettagli splendenti della inimitabile costruzione. La piscina, che ha una capacità di tremila metri cubi, pari a tre milioni di litri, è completamente rivestita di lucenti lastre di marmo. Le pareti ed i pavimenti della sala sono tutti in mosaico di marmo. Le gradinate e le balconate possono contenere circa due mila persone. Il Duce visita anche il grande salone adi'.bito alle cure elioterapiche e il «solarium», vastissimo terrazzo coronante l'edificio; quindi riappare alla folla che nel frattempo si era dilatata in tutto il capace emiciclo esterno del Foro. Entusiastici applausi e potenti gridi di invocazione si propagano insieme con l'« A Noi!» delle formazioni armate e le rintronanti note dell'inno «Giovinezza ». Il 5.0 Battaglione Libico, venuto per visitare il Foro Mussolini, schierato lungo la riva alta del fiume, si unisce entusiasticamente alla manifestazione, che d'.viene finalmente esplosione di giubilo quando il Duce si avvicina alla moltitudine e passa accanto al popolo, ai libici ed alle formazioni giovanili salutando, sorridente, col braccio levato. Dalla chiostra arborea del Foro, lungo i verdi sentieri segnati dalle anténne recanti i vessilli splendenti,' appaiono intanto i reparti armati che vengono a rendere gli onori al Duce. Lo spettacoloso schieramento si forma rapido e i giovani presentano le armi, mentre il Duce sale sull'automobile che subito al allontana per il viale Angelico tra le inesauste ardenti acclamazioni.
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