II primo annuale della conquista di Addis Abeba

II primo annuale della conquista di Addis Abeba II primo annuale della conquista di Addis Abeba | Una data sacra nella storia d'Italia: "Oggi 5 mag- lgio, alle ore 16, alla testa delle truppe vitto- riose sono entrato in Addis Abeba „ Badoglio i Roma, 4 notte. Scade domani un anno preciso dalla grande giornata che fece , fremere di entusiasmo e di gioia tutta la Nazione, dalle Alpi alla ] Sicilia. Il 5 maggio 1936 resta una ! data che nella nostra storia signi I fica oggi e per i secoli una tappa I decisiva dei destini dell'Italia nel ! mondo1 II 30 aprile è Galeazzo Ciano i che, per primo, tocca il cuore del 1 nemico. Sforacchiato dall'ultimo ' piombo abissino, il suo apparecjchlo sfiora i tetti della città, sbef- j feggia con i suoi voli radenti il j nemico, lancia la prima bandiera j nera sul campo d'aviazione. Addis 1 Abeba conobbe per la prima volta I quel giorno l'ardimento e il co- j raggio delle Camicie Nere. Man mano, giorno per giorno, | dal 30 aprile al 4 maggio, la coI lonna motorizzata di Badoglio occupa paesi e villaggi, accoglie e I difende le popolazioni, fa piazza esèlidgpbilicitnltslcgspulita degli ultimi resti delle ar- mate nemiche che, da nfesi, non sconoscono che una fuga precipi-1 tosa. Gli aerei nostri precedono lai colonna, mitragliano, spazzano iliterreno da ogni effimera resisten-1za. Graziani, sul fronte somalo, oc- j cupa in quei giorni Sassabaneh, ! Bullaleh, Dagabur; Nasibù, ultimo | luogotenente di ras Tafari, è travolto. Battuto e fuggiasco, abbandona le sue bande e la sua armata, dirigendosi verso Gibutl. La potente linea fortificata tra Sassabaneh e Bullaleh, progettata e co- i strutta da ufficiali stranieri e di- ! fesa con accanimento, è per sem- : are spezzata dal valore dei legio-' ! nari italiani. Il mondo, attento, guarda rim. | ! presa italiana con occhio meravi-1 „j:at;o ° ' ... , ! Ginevra si ripiega su se stessa. ;11 critici militari, con le loro prò-, I f ezie sulle ploggie e sulle resisten-1 . ze insormontabili della natura, ve- ; dono sfumati in pochi giorni i lo- ; ' ro giudizi. Dietro all'esercito che ì marcia e alle colonne che avan zano inesorabili verso il cuore del l'Impero, sono le nostre centurie j di operai, i rifornimenti, i servizi i civili che immediatamente prendo- ! no cura delle popolazioni e che giàì gettano le prime fondamenta per I la nascente organizzazione. ■ II nemico e disfatto su tutti ì. fronti; gli italiani lo serrano in un cerchio di acciaio, che di ora e I in ora si fa sempre più stretto. Le e j sue perdite, in quei giorni, sono - '• considerevoli: migliaia di prigio- ! nleri, centinaia di cannoni, di mi- e ! tragliatrici, di fucili — armi nuo-1 - vissime di fabbricazione europea - — vengono da esso abbandonate, T " maggio la nostra colonna IAddis Abeba. Il 3 ras Tafari fug, ge a Gibuti. Nella capitale cominciano i saccheggi e le devastazioi ni ad opera delle soldatesche delì l'ex-imperatore. Gli stranieri Infocano l'arrivo degli italiani, perchè da essi sarà ristabilito l'orIdine. La nostra marcia intanto Z continua superando ogni ostacolo, o, ! vincendo tutte le avversità, I ! n 5 maggi0 Je piazze d'Italia - llt di ____,„ p di oamicis ù > „g - popolo e d Camicie ei Nere risuonano di canti, di gn ni]^ àl evviva interminabili. ■ L'ann- nunclo del Duce, elettrizza la fol Ila che vive intensamente e in un X[ 2 p,^-iri-Alp'70R'rp'n"to"f-h~iÌom^ centi ale e a cento cnuomem da | entusiasmo incontenibile questa sua grande giornata. La guerra è vinta, e con essa spezzate tutte le artificiose resistenze straniere, infranti tutti i tranelli societari, distrutte tutte le profezie immaginarie montate contro di noi. Tafarl, nel momento in cui il popolo italiano accorreva a celebrare la vittoria, fuggiva su un incrociatore inglese verso la Palestina, carico di oro e di denaro. L'Italia, or è un anno, ricevette il premio meritatissimo del suo contegno veramente romano. Domani, alla stessa ora, mentre i territori dell'Impero interamente occupati e sottomessi, si avviano verso una loro sostanziale valorizzazione, giungeranno a Roma tutte le nostre bandiere, tutti i nostri gagliardetti di guerra e sfileranno per le vie dell'Urbe che-, con l'Italia, si prepara a festeggiare solennemente l'Impero risorto. Domani il popolo italiano senti- a ancora tutto rorg llo. de„a sua vittoria tenacemente voluta e conquistata, _ . * „„„. , , 5 Ma§-gio 1936-XTV della Rivoluzlone: f^,a decisiva nella mar ?»• daJ1 intervento, giunge al " " G. B.

Persone citate: Addis, Badoglio, Duce, Galeazzo Ciano, Graziani, Nasibù