Il Ministro Benni annuncia un avanzo di centocinquanta milioni

Il Ministro Benni annuncia un avanzo di centocinquanta milioni Il bilancio delle Comunicazioni alla Camera Il Ministro Benni annuncia un avanzo di centocinquanta milioni Oggi^ parlerà il Ministro Galeazzo Ciano Roma, 12 notte. In una seduta durata circa quattro ore e mezza, la Camera dei Deputati ha oggi concluso con le dichiarazioni del ministro Benni l'esame del Bilancio del Ministero delle Comunicazioni. La Camera è poi passata alla discussione del bilancio del Ministero degli Affari Esteri sul quale hanno pronunciato notevoli discorsi gli onorevoli Fera, Gorio, Silva De Marsica e Giunta. L'importante discussione verrà chiusa domani con il discorso del Ministro Galeazzo Ciano. La seduta è aperta alle 16 dal presidente on. Ciano. Al banco del Governo siedono i Ministri Lantini, Bottai, Ciano, Alfieri, Lessona, e i Sottosegretari Host-Ventuf'i, De Marsanic, Tassinari, Bastianini, Cavagnari, Medici del Vascello, Pariani, Guarneri, Jannelli. Nell'aula sono già presenti oltre 200 deputati. Approvate senza discussione varie conversioni in legge, gli onorevoli Plerantoni e Sciarra partano brevemente sulle modificazioni alle norme sull'ordinamento dell'O. N. Dopolavoro. Si riprende quindi la discussione dei Dilancio delle Comunicazioni e ha per primo la paroia l'on. BLmlNEn che elogia ì miglioramenti apportati in questi ultimi tempi a tutti i servizi. BAfìbAKu presenta un ordine del giorno suil'elettrificazione ferroviaria cne viene approvato all'unanimità. Il discorso di S. E. Benni Salutato da vivi applausi sale poi alla tribuna il Ministro BENi\L Egli si dichiara lieto di poter constatare anche quest'anno il progressivo continuo perfezionamento degli importanti servizi pubblici cne dipendono dal suo Ministero. Occupandosi anzitutto delle Ferrovie dello Stato, pone in rilievo gli sforzi compiuti per il miglioramento tecnico e finanziario del servizio. Già l'anno scorso espose alla Camera il programma che, sulle direttive del Capo del Governo intendeva svolgere nei riguardi dell'Azienda ferroviaria che, salvata da un probabile fallimento dall'azione intelligente e tenace di S. E. Ciano e da lui portata ad invidiata regolarità e floridezza, ebbe in seguito a sopportare le conseguenze della crisi abbattutasi su tutto il mondo dopo il 1929-30. Promise allora che il bilancio per l'esercizio 1935-36 si sarebbe chiuso con una .forte riduzione della differenza prevista di 900 milioni fra le entrate e le spese e disse che sperava di raggiungere il pareggio per l'esercizio 1936-37. Le promesse furono mantenute e la previsione si è avverata. Il passato esercizio si è infatti chiuso con una differenza passiva di soli 350 milioni. Pure essendosi portata a carico una maggiore assegnazione di 150 milioni, rispetto all'anno precedente, per il miglioramento ed il rinnovamento degli impianti fissi e del materiale mobile. Cosicché se non si considera questa assegnazione, non compresa nel preventivo, ma doverosamente necessaria per mantenere aggiornati ed efficienti ia rete ed i mezzi di esercizio, la differenza sarebbe scesa da 900 a 200 milioni. Per l'esercizio in corso il Ministro aveva previsto il pareggio. Ebbene, in base ai risultati ottenuti nei primi nove mesi, può oggi assicurare che, pur avendo mantenuto a carico dell'esercizio, una assegnazione in più del consueto, i 130 milioni per il miglioramento ed il rinnovamento degli impianti e del materiale e pur avendo ripreso il versamento di 20 milioni al fondo di riserva, non soltanto si arriverà al pareggio ma gli introiti supereranno le spinse di almeno 150 milioni. A cosi lusinghiero risultato, malgrado i maggiori oneri derivanti dalle circostanze verificatesi in questo ultimo periodo siano di circa 300 milioni annui, si è potuto arrivare con lo sgravio dal bilancio ferroviario di una parte di oneri estranei all'esercizio con la modifica delle tariffe merci, con il crescente sviluppo del traffico viaggiatori e merci, con la compressione delle spese ed il miglioramento dei servizi e quindi col conseguente minor costo dell'esercizio. Velocità e elettrificazione Dopo avere esposto dati precisi in ordine all'aumento del traffico, il Ministro illustra le due circostanze che hanno specialmente agito sulle ferrovie italiane: il vigoroso impulso impresso alla nostra vita nazionale dalla costituzione dell'Impero, la cura posta dall'amministrazione per acquisire nuovi traffici, con una organizzazione sempre più commerciale ed aderente alla realtà e col perfezionamento continuo e diligente del servizio allo scopo di renderlo sempre meglio rispondente alle moderne esigenze del pubblico. A proposito della maggiorazione delle tariffe merci, osser va che essa ha dato i risultati fi' nanziari che se ne attendevano senza aver portato alcun turba¬ tstfilrspfiaftsvcdminrtatotndcpmsgdvbzesmvncplmonbgsdlilcauttnL6cEaaazslvcngvfFdbvpccacntpfcncm— r- -~ —■-— ~ i„i mento al naturale sviluppo deitraffici del nostro Paese. Passando alla parte tecnica dell'andamento dell'azienda illustra i provvedimenti che hanno già permesso di elevare notevolmente lis velocità commerciali dei nostri treni e quelle misure che consentiranno ulteriori progressi nello stesso senso, malgrado le condizioni sfavorevoli in cui si trova la nostra rete. Elettrificazione e littorlne, elettrotreni e autotreni sono ormai conquiste in atto de! nostro esercizio ferroviario, me. per raggiungere velocità sempre maggiori anche con treni più p esan¬ a a n i o a 0 , a . i u e e r l i o o n l o a l a o l i i o e l i i o e n a a a o. go o, noli r di n o nsi i rl0 arri iegsaol esi o, ote iouta iarol lidi nbor fi' no a¬ ti, c,in corso un programma di sistemazione delle linee che importerà notevoli spese in questo e nei futuri esercizi, ma che si svolgerà il più sollecitamente possibile. E' ragione di orgoglio per l'Amministrazione il vedere che da ogni parte vengono inviati ingegneri di ferrovie estere a visitare i nostri impianti ed il nostro materiale, ed a constatare i progressi da noi fatti in ogni campo. / Per il traffico prevedibile duran. te l'Esposizione del 1941 sulla rete saranno necessari anche altri lavori sopratutto lungo le ferrovie che fanno capo a Roma e per rendere la stazione di Termini veramente degna di Roma. Occorrerà inoltre aumentare il parco di carrozze e di carri. Per soddisfare a tutte queste impellenti necessità, anche facendo astrazione di quanto sarà necessario per sviluppare oltre il 1939 il programma di elettrificazione occorreranno mezzi finanziari considerevoli. Date le condizioni del bilancio si rende pieno conto della necessità di non apportare speciali oneri alla finanza, ma di far fronte alla precisa responsabilità del compito affidatogli dal Capo, gli occorre fin d'ora dichiarare alla Camera che gli eventualì avanzi degli esercizi debbono essere impiegati per finanziare quelle opere di sistemazione e di rinnovamento che sono indispensabili. Soffermandosi sui perfezionamenti tecnici ed economici del servizio, riassuma le tappe che si sono rapidamente compiute e quelle che si andranno rapidamente compiendo per la elettrificazione della rete concepita dal senno lungimirante di Costanzo Ciano. Il 28 ottobre 1935 i treni elettrici hanno cominciato a far servizio pubblico sulla intera linea da Bologna a Salerno, dal 28 ottobre 1936 sul tratto Salerno-Battipaglia e dal 21 aprile ultimo scorso da Salerno a Reggio Calabria, portando il soffio della vita nuova fino all'estremo limite della penisola. In circa un anno e mezzo si è cosi attivata la trazione elettrica su di una linea lunga 1100 Km. e contemporaneamente sono state elettrificate altre linee in altre regioni per uno sviluppo di.570 Km. Le automotrici fanno servizio su 6 mila Km. con 285 unità e percorrono giornalmente 45.000 Km. Entro l'anno il loro numero salirà a 430 e nel l.o semestre del 1938 a 530, senza contare i 9 autotreni a tre elementi in corso di costruzione. Analoghi mezzi di trazione saranno presto adottati anche sulle linee elettrificate sulle quali verranno impiegate 88 automotrici elettriche oltre ai 15 elettrotreni a 3 elementi dei quali 6 stanno già per entrare in regolare servizio. Il Ministro tributa quindi un fervido plauso agli ageviti delle Ferrovie dello Stato di tutti i gradi, ai dirigenti e ai gregari della benemerita Milizia. Su tutti il Governo può fare sicuro affidamento perchè il personale ferroviario è come un esercito disciplinato e compatto, è e sarà sempre pronto ad obbedire a marciane e a vincere tutte le difficoltà. drrdLe ferrovie private cc1sprdtesnstdl1bniqnaltdppivttapqesginngmrlnSg8rpnr4gnUliltranmllaTtflPassando ai trasporti concessi, nota anzitutto che le ferrovie e tranvie esercitate dall'industria privata si trovano sempre in difficili condizioni. Si è avuto un ac cenno di incremento nelle entrate nel primi otto o nove mesi del de corso anno 1936, ma tale incre mento verme assorbito successivamente dall'aumento delle paghe del personale andato in vigore il l.o ottobre 1936 e dalla maggio razione del costo del carbone. D'altra parte le tariffe non hanno subito alcun aumento mentre a decorrere dal 9 del corr. mese grava sulle aziende il nuovo au mento salariale di portata gene rale. Nel campo disile trasformazioni si possono atteindere ulteriori sviluppi dall'impianto delle filovie che hanno compiuto grandi progressi tecnici negli ultimi anni e rientrano nel piano della nostra autarchia economica. Gli studi per il generale aggiornamento della legislazione sulle concessioni sono stati compiati dagli organi governativi e un profondo esame di questi lavori è in corso con la collaborazione degli organi corporativi. In materia di carburanti nazionali un'importante indagine è in corso allo;, scopo di predisporre un piano delle varie specie di combustibile nazionale su cui poter fare assegnamento e cioè alcool metilica, gas, carbone, legna, nafta producibili dai giacimenti di scisti bituminosi, nonché dell'energia elettrica ad uso di trazione in sostituzione della.benzina e della nafta di importazione. L, on. Mini- stro confida che mercè la volon terosa e consapevole collaborazione dei Ministeri cointeressati alla risoluzione 'dell'importante problema di portata nazionale, si giungerà alla soddisfacente e piena applicazione delle direttive e delle norme stabilite. Radio e telefono In merito al servizi postelegrafonici ne rileva anzitutto l'assoluta regolarità e ne illustra l'andamento finanziario. La solidità del „i memo uiiaiizaaiiu. --- eilbilancio è dovuta ali incremento Idei servizi e delle entrate, ma an- ela i r lis tri nlo o la itsonoer gn¬ che alla rigida amministrazione delle spese e viene confermata dai risultati dell'esercizio 1935-36 e da quelli dell'esercizio corrente. Basti pensare che in 11 anni sono stati versati al tesoro 1357 milioni. I depositi presso le Casse di risparmio da 20 miliardi e 21 milioni del gennaio 1936 hanno raggiunto 21 miliardi e 770 milioni circa nel gennaio 1937, dimostrali do che le sanzioni non sono riuscite ad intaccare la fiducia del risparmiatore italiano. Addentrandosi nell'illustrazione dei servizi più moderni l'oratore nrileva ]o sviluppo della nostra cor- crispondenza radiotelegrafica e ra- gdiotelefonica e della radiodiffsione cche cominciata nell'ottobre 1924 con una sola stazione- e con Kw. 1 Va di potenza dispone ora di 16 stabilimenti con ben 650 Kw. per progredire ancora. L'Ente radiorurale sotto la guida e l'impulso del Segretario del Partito con trasmissioni destinate alle scuole ed alle popolazioni rurali, interessa milioni di ascoltatori alla vita nazionale, e svolge presso di essi sana opera di educazione e gradito compito di diletto. La conquista dell'Impero ha dato grande sviluppo alla posta aerea che dalle 15 tonnellate annue è cresciuta in breve tempo a 95 tonnellate. Circa il nostro sviluppo telefonico nota che si debbono citare importanti agglomerati rurali nei quali il numero degli abbonati non raggiunge il 2 per mille degli abitanti, nei più importanti capoluoghi d'Italia la percentuale dei telefoni installati pareggia quella delle altre città similari di Europa. Ma il traffico ha assunto nelle principali reti urbane proporzioni incompatibili con un regolare servizio, e poiché non si vuole adottare senz'altro la tariffa a contatore che potrebbe provocare un arresto o un regresso nello sviluppo del servizio, si sta studiando quale riforma possa riuscire più efficace non solo nei riflessi del servizio ma anche nell'interesse generale degli utenti. Il notevole incremento che si è manifestato nel traffico telefonico internazionale ed in quello interurbano a grande distanza ha trovato l'amministrazione pronta a predisporre un ampliamento della rete telefonica nazionale richiedendo nuovi mezzi alla finanza dello Stato oltre quelli già cospicui erogati in passato ed ammontanti a 820 milioni. A tale programma che occorrerà fronteggiare fin d'ora sono appunto destinate le due assegnazioni testé concesse dalla finanza rispettivamente di 400 milioni e 40 milioni. Il primo del due progetti cui sono devolute tali assegnazioni contempla la posa di un nuovo cavo tra Roma e Milano. Un altro progetto prevede inoltre la posa di un cavo fra la Sicilia e Tripoli allo scopo di raddoppiare le comunicazioni telegrafiche e di istituire quelle telefoniche con l'A. I. mediterranea. Indipendentemente dall'allacciamento alia rete radiofonica nazionale, Tripoli avrà una grande stazione radiofonica locale, che permetterà di ti asmettere programmi interessanti le popolazioni della Libia e dell'A.O.I. Rivolge quindi un elogio a tutti i suoi collaboratori Jelie due amministrazioni Postelegraf'ca e Telefonica ed esprime 11 suo compiacimento allo speciale corpo della Milizia P. T. che assolve in modo sempre più proficuo i delicatissimi compiti che gli sono affidati. La Marina mercantile Passando ad occuparsi della Marina mercantile il Ministro ricorda la poderosa opera creatrice di Costanzo Ciano. Alla luce degl' insegnamenti che derivano dalla tenace azione costruttiva di lui il Governo Fascista continua ad esaminare 1 fenomeni della vita marittima mentre guarda alle situazioni che si succedono nei loro flhutevoll elementi con senso di realtà senza soverchi ottimismi ma senza ingiustificati pessimismi. Il Ministro si rende conto dell'assoluto bisogno di incrementare tanto la Marina di linea quanto quella di carico sia qualitativamente che quantitativamente. Riconosce le benemerenze degli ar matori ed accanto ad esse anche quelle della gente di mare, di quella grande forza che si è vista rappresentata alla formidabile rassegna guerriera dell'Impero, e che attenta, disciplinata, espertissima, pronta al duro lavoro e al sacrificio si sente ed è sempre mobilitata per il bene della Patria. Nò può non ricordare le maestranza portuali che completano i quadri della Marina mercantile, e gareggiano con i marittimi nella opera ispirata dai più alti sensi di patriottismo La Marina mercantile oggi non si presenta soltanto sotto gli aspetti del redditizio impiego di capitali, né contribuisce soltanto al pieno sviluppp della autarchia economica ma serve nella emergenza bellica a mantenere costan te il flusso dei rifornimenti essenziali, porge diretto ausilio alla Marina da guerra, sia come preparazione di uomini addestrati ni mare, e già vagliati ed inquadrati nelle organizzazioni pre e post-militari del Regime, sia come mate mnscztrtqnvttgaCtgntcuatRCrstisrapiodlMrro i n n r l i n a _ , - L.la]e che è anche studiato sotto i e i e l - o - e i e . i ni el e 11 punto di vista delle esigenze del l'Armata. Di qui la necessità di costituire e mantenere in piena efficienza una flotta mercantile, costituirla ormai nel quadro dell'Impero, pel quale sarà strumento indispensabile di collegamento alla madre Patria. Da qualche parte si è detto che l'aiuto dello Stato non è più tanto necessario oggi per la nostra bandiera in quanto il rincaro dei noli accoppiato all'allineamento della lira offre già guadagni cospicui. Nessuno può dire se durerà questo rialzo dei noli, ma i poteri responsabili non possono dimenticare 1 recenti momenti sfavorevoli, anzi debbono fin d'ora studiare quei provvedimenti per i quali non si intende di dare una passiva tranquillità all'armatore, ma sorreggerlo in tempo nella sua azione di miglioramento e sviluppo della flotta. Fissati questi capisaldi, il Ministro assicura che il programma del Governo non soltanto contempla la costruzione del naviglio di linea, ma anche la più attiva partecipazione dei cantieri italiani all'Incremento e ringiova- nimento del naviglio randagio. E con questo proposito si stanno ag giornando non senza gravi diffi colta gli studi compiuti per deter- e a n i i o a a i i minare la misura della protezione necessaria ai cantieri nazionali. In quanto alla marina da passeggeri e di linea il fatto nuovo' è costituito dalla avvenuta ripartizione dei servizi di preminente interesse nazionale in quattro settori di traffico. Il nuovo ordinamento costituisce la fase definitiva di quel movimento di razionalizzazione delle aziende marittime che venne iniziato nel 1926 ed accentuato nel 1932, di quel movimento di razionalizzazione che fu grande merito di Costanzo Ciano avere ideato, iniziato e imposto Circa l'aumento e il potenziamento qualitativo del materiale nei riguardi della marina di linea, annunzia che si è concretato nei particolari un programma di nuove costruzioni urgenti da attuarsi in un primo periodo quinquennale. Nel quadro del programma è anche compreso il ringiovanimento dei transatlantici Augustus e Roma quale fu ideato da S. E. Ciano. Assicura che nel concretare il funzionamento dei servizi saranno tutelati equamente gli interessi del personale. Rilevando infine i compiti più vasti oggi assegnati alla Marina mercantile, rivolge un saluto di riconoscenza agli armatoli esperti, agli equipaggi ed ai portuali disciplinati e infaticabili ed al personale di ogni grado a cominciare da quelli di più alta responsabilità presso l'amministrazione centrale della Marina mercantile nelle capitanerie di porto e nella milizia portuaria. Il Ministro cosi conclude: « Un senso di orgoglio mi invade se io penso che sempre più oltre andrà il segno imperiale di questa Italia fascista, per cui il mare non è una cintura ma la strada per la necessaria espansione nel mondo! Questa frase incisiva lapidaria, cn. camerati, l'ha detta il Duce ». Generali prolungati applausi accolgono la fine del discorso di S. E. Benni. Gli applausi si rinnovano quando U Ministro riprende il suo posto al banco del Governo. aisdMcctpInaGctcvdtDdo i a e o i a . , e n a o o ù i - L'on. Fera per gli esteri Approvati senza discussione i capitoli del bilancio delle Comunicazioni, la Camera inizia la discussione del bilancio degli Esteri. Primo oratore è l'on. FERA che traccia un vasto quadro della'politica estera dell'Italia fascista. Dopo avere accennato all'incontro del Ministro Ciano con Rustu Aras, al viaggio a Tirana e agli accordi con la Jugoslavia, l'oratore critica vivacemente l'atteggiamento di certa stampa straniera che da tempo compie una vera e propria sistematica campagna denigratoria contro l'Italia. « Netto e leale, prosegue lon. Fera, è stato l'atteggiamento dell'Italia di fronte alla guerra civile di Spagna. L'Italia ha dichiarato fin dall'agosto '36 che non permetterà l'insedladiamento del bolscevismo in Spagna e non ha nascosto a nessuno che sangue italiano scorre per la difesa della civiltà contro il bolscevismo ». L'on. Fera rinnova poi fermo e profondo il voto che la grande Nazione spagnola, liberata dalla minaccia bolscevica, possa ritrovare la sua pace interna e riprendere accanto all'Italia Fascista la sua missione gloriosa nel Mediterraneo e nel mondo. Ha poi la parola l'on. GORIO ti quale chiede la creazione di un organo centrale a cui affidare l'organizzazione e la direzione dei servizi commerciali all'estero, L'on. SILVA si intrattiene sui nostri rapporti cogli Stati Uniti esaltando l'amicizia tra i due paesi. DE MARSICO si occupa del problema della cultura italiana all'estero specialmente per quello che concerne le scuole elementari e medie. Rileva la necessità di far sorgere nostri Istituti di cultura in vari centri europei. Il Ministro degli Esteri conte GALEAZZO CIANO dichiara che è in corso di creazione l'istituto di cultura di Parigi. Prende quindi la parola l'on. GIUNTA che premette che per coloro che sono nati quando in terra d'Africa si verificava la vicenda di Adua sembra un sogno vivere questi luminosi tempi in cui l'Italia Fascista ha conquistato un Impero. Venendo al Trattato di Belgrado constata che esso è il risultato della conquistata potenza Imperlale dell'Italia. Noi diciamo alla Jugoslavia che è stolto farsi dividere dall'Adriatico o dalla linea delle Alpi Giulie. Oggi che l'accordo è stato fatto egli deve dichiarare che i fascisti di frontiera eseguiranno a puntino lo spirito del Trattato. L'Italia ha dato varie prove della sua volontà di pace. Speriamo che 1 popoli di Occidente capiscano tutto questo e si affrettino non solo a non diffamare più-l'Italia Fascista ma a congiungere i loro sforzi guardando all'asse Roma-Berlino come ad una sicura garanzia di pace per la tormentata Europa. Il Presidente dichiara quindi chiusa la discussione generale riservando la parola al relatore e al Governo. Dopo la votazione a scrutinio segreto sui disegni di legge testé approvati, alle 20,20 la seduta è tolta. S.E. Giano fa oggi alla Camera le dichiarazioni sugli Esteri Roma, 12 notte. Nella seduta di domani alla Camera, il conte Galeazzo Ciano farà le attese dichiarazioni sul bilancio del Ministero degli Affari Esteri;