Delitti e drammi della degenerazione di Amerigo Ruggiero

Delitti e drammi della degenerazione Una piaga nella vita americana Delitti e drammi della degenerazione NEW YORK, maggio. La criminalità rimane sempre uno dei problemi più paurosi della società americana. Non si sa come risolverlo anche perchè assume volta a volta aspetti strani, inusitati, atroci, inauditi. Si crede di aver represso la criminalità associata che aveva dichiarata una vera e propria guerra alle istituzioni ed ai poteri pubblici, quando si scatena il delitto individuale commesso audacemente in pieno giorno nelle strade affollate, nei negozi più frequentati, nei treni interurbani, nelle « subways ». Sono individui singoli o a coppie, che con un'audacia rasentante la follia aggrediscono, derubano, uccidono, spesso, per il bottino di pochi dollari. Le grandi associazioni criminali che sorsero e prosperarono all'ombra del proibizionismo sono state in gran parte sbaragliate in una serie di batta^ glie sanguinose combattute dalle polizie cittadine e sopra tutto da quella federale, ma il vivaio delle piccole « gangs » criminali è sempre rigoglioso. Sono tali «gangs* le prime scuole d'allenamento donde usciranno i grandi banditi degli anni prossimi. E dopo che si è posto alla meglio un argine ai delitti contro la proprietà si affaccia col suo ghigno osceno il delitto della degenerazione. Donne e bambini oltraggiati, massacrati in maniera orribile vengono ritrovati cadaveri informi in remoti angoli cittadini, lungo le strade di campagna o ripescati dal fondo limaccioso di fiumi e di canali. Ma finora siamo nel campo dei delitti i quali trovano la loro spiegazione in motivi che, per quanto ripugnanti ed atroci, aiutano a comprendere da quale furia interiore la bestia atavica fu spinta a compiere la sua opera di distruzione. I pazzi Ma in America è assai frequento una forma di delitto di fronte a cui rimangono perplessi tanto il pubblico che le autorità incaricate di eseguire le indagini. Delitti insensati ai quali non si sa e non si può assegnare una determinante. Sono i delitti della pazzia. Una infinità di pazzi sono al largo in questo paese. Naturalmente non si tratta di pazzia delirante facilmente riconoscibile e che condurrebbe dritto dritto il sofferente 'al manicomio. No, si tratta di quei disordini cerebrali, di quelle disintegrazioni della personalità che raramente sono riconosciute dal profano perchè si metta sull'avviso. Tutt'al più chi ne soffre passa per un carattere strano, originale, non di rado simpatico e piacevole. Intanto il pazzo ve lo trovate accanto nella « subway » che vi guarda con occhi fissi, dilatati, metallici o in cui si accendono vampe e bagliori micidiali. Egli viene a visitarvi la mattina quando vi porta a casa il pane, la carne, il latte, il ghiaccio, il carbone. Il pazzo vi accoglie con un sorriso che gli deforma la faccia e vi ributta indietro quando portate le scarpe ad accomodare, quando scendete i gradini di un « basement » o uno scantinato per richiedere una riparazione nel vostro appartamento, vi fa dei discorsi strani quando salite in un « tassi », vi abborda la sera in qualche strada solitaria mentre ritornate a casa. Non raramente il pazzo ha una figura distinta, indossa abiti eleganti, ha un'educazione raffinata, ha frequentato gli istituti superiori di miglior reputazione. Ma mentre vi svolge un argomento artistico o filosofico non può distorre gli occhi dalla gola della bellissima ragazza di rimpetto mentre le mani infilate nelle tasche dei pantaloni si aprono e si chiudono col movimento di una morsa. Se i presenti andranno via e i due rimarranno per un momento soli, due ore dopo i giornali nelle testate enormi annunzieranno il delitto misterioso di una ragazza trovata strozzata nel « parlor » di un appartamento di lusso. Basta qualche bicchiere di « wisky » per risvegliare in un essere apparentemente tranquillo la follia criminale. Si attribuirà il delitto all'alcoolismo, ma è la pazzia che covava in fondo all'organismo da tempo in piena disgregazione morale e intellettuale. Una quantità di delitti vengono commessi qui in stato di ebbrezza, ma l'alcool non fa che da stimolo al furore sanguinario sempre pronto a scatenarsi alla più lieve provocazione. La popolazione di questo paese è cresciuta senz'ordine, senza regola, senza guida o sistema di alcuna specie alla pari di una foresta vergine. All'ombra dell'albero gigante e fecondo si nasconde l'arbusto contorto e sterile, alle piante utili si abbarbicano le liane parassite che le soffocano nella loro stretta mortale, mescolata alla vegetazione sana e produttrice di frutti benefici le erbe virulenti camuffano il loro potere letale con colori attraenti. Rivelazioni Il Vecchio Mondo ha scaricato qui oltre alle sue migliori energie anche il rifiuto più deforme e distruttivo della sua umanità. Le tare ereditarie più bestiali si sono date qui il convegno da tutti gli angoli del mondo. Forse nei loro paesi d'origine esse sarebbero finite nella sterilità e nell'esaurimento. Qui le più vantaggiose condizioni economiche hanno permesso loro di propagarsi e di estendersi. Le statistiche ci danno la consolante notizia che la «schizofrenia » si diffonde tra la gioventù americana in una maniera impressionante. La terribile malattia caratterizzata dalla disintegrazione della personalità umana è diventata un pericolo sociale. La vita americana cosi mancante di sicurezza, di stabilità, di equili¬bstbcinpptsntncplatnpNtvpansqvccrbagttdligcefuvmlaglmqnbb e i n l i n o a i e i brio, quella vita americana in cui si passa da un eccitamento all'altro e che dà alla testa come una bottiglia di sciampagna finisce con lo squinternare gli animi e gli intelletti poco solidi in cui esiste precedentemente qualche crepa. I predisposti si abituano agli « excitements » come ai narcotici finché si produce la rottura insanabile nel loro spirito. Si aggiunga a tutto questo l'opera di devastazione che compiono le malattie sociali alle quali finora non si è opposto nessun controllo e si avrà la spiegazione dell'ondata di delitti atroci verificatasi in questi giorni in tutti gli Stati Uniti di cui i più tipici sono stati commessi a New York. Essi hanno un carattere identico. Una nota scrittrice viene massacrata nel proprio appartamento da un operaio che era andato a ripararle un sofà. Si viene a sapere che l'autore dell'assassinio era stato ricoverato per qualche anno in un sanatorio dov'era stato dichiarato schizofrenico e di grave pericolo per la società. Intanto l'avevano liberato e rimesso in circolazione come una bomba carica. Un negro frantuma a colpi di martello il cranio di una giovane sposa. Il motivo è assolutamente insignificante: una disputa sulla maniera di lavare i vetri delle finestre. Esaminato il negro lo si trova affetto di una grave infezione luetica che certamente gli aveva prodotto lo squilibrio cerebrale. Due donne, una madre e una figlia ch'esercitava la professione di modella, come pure un loro pensionante, vengono trovati uccisi in circostanze atroci e misteriose. La polizia sta dando la caccia in tutti gli Stati Uniti ad un artista che aveva corteggiato per molto tempo la modella. L'artista era stato chiuso per molti anni in un manicomio, dal quale era stato liberato dopo che n'erano stati riconosciuti gl'incontrollabili impulsi omicidi. Un barbiere violenta e strozza una bambina di nove anni che vien trovata chiusa in un sacco. Anche questi era stato riconosciuto antecedentemente in preda a un profondo squilibrio psichico di origine ereditaria: in più una grave infezione luetica. Arrestato due o tre volte per delitti contro il buon co Btume se l'era cavata con pene minime. Il raccapricciante elenco potrebbe continuare all'infinito. Di chi la colpa E allora, di chi la colpa? Della legge antiquata, inadatta ai bisogni moderni che non permette la detenzione perpetua d'individui dichiarati dai sanitari competenti pericolosi per se stessi e per la società. Dei magistrati che condannano a pene insignificanti persone irrimediabilmente tarate e che appena rimesse in libertà torneranno a commettere delitti di gènere identico. E c'è anche una ragione d'indole materiale. Gli Stati Uniti non sono attrezzati per prender definitivamente cura di tutti i sofferenti di malattie mentali il cui numero si va moltiplicando di anno in anno. Gli istituti esistenti non bastano a contenere tutti i sofferenti che vi affluiscono. E allora quelli che ne sono a capo mettono in libertà gli squilibrati meno gravi o che sembrano in apparenza guariti. Pur riconoscendo l'errore di quello che fanno e l'attentato che commettono, contro la società non possono regolarsi altrimenti. Debbono far posto ai casi più urgenti che battono incessantemente alle porte delle istituzioni. Il complesso problema della criminalità aspetta di esser affrontato negli Stati Uniti con mezzi adeguati e profonde riforme delle istituzioni. Amerigo Ruggiero

Persone citate: Vecchio Mondo

Luoghi citati: America, New York, Stati Uniti