Il processo degli assassini della giovane paraguayana
Il processo degli assassini della giovane paraguayana Il processo degli assassini della giovane paraguayana Confessioni e rivelazioni di cinica ferocia - Un'avvocatessa tra i difensori - intanto il boia prepara la forca i l . a a i , i e a o a e , e i r l o » o e l a è o à ne Vienna, 10 notte. Tre difensori d'ufficio, fra i quali una donna, l'avvocatessa Schnitzer, si sono sobbarcati stamane all'ingrato compito di assistere davanti al tribunale eccczionr.le di Wiener Neustadt, gli assassini di Ingrid Wiengreen, Ciglia del ministro del Paraguay a Vienna. Mentre il tribunale delibera, il signor Lang prepara nel corale delle carceri il necessario per la esecuzione —■ che sarà certamente risparmiata soltanto allo Steyskal, a motivo della sua minore età — e mai in Austria un'esecuzione capitale sarà stata approvata come quella attesa per Schlogel e per Fleck. Il cinismo dei tre giovani delinquenti supera ogni immaginazione. Basti dire che stamane il Fleck si è presentato ai giudici, il cui potere e la cui severità non gli debbono essere ignoti, saltellando e ridendo in maniera da attirarsi il biasimo del presidente e del pubblico ministero. Schlogel fu il solo, alla apertura della udienza, a tradire sul volto l'agitazione interna, ma subito si è ripreso anche lui. Gli imputati sono stati interrogati separatamente. Primo, lo Steyskal, il quale ha compiuto gli studi fino alla seconda ginnasiale, che senza giri di frasi ha detto di aver proposto all'amico Fleck, come lui bisognoso di quattrini, di dar l'assalto alla automobile della Direzione delle miniere di Gurnbach, che due volte il mese passa per Neunkirchen con circa 250 mila lire in contanti, destinate al pagamento dei salari. Più tardi, insieme a Schlogel e a un quarto imputato (il Sandner che, giovanissimo, non ha potuto essere deferito al tribunale eccezionale) essendosi saputo che la automobile della miniera veniva scortata da agenti di polizia armati di pistole automatiche, si decise a tentare colpi meno pericolosi. L'aggressione della signorina Wiengreen fu preceduta, per cosi dire, da parecchie prove. Ma i complici non erano d'accordo in merito al numero di persone che si sarebbero potute al massimo uccidere; e mentre lo Steyskal non era disposto ad accopparne più di due, il Fleck sosteneva che se ne potessero sopprimere anche tre. Ad ogni modo, fu questa la ragione per la quale alcune macchine, con quattro persone a bordo, poterono proseguire indisturbate. La tesi dello Steyskal avendo prevalso si stabili di non fare più di due vittime. Lo Schlogel ha fornito altri dettagli spiegando come fossero state distribuite le parti. Sabato 24 aprile fu deciso di realizzare il piano, giacché per la domenica tutti e tre avevano bisogno di denaro. Lo Schlogel, soldato di artiglieria, conservò l'uniforme perchè questa avrebbe facilitato le cose. Dell'assassinio, lo Schlogel e il Fleck non danno la stessa versio ne. Il primo dice che la signorina Wiengreen si rifiutò di aprire lo sportello, che fu aperto dal Fleck con la forza; il secondo dichiara che la Wiengreen, quando le fu chiesto di prendere sulla macchina i tre amici, apri subito, invitandoli a salire. Lo Schlogel as serisce, poi, che sia stato Steyskal a incitarlo a sparare, mentre lo Steyskal ha affermato di no, e ha insistito nel diniego anche nel corso di un drammatico confronto. Fleck sostiene che lo Schlogel fosse fin dal principio deciso a far usto della rivoltella, e aggiunge che Schlogel sparò prima ancora che egli riuscisse ad aprire lo sportello. In complesso, contro la Wiengreen furono esplosi sei colpi, dei quali uno alla tempia e uno all'occipite, a bruciapelo. Il presidente ha detto al Fleck: — Schlogel dichiara che è stato lei a far segno di sparare. L'imputato ha risposto che voleva proprio il contrario, ma che, mentre egli cercava di trattenerlo, Schlogel fece fuoco a! disopra della sua mano. E' noto che sii assassini non trovarono nella valigetta della vittima nè denaro nè oggetti di valore, ma solo una macchina fotografica e un otologie. Lo Steyskal. deluso più degli altri, avrebbe allora detto, stando a Kleck: « Lunedi è giorno di mercato. Faremo la festa a un contadino ». Terminati gli interrogatori degli imputati nell'udienza di oggi, domattina sfileranno i testimoni e saranno ascoltati i periti. Subito dopo prenderanno la parola i di fensori. La sentenza è attesa per domani sera. zsrmvpntld
Persone citate: Ciglia, Fleck, Ingrid Wiengreen
Luoghi citati: Austria, Paraguay, Vienna, Wiener Neustadt
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