La celebrazione del primo annuale dell'Impero

La celebrazione del primo annuale dell'Impero La celebrazione del primo annuale dell'Impero L'entusiastico omaggio dei torinesi ai gloriosi vessilli delle Forze Armate recati a Roma per i solenni riti di domenica -- Oggi, alle ore 13,30, riascolteremo alla radio lo storico discorso pronunciato dal DUCE la sera del 5 maggio Domani Achille Starace giunge nella nostra città Lenti e maestosi hanno echeggiato sotto le arcate della stazione ài Porta Nuova gli squilli della fanfara del 1.0 Regg. Genio, mentre il convoglio, che portava a Roma, per la celebrazione del I Annuale dell'Impero, le gloriose Bandiere delle Forze Armate di tutto il Piemonte, iniziava il suo viaggio. Lungo la pensilina le Autorìià militari e politiche, le rappresentanze dell'Esercito, della Aeronautica e delle Camicie Nere, e la folla convenuta, irrigidite sull'attenti o nel saluto romano, vibranti di orgogliosa, fierezza Vittimo salutato nei vessilli il vittorioso Esercito che ha ridato alla Patria l'Impero romano voluto dal Capo. Il passaggio delle lacere Bandiere dei vecchi valorosi Reggimenti, degli Stendardi e dei Labari attraverso le vie cittadine è stato infatti una magnifica apoteosi delle Forze Armate ed i torinesi sono uccorsi in massa, assiepandosi lungo il percorso, a porgere il loro entusiastico omaggio ai gloriosi vessilli: erano tra questi le due Bandiere del S.o e del 5S.o Stormo dell'Arma Azzurra che il Re Imperatore consegnò ai valorosi piloti nel Foro dell'Impero il 3 aprile XV e che per la prima volta comparivano in pubblico. Il corteo, preceduto dalla banda del 92.0 Regg. Fanteria, si è avviato verso le ore 16 dalla Regia Accademia- di Artiglieria e Genio in t'in G. Verdi. In testa era S. E. il gen. Grossi, comandante il Corpo d'Armata, seguito dal gen. Pacini, comandante la Divisione Superga, dal gen. Bernasconi, comandante la Divisione aerea « Borea », dal gen. Basso, comandante la R. Accademia di Artiglieria e Genio, e da numerosi ufficiali; veniva poi la colonna degli scaglioni delle scorte d'onore agli ordini del gen. Mercalli, nel seguente ordine: la Bandiera della R. Accademia di Artiglieria e Genio, seguivano affiancate quelle del 90.o e 91.o Regg. Fanteria e poi la Bandiera del 92.o Regg. Fanteria, il Labaro del 4.0 Bersaglieri, lo Stendardo di «Nizza Cavalleria», quindi a due a due gli Stendardi del 5.0 Regg. Artiglieria df., del l.o Regg. Artiglieria alpina, del l.o Regg. Artiglieria d'Armata, dcll'S.o Regg. Artiglieria d'Armata, i Labari del l.o Regg. Genio e del Genio ferrovieri, ed infine le Bandiere delle Aquile di Mirafiori. Attraverso la piazza Castello, via Pietro Micco, piazza Solferino, corso Re Umberto, corso Vittorio Emanuele il corteo giunse a Porta Nuova. In via Sacchi si è svolta con stile prettamente militare la cerimonia della raccolta delle Bandiere del kh.o Regg. Fanteria di Saluzzo, della Scuola di Applicazione di Cavalleria e del S.o Regg. Alpini di Pincrolo, della Scuola Allievi Ufficiali Artiglieria di Moncaticri, del Si" Regg. Fanteria e del 28.0 Regg. Artiglieria df. di Fossano, del 4.0 Regg. Artiglieria alpina, SS.o Regg. Fanteria, 2.0 Regg. Alpini, 7.0 Regg. Artiglieria d'Armata di Cuneo, del Jf.o Regg. Alpini di Aosta, del 5S.0 Regg. Fanteria di Ivrea, a quelle del Presidio di Torino. Gli scaglioni che accompagnavano le bandiere, composti dal colonnello comandante, da un ufficiale e dai due sottufficiali del Reggimento e da una compagnia d'onore, assunta la formazione di linea di colonna hanno fatto fronte alla stazione. Nel frattempo erano giunti a Porta Nuova insieme con S. E. il gen. Tua, comandante designato d'Armata, l'Ispettore delle truppe celeri S. E. il gen. Murari, il gen. Zucchi, comandante il Presidio territoriale, il gen. Bobbio, presidente del Tribunale militare, il gen. Lusiani, comandante il Genio del Corpo d'Armata, il gen. Cantù dei Reali Carabinieri, i generali Imoda e Di Bernezzo, il console generale Mosconi, comandante la I Zona CC. NN., il console generale Morgantini, comandante il I Gruppo di Battaglioni di CC. NN., e numerosi ufficiali superiori. Erano inoltre convenuti il Segretario Federale, accompagnato dal camerata cav. Perez, fiduciario dcll'Ass. Fa¬mpurdizQuGSmnrimnssqas miglie Caduti, Mutilati e Feriti per la Causa, dal camerata cav. uff. Appiatti, membro del Direttorio del Fascio, e dall'Ispettore federale gr. uff. Coniglione Stella, l dott. Scrivano in rappresentanza di S. E. il Prefetto, il ViceQuestore comm. Labbro per il gr. uff. Murino, il Vice-Podestà conte Gloria, il Rettore Magnifico prof. Silvio Pivano, il Capo Compartimento delle Ferrovìe dott. Carmina, e le rappresentanze dei Gruppi rionali con gagliardetto. Preceduti dagli squilli regolamentari i Vessilli degli altri Corpi non del Presidio usciti con lo rispettive scorte dalla saletta reale sono stati recati in via Sacchi, quindi al suono degli inni nazionali la truppa ha reso gli onori alle Bandiere, mentre la'fólla assiepata sotto i portici e ai fianchi della via salutava, romanamente. Terminato il rito le Bandiere, con la relativa scorta, sono state incolonnate per due e, precedute da S. E. Tua, da S. E. Grossi, dal folto stuolo di generali e dalle Autorità, sono state portate nei rispettivi convogli ferroviari loro riservati.