BIZZI VINCE IN VOLATA A VIAREGGIO Valetti resta al comando della classifica

BIZZI VINCE IN VOLATA A VIAREGGIO Valetti resta al comando della classifica Le imprese dei giovani nel Giro ciclìstico d'Italia BIZZI VINCE IN VOLATA A VIAREGGIO Valetti resta al comando della classifica (Dal nostro inviato) Viareggio, 11 notte. Questi « grigio ro^si » stanno facendo da due giorni la. parte del leone. A Genova- han vinto e si son presa la maglia, rosa-: a Viareggio se la- sono tenuta, hanno fatto un po' da. padroni in campo,, hanno rivinto e due di loro tengo-l no i primi posti in classifica-. B'ì indubitato che in questo momento] la squadra di Ghcl.fi. in mano d?| uno dei direttori sportivi più giovani e, forse per questo, più. in gamba, il Graglia. è la più efindente, la- più spigliata, la più a-Wtoritaria e .anche, con In maggiore libertà di manovra perchè, aitirando la sorveglianza specialmente sulla maglia- rosa e su Bissi, può mandare all'attacco gli altri, lasciando poi agli avversari il compito di parare il colpo. Così 7ia fatto ieri con Malàini sulla Scoffera e il colpo che non- è riuscito al romagnolo è poi riuscito a Valetti, e così ha fatto oggi con Mollo il quale per poco non ha dato scacco matto a tutti ma ha trovato alla fine in Bizzi il compagno che, rispai miatosi nell'inseguimento sostenuto tutto a spese degli avversari, ha avuto sul traguardo la. freschezza sufficiente per battere in volata Bini che, indubbiamente, in velocità pura vale più di lui. I « grigio rossi » Questo contegno della compagine che in fondo era partita con meno « assi » e si è poco alla, volta imposto, di forza, e di audacia è il fatto sostanziale di questo inizio di giro, quello che lo interna a simpatica combattività, gli dà una tinta vivace gli fa una, fisionomia propria. Nessuno può giurare che esso duri e alla- fine riesca a prevalere, anche se questo può essere il desiderio e l'augurio di chi vede nei giovani e nello spirito nuovo il successo del Giro e più ancora la salvezza del nostro ciclismo. Ma intanto esso è una cruda e chiara realtà e ad esso dobbiamo se la gara, dopo le prime due giornate senza direttive c colore, si è orientata verso un tema preciso sul cui sviluppo è basata t'attesa per le tappe immediatamente successive. Al vaglio di questo predominio grigio-rosso sì sono venute collaudando le resistenze avversarie,, delle quali si può cominciare a parlare con maggiore sicurezza, dicendo che alcune di esse sono gravemente minate e stanno crollando, altre tentennano, altre tengo, no duro e sono quelle che conservano incertezza e interesse alla gara perchè la loro riscossa potrebbe, presto o tardi, capovolgere la situazione. Intanto sono bastate tre tappe per modificare i quadri di alcune compagini. Rogora ha preso stamane il posto di Camusso fra i « Bertoldi », giurando senz'altro di prendere in giornata la maglia bianca e, come vedrete, ha mantenuto la promessa, cominciando a intascare, oltre le 100 lire che gli danno gli organizzatori, lé 500, pure esse giornaliere, che gli darà il suo munifico protettore. Vi assi, curo che Rogora non ha mai avuto tanta grazia di Dio. E dopo le sfortune di questi ultimi due an ni se la merita. Bovet e Teani han no sostituito Cinelli e Romanatti fra i « bìanco-celebti ». Bartali in difficoltà Lungo la riviera in fiore, nella mattinata che si andava lentamente schiarendo, Guerra condusse per un bel pezzo mandando in sollucchero la gente che ancora lo porta sugli altari. La salita della Ruta lo jcce presto rientrare nei ranghi ■per lasciare il posto ai più energici Gotti, ilolinar, a Sessa, che tentò invano un. colpetto, e di nuovo a Gotti, che alla fine fece una volata per il premio di traguardo che intascò. Scendemmo a Santa Margherita assistendo a una sfuriata- di Bini: raggiungemmo Chiavari a una media che non toccava i SS (Di Paco, caduto, inseguiva con Battesimi e poi tutti si misero agli ordini di Malmesi all'assalto del Bracco e ci rimasero uniti finché il « giallo-rosso » allungò il passo e allora in un batter d'occhio la fila si ruppe alle spalle di Guidi. Bizzi, Valetti, Fantini, Simonini, Del Cancro, Lavina, Ganuvesi r Vignoli, gli unici che gli tennero dietro. Ripresero più sii Generati, Benente, Cecchi e Amberg, ma Bartali non riusciva a farsi luce ira gli inseguitori, anzi palesava lievi difficoltà. Alla fine Lavino scattò è. fu il primo a passare la vetta, con a trenta metri Bizzi, Valetti, Cecchi, Guidi, Bimonini, Amberg, Generati, Del Concia, Vanavcsi e Vignali. Le posizioni non cambiarono sul falsopiano, dove Lavina portò a 10" il suo vantaggio sul gruppetto che precedeva quello di Bartali di 52". Più staccati erano Olmo, Guerra c Bini, ma i ritardi erano poca cosa- e furono eliminati nella lunga discesa (dove Benente forò) tanto che all'attacco della salita del Termine si trovarono insieme trenta- unità. Ma neppure qui ci fu una vera lotta, anzi, prima di Borghetto (km. 81) rivediamo Bergamaschi, Bovet, Cipriani, Rimoldi e Morelli e altri ancora, con Bini e Guerra. Mancava, invece, Olmo, che rivenne alla luce solo quando si cominciava a salire verso la Foce. Gli faceva compagnia Piemontesi che V incoraggiava amorosamente e scherzosamente, ricordando la « cotta n che egli aveva preso proprio qui l'anno scerso, ma Gepin l'aveva ancora più grossa, si tastava la fronte come se si fosse sentito svenire e palpava gli occhi dicendo con un fil di vare: « Mi par di non vederci più. Bisogna proprio che mi decida a smetterla di correre su strada ». Ma si fece forza e fu a La Spezia con gli altri. In questo periodo di calma forarono Simonini, Trogi e due volte Toccarteli. Cimatti fu staccato in crisi. Sui due strappi dopo La Spezia tirarono forte Gotti e Lavina, ma non conclusero niente. La corsa ebbe un indirizzo da un inaspettato gesto di Bini. Già parecchie volte passandogli vicino mi aveva ripetuto che avena male a una gamba e che non riusciva ad andar forte senza sapere perchè. Pensavo quindi che gli fosse già di troppo starsene quieto sulle ruote, nella speranza che nessuno lo mettesse nei pasticci. Invece a un certo momento, in piano, dopo Sarzana, prima che cominciasse la salita di Fosdinovo, scattò non con quale idea nella testa, sf, cioè, per far sul serio o per scherzare. Mollo a ogni buon conto rispose subito e i due, non controbattuti dagli altri, se ne andarono per i fatti loro. Sulla salita Mollo non tardò a piantare Bini che. però, non crollò come c'era da temere. Dietro di lui la lotta si accese nel gruppo che l'eneraia di Barrai e di Amberg mandarono presto a pezzi. La salita era lunga e dura e a Fosdinovo si disputava il primo traguardo della montagna. Lo vinse naturalmente Mollo e dopo di lui passarono, a meno di un minuto, Barrai, Bizzi. Cecchi, Bartali e Valetti, Ma la salita, per quanto meno forte, continuava, ancora, per altri cinque chilometri e in questo tratto Cecchi fu superato e lasciato da Valetti, Amberg e Bartali, cosicché all'inizio d'ella discesa le posizioni erano queste: Mollo; a 1/3" Bizzi. e Barrai; a 48" Valetti, Bartali, Amberg; a l'S" Olmo; a l'40" Bini (che vedendomi notare il suo passa gio mi gridò: «Può scrivere anche sto morendo >. Jlfa vedremo in seguito che era tutt'altro che moribondo); a 2' Del Concia; a 2'20" Mealli. Mollo raggiunto La discesa su Carrara vide in¬ tcdfcprpLsdietreggiare Barrai e Amberg ! che, però, nella salita successiva I tornarono in compagnia di Vaici- ti, Bizzi, Cecchi e Bartali. Questi]sei passarono a Massa (Km. 160)\70" dopo Mollo e 5'' prima di Bi-\ni. Sull'ampio rettilineo che por-\ tava a Marina di Massa seguendo\il sestetto si vedeva Mollo quasi ;un chilometro avanti e Bini cento metri indietro. Ma Aldo con una ',volata divorò il breve spazio c ;venne a rafforzare la battaglia de-,gli inseguitori nella quale natii- ralmente Valetti e Bizzi facevano ti morto, gli altri invece tiravano a turno come dannati. Per un po' Mollo ancora... tenne duro, ma 2GKm. (tanti ne mancavano per Via-reggio) erano troppi per potersi difendere contro la. coalizione ov-versaria. e il vento sfavorevole. Dopo Forte de1 Marmi, a 7 Km. dall'arrivo, Mollo fu raggiunto. Ma non tutto era perduto per i cotort a grigio rossi» rappreseli- tati da tre uomini nella rotatache avrebbe dovuto decidere. Ai 250 mei ri si vide un agitare di_,„,„• „-7 „,..,.„,„ ,„a i„.,».,„»„ mani nel guippo già lanciato. jEratto quelle di Barrai e Mollo,credendo di avere sulla sua ruotaBizzi, si impegnò a. fondo. Invece rrn spnnHn lìn ufiii rhe n IMI me. erà segnilo aa aitii che a ivo me- tri parti deciso; ma Bizzi a; o0saltò fuori sulla sinistra e lo bai-tè molto regolarmente e nettamente. Aveva avuto ragione la maggior freschezza, l'uomo più di forma. Questa è la netta superiorità di Bizzi al momento attuale che gli fa, come oggi, tenere con sicurezza il comando di ogni situazione di corsa. Altrettanto si può dire di Valetti, mentre Bartali palesa ancora difficoltà a met- tersi in azione. La. sua. difesa- anche oggi ottima alla distanza, c dovuta alla classe più che alla forma. Mollo, agile in salita, ha confermato di non essere ferrato per lo sforzo troppo teso, contrariamente a quanto poteva far pensare il suo famoso Giro di Lombardia. Amberg ha confermato di essere il migliore degli stranieri. Cecchi e Rogora hanno meritato la fiducia di Focesi. Barrai è stato migliore di Del Concia che non mi pare ancora a punto. Ammirevoli per impegno Gotti c Lavina. Oggi due tappe Valetti si è comportato come deve la maglia rosa. Bergamaschi continua, a deludere. Bini... fa venire il mal di mare coi suoi alti e bòssi; Olmo continua a dar di spiaccri ai suoi ammiratori, al pari di Guerra, e tutti e due non hanno più niente da sperare. La classifica- vede notevoli spostamenti alle spalle di Valetti e di Bizzi. Ma, pur senza voler precipitare le cose, si può dire che viene sempre più stringendosi la ruota dei possibili vincitori del Giro c cììe tutto lascia prevedere che U motivo dominante della ga ra sarà presto il duello /rat «gri a*o rossi», Bartah e Del Concia, Domani avremo due tappe: qu-ella a cronometro a squadre su 50 chilometri c la Marina di Massa-Livorno. Sulla prima non si può dir mula che non sia già detto: i distac chi fra squadra e squadra non dovrebbero essere molto sensibili, Per la seconda, di soli 104 chilo metri, chi non darebbe favorito Bizzi con quella salita di Monte nero a 9 km. dall'arrivo, che sarà Ui quell'i Livorno che per il «mo ritto » va pazza e che l'attende a broccia aperte per dirgli tutto il oene rne qn VUole e tutta l'ani nitrazione 'che ha pei- luit Giuseppe Ambrosini 1. bizzt olimpio, alle ore 16,47'7". impiegando ore 6.8'7" a percorrere la ( tappn Genova-Viareggio di km. 186, al Sie&ia <" km' S0.S16; 2. Bini 6,B'7"; , * JS»,I?,S ;ii »hV * ' •rt.M^Sl^Jlli ,m° negli esteri); 6. Cecchi (primo del ubni,. 7. Valetti. g. Barrai (arrivato 1 sesto c distanziato all'ultimo posto ! del gruppo; secondo dei liberi); 9. Del Cancin 6.b0i"; io. Can&yesi; 11. Ce ì nera ti ; 12. Jtealli; 13. Simonini Iter ; ,, , 1!bfri) 14. Hogora, tutti in j6i8-5r.. w, senadei 6,11W: 16. Vi1 pnoli. 17. Bernacclii; 18. Bei-maga- vrhi; 19. Patti; 20. Morelli 21;. Vicini; 22. Balli; 25. Benente; 2*. Molinai-, tutti in 6.11*28"; 25. Troci 6.13' e 55"; 26. Hnt-: 27. Gambacurta: 28. Hos.-i: 29. Cipriani; 30. Fantini; 31. Guerra; 32. Mancini; 35. Hontesi; 34. Cazzuiani; 35. Arcangeli; 36. Bovet: 37. Deloor: 38. Valle; 39. BimolUi. tutti in 6.13*55" • 40. Savelli 6,16'48"; 41. Lavina 6.19*10"; 42. Valotti ; 43. Zuc cotti; 44. Masarati; 45. Gotti; 46. Fol L'ordine d'arrivo co-"47. Bavutti; ì's. Macchi";" «."«coi o a l . a ; i l o o l n - ' . . . : . Meati; 50. "Reccktnnn, tutti in\6,19'10"; 51. Burhwalder 6,20'57"; 6&. TVeliie, 53. Como; 54. Gios; 55. Guidi; CO- Guai-ducei; 57. Piemontesi; 58. Gcy,cr; 59 Gulli; 60. Introni; 61. Olmo, tv'ti in 6.20'S7"; 62. Scssa 6,27'10"; e»'. Bovio; 64. Mara 6,28'10"; 65. Aetruw : 66. Lltsclii; 67. Erne. tutti in 6,2.910"; 68. Schepere 6.32'15"; 69. Grosse»,; 70. Toccaceli ; 71. Digneff 6.32'15": 72. <,Taddei 6.46'22"; 73. Firpo; 74. Favalli;\75. Teani ; 76. Cimatti, tutti in 6,46'ZV." ; 77. Maldini 6.46'32"; 78. Bcrtola: V*. Malmesi; 80. Albani, tutti in 6,46'3'J»": 81. Kutschbach 6.49'55": 82. Weckerling; 83. Zandonà 6.56*22 ; 84. DI Pa'ro; 85. Battello! tutti in 6.56'22". Riti-», rati: PeBenti, Scazzola. Premio della montagna: l. Mollo, 2. Barrai. 3. Bizzi, 4. Cecchi, 6. Bartali. Premio al merito Pinooohioi Mollo p. 8; Bini p. 3; Lavina p. Z. Classifica generale 1. VALETTI in 19,43'24": 2. Bizr.l 19.45'B" (dlst. l'44"J; 3. Bartali 19,45' e 14" (dist. l'oO"); 4. Canavesi 19,46' c 25" (dist. 3'1"); 5. Del Cancia 19,47' e 24" (dist. 4'); 6. Bogora (1" dei liberi) 19,47'52" Mist. 4'28"); 7. Bernacchi <2° dei liberi) 19.48'36" (dist. 5' e 12"); 8. Amberg 11" degli esteri) 19,48' e 55" (dist. 5'31"1; 9. Generati 19.49' e 23" (dist. 6'59"): 10. .Mollo 19,50'S3" (dist. 7'Z9"); 11. Barrai (3" dei liberi) 19,51'33" (dist. 8'9"); 12. Bergamaschi 19.52'7" fdist. 8'4S"): 13. Vicini 19.53' e 14" (dist. 9'50"); 14. Montcsi (1" dei liberi individuali) 19.5316'' (dist. 9' e 52"); 15. Balli 19.54'14" (dist. 10'50"); 16. Vignoli 19.54M8" idist. in'54"); 17 Morelli (1» degli Italiani all'èstero) in 19.54'57" (dist. 11*33") ; 18. Mealli 19,55*13" (dist. 11*49"); 19. Trogi '2" it. est.) 19,55*25" (dist. 12*1"); 20. Molinar 12» liberi indiv.) 19,65*59" (distacco 12*35"); 21. Simoni 19.56'13"; 22. Gotti 19.56*18"; 25. Bini 19.56*34" (dist. 13*10"); 24. Fantini 19.56*41" I|Y25. Masarati 19,57*4"; 26. Benente'19.57'20"; 27. Cipriani 19,59*26"; 28. Rimoldi 19,59*59' ; 29. Bavutti 19.59'1 e 49"; 30. Huts (2° degli esteri) 20.0' e 37"; 31. Gambacurta id.; 32. Guerra id. (di«t. 17*13**); 33. Deloor (3" degli esteri) 20,1*37"; 34. Valle 20.2*16"; 35 Beeckman 20.2*59"; 36. Cazzuiani in ! 20,3*29"; 37. Arcangeli 20.4*6"; 38. | Servadei 20.6*5"; 39. Savelli 20.6*15" ; i 40. Marchi 20,6*44"; 41. Guidi 20.7* c127"; 42. Introzzi 20,8'3"; 43. Olmo 20,8*25" (dist. 25*1"); 44. PBtti 20,9' 18"; 45. Litschi 20.10': 46. Eossi 20.10*5"; 47. Como 20,10'23"; 48. Piemontesi 20.10'24"; 49. Bovet 20.14*4"; 50. Geyer 20.15*12"; 51. Valotti 20.15' 44"; 52. Guarducci 20,16*29"; 53. Astrua 20,17*53"; 54. Mancini 20.18' 5"; 55. Weiss 20,18'19"; 66. Bllchwalder 20,20*17"; 57. Digneff 20.22*19" ; 58. Mara. 20,23*55"; 59. Zuccotti 20.27* e 20"; 60. Gulli 20,27*29"; 61. Cimatti 20,27*57'* ; 62. Folco 20.28*37" ; 65. Gios 20.29*57"; 64. Scorticati 20,30*52"; 65. Bovio 20,51*30"; 66. Cecchi 20.32'27"; 67. Sessa 20.34*57"; 68. Erne 20.35' e 57"; 69. Lavina 20.40*30"; 70. Grosso 20,42*53"; 71. Toccaceli 20.43*57"; 72. Di Paco 20.48*46"; 73. Teani 20.60'56" ; 74, Weckerling 20.51*15"; 75. Schepcrs 20,53*4"; 76. Favalli 20,53'29"; 77. Maldini 20,54*44"; 78. Albani 20,57* e 52": 79. Bertola 21,3*57"; 80. Malmesi 21.5*44"; 81. Kutschbach 21.7*35": 82. Taddei 21.15*8": 83. Zandonà 21.17* t 52"; 84, Firpo 21.22*30": 85. Battesini 21,22*37". Promio al merito Pinocchio: Trngip. io; Mollo n. io; vicini p. 9; Va- K'i.J niRi/n i tS £* CBeeckman p. 4 Bini p. 3 Lavina p. 2; Gotti p. 2; Bernacchi p. 2: Maldini p. 2; Malmesi p. l; Del Cancia p. t; Generati p. 1; Bossi p. 1; Litsch p. l ; Bizzi p. 1; Arcangeli p. 1; Savelli p. i. MOLLO SULLA SALITA DI FOSDINOVO VINCE IL PRIMO TRAGUARDO VALEVOLE PER IL PREMIO DELLA MONTAGNA LA 4 MAGLIA ROSA» E MOLLO CONDUCONO SULLE PRIME RAMPE DEL BRACCO