LE DUE ORE DI PASSIONE DEL PIACENTINO vincitore del 1° premio che assisteva alla corsa

LE DUE ORE DI PASSIONE DEL PIACENTINO vincitore del 1° premio che assisteva alla corsa Dove son piovuti i milioni LE DUE ORE DI PASSIONE DEL PIACENTINO vincitore del 1° premio che assisteva alla corsa Esplosione di gioia e propositi di generosità « La caccia ai vincitori degli altri premi — Chi si rivela e chi si nasconde Tripoli, 10 mattino. Non appena Lang ha tagliato l traguardo alla fine del 40.o giro, gli spettatori della grande tribuna in cemento armato, in un settore poco lungi da quello governatoriale, hanno notato un uomo che dava in ismanie in preda ad una gioia incontenibile e gridava ed abbracciava un suo vicino, che risultò poi essere suo cognato, esclamando: « Siamo ricchi, siamo ricchi! ». A tutta prima credettero trattarsi di uno al quale avesse dato di volta il cervello, ma poi si convinsero di trovarsi di fronte, nientemeno, che al vincitore dei quattro milioni e mezzo del primo premio. Abbracci e baci a Lang Hanno cercato di interrogarlo, ma egli non ha dato retta a nesuno, limitandosi a confermare di essere il possessore del biglietto vincitore, e subito si è avviato, acendosi largo fra la calca, vero il passaggio che reca alla tribuna dove erano il Governatore e e autorità, e verso la quale, in quel momento, si dirigeva Lang seguito da Rosemayer e da Deius. E quando Lang, dopo aver ricevuto dalle mani del Marescialo Balbo la magnifica coppa in premio della sua smagliante vittoria, ritornava versogli stalli, il vincitore del primo premio si è precipitato verso di lui e ripetutamente lo ha abbracciato e baciato con le lacrirne agli occhi, ringraziandolo per la fortuna che, con la sua velocissima macchina gli aveva recato. Noi, della tribuna della stampa, l per li non ce ne siamo accorti, data la distanza e affaccendati come eravamo in quel momento, e quando il fatto ci è stato noto, il vincitore già se l'era filata verso a città. Il Giovanni Parisi, tale è il nome del neo-milionario, era riuscito a tenere nascosta la sua presenza a Tripoli, dove era giunto ieri sera in aereo, e anzi, nelle trubune, durante la corsa, il suo contegno si era mantenuto in una certa impassibilità che non aveva fatto sospettare di niente. Ci siamo messi subito alla sua ricerca e l'abbiamo infine trovato in un ristorante della città, dove si era recato a pranzare in luogo del « Grand Hotel » ove •era stato ieri sera, per non essere fatto bersaglio della curiosità dei giornalisti e del pubblico. E' un uomo di media statura e veste, con una certa ricercatezza. Ha fornito tutti i ragguagli sul modo come è entrato in possesso di una così vistosa fortuna e sul modo come intende impiegarla; cose che certo sapete già. Sulle spine Arrivato sabato sera a Tripoli con un fratello della moglie, il Parisi, non avendo trovato alloggio in città, è andato a pernottare a bordo della motonave Cifra di Napoli che funziona da albergo per questa circostanza, e ieri si è recato al Circuito per assistere alla competizione, ma senza fare affidamento sui milioni, non sapendo neppure a quale corridore la sorte l'avrebbe affidato. Quando ha saputo che il suo corridore era Lang, del cui valore non aveva una precisa idea, ma che, avendo una macchina tedesca, gli avevano detto essere tra i probabili vincitori, ha incominciato a nutrire serie speranze ed ha vissuto le due ore della corsa in un continuo patema d'animo, poiché, come abbiamo già detto nella cronaca del grande avvenimento sportivo, tra i nove corridori tedeschi si è svolta una lotta meravigliosa, che non dava ai milioni un attimo di... stabilità. Ad ogni gomma che se ne andava erano milioni che minacciavano di sfumare, e al povero Parisi ogni fermata di Lang faceva mancare il fiato. Così l'orgasmo è durato fino al l'ultimo istante, poiché Rose mayer è stato minaccioso fin sul traguardo. Finalmente ha potuto atdtntirare un sospirone di sollievo e affrettarsi a tornare in città, per telegrafare alla moglie la gioconda notizia. Il Parisi ha detto di aver quattro figli e che un quinto sta per nascere e di avere inoltre la bel- lezza di un nugolo di nipoti. Ha una sorella che abita a Bengasi, essendo sposata ad un pilota dell'* Ala Littoria» che fa servizio tra Bengasi e Addis Abeba. Per intanto, ripartendo domattina con l'apparecchio, si fermerà a Roma prima di tornare al proprio paese. Tripoli gli è piaciuta immensamente ed ha espresso il desiderio di tornarvi fra un mese per soggiornarvi brevemente. Tripoli, terra incantata... Il Parisi dimostra sentimenti generosi, ed ha detto che vuol fare del bene. Penserà alla Casa del Fascio del suo paese e all'Opera Balilla. Oltre alla grande gioia che lo illumina, egli si dimostrava però molto stanco per le grandi emozioni provate, cosicché ha voluto ritirarsi presto a bordo della motonave ove alloggia, anche per evitare l'immancabile caccia dei giornalisti. Nel lasciarci, ha voluto ancora manifestare la sua viva ammirazione per questa terra che non credeva di trovare ad un cosi alto grado di progresso e che per lui è stata veramente, come dice il vecchio inno a Tripoli, la « terra incantata ». llNrmntalqvtp Gioia e filosofia in casa del vincitore Piacenza, 10 mattino. A San Nicolò di Trebbia, dove, come sapete, i coniugi Parisi, piccoli macellai, erano in possesso di uno dei biglietti estratti, è giunto ieri in giornata un telegramma da Tripoli, che ha suscitato enorme scalpore. Il Parisi, che si era recato alla corsa di Tripoli, comunicava alla moglie di aver vinto il primo premio; e si immagina facilmente la gioia e i commenti cui la notizia ha dato luogo. Come già avete detto, tra i primi trenta estratti figurava l'unico biglietto acquistato dalla signora Italina Baldini in Parisi: la cartella serie V. n. 04846 che le era stata offerta dalla guardia comunale di Rottofreno, Emilio Trameni, incaricato del collocamento dei biglietti per conto del capomanipolo Manfredi di Rottofreno. La signora Italina sul principio la ricusava, dicendo che aveva ben altre spese da affrontare per mantenere i suoi quattro figliuoli, che gettare denaro per rincorrere la fortuna. Ma la guardia comunale insisteva: « L'acquisti, signora Italina! Questa notte ho sognato che proprio lei aveva comperato questo biglietto e che era riuscita a vincere il primo premio ». I sogni qualche vòlta predicono il vero. La signora Italina sorridendo si lasciò persuadere e sborsò'l'importo senza dar troppa importanza alla cosa. Ma la fortuna ha voluto vincere lo scetticismo della buona signora Parisi: dall'estrazione dei primi fortunati concorrenti fino alla vittoria finale. Come si ricorda, la signora Italina ha accolto la notizia del sorteggio con dichiarazioni di molto buon senso. Essa non ha dimostrato alcuna eccessiva emozione, affermando che nessuna fortuna sarebbe valsa a mutare l'andamento attuale della casa e che per nessuna ragione sarebbe stata abbandonata la macelleria. Il marito dal canto suo ha confermato le parole della consorte. Ha aggiunto che se la fortuna gli avesse fatto vincere il primo premio, avrebbe provveduto alla costruzione di una Casa del Fasciò a San Niccolò, senza dimenticare le Opere assistenziali della Milizia, dalla quale gli era giunta la fortuna. Il marito, Giovanni Parisi di 37 anni, aveva appreso la buona nuova di ritorno da Piacenza dove si era recato con un birroccino per il suo lavoro. Egli aveva deciso di partire il giorno dopo per Tripoli, per recarsi a vedere personalmente come andavano le faccende. Infatti insime a un cognato si è diretto subito a Roma e quindi coll'aereo dell'Ala Littoria è giunto a Tripoli dove potè assistere alla famosa corsa e alla vittoria del ■suo fortunato biglietto. La mofrlie è rimasta invece ad accudire alle faccende domestiche e all'an- damento della macelleria, Oggi, non appena la radio ha |dato notizia della vincita, tutto il ipaese di San Nicolò è stato In subbuglio. La povera signora Ita-1 lina è stata subissata di complimenti, di domande; è stata assediata da parenti, amici e conoscenti, tanto che non sapeva più a che santo votarsi. E allora prese con sé i suoi ragazzi, chiuse casa e negozio e venne a Piacenza dal padre Pasquale Baldini, che conduce un modesto negozio di salumeria in corso Vittorio Emanuele ed esercita anche il mestiere di mediatore di grano. L'incontro col padre è stato emozionante. Padre e figlia si sono abbracciati piangendo di gioia e andavano esclamando: « Ma che fortuna ci è capitata, non lo si pensava proprio lontanamente ! ». Ma con la fortuna cominciano pure le grandi noie .Anche in casa del padre è una processione di amici vecchi e nuovi che vogliono sapere come i neo-milionari destineranno i danari ecc. La buona signora ha confermato che, se la fortuna ha voluto arridere alla sua famiglia, tuttavia non intende per nulla cambiare il suo sistema di vita e di lavoro e aggiunge: «Il biglietto fortunato — ha detto — lo comprai io, ma col denari in comune, e quindi la vincita andrà senz'altro a beneficio comune con mio marito, ed egli provvedere a tutte le formalità necessarie per l'incasso della somma. Noi non lascieremo il nostro paese di San Niccolò, continueremo ad esercire la nostra macelleria, la faremo più ampia e più bella, ma non abbiamo intenzione di abbandonare il lavoro, di siamo troppo abituati ». Intanto in San Niccolò v'è una altra persona che si rallegra della fortuna dei coniugi Parisi: la guardia comunale Tramelli, la quale va confermandosi nel convincimento che i sogni sono l'anticamera della fortuna e bisogna prestarvi fede. deq !L PANETTIERE FIRMINO FOGLIO DI MONCALIERI —al centro con la maglia bianca — e sua moglie Luigina Pomba — seduta — vincitori del quarto premio della Lotteria di Tripoli, attorniati da amici e conoscenti. GIOVANNI PARINI, il fortunato