Il bilancio delle Corporazioni

Il bilancio delle Corporazioni Ima Wjpr"e«a della Camera Il bilancio delle Corporazioni Roma, 3 notte. La Camera fascista ha ripreso oggi le sue sedute approvando varie conversioni in legge e iniziando la discussione del bilancio del Ministero delle Corporazioni, dicussione che verrà conclusa nella eduta di domani con un discorso del Ministro Lantini. L'esame del bilancio delle Corporazioni aveva ichiamato a Montecitorio molto pubblico che occupava completamente le tre tribune. Al banco del Governo sedevano i ministri Thaon di Revel, Lantini, Starace, Alfieri e Benni. Erano presenti anche molti sottosegretari. La seduta ha avuto inizio alle 16. Dopo l'approvazione del verbale della seduta del 18 marzo il Preidente S. E. Costanzo Ciano ha commemorato con un elevato dicorso tre deputati scomparsi durante le recenti vacanze parlamentari e cioè gli onorevoli' Dante Gibertini, Cabnele Canelli e Piero Biffis. Alla rievocazione di queste tre nobili figure di ex-combattenti e fascisti della vecchia guardia si è associato a nome del Governo il Ministro ThaOn di Revel. Quindi fra vivissimi generali applausi della Camera S. E. Ciano ha annunziato che in dipendenza del R. Decreto Legge 11 gennaio 1937-XV l'on. Achille Starace, nominato Segretario del Parito Nazionale Fascista con R. Decreto 7 dicembre 1931, ha assuno anche il titolo e le funzioni di Ministro Segretario di Stato. Approvate senza discussione alcune conversioni in legge la Camera ha cominciato l'esame del bilancio del Ministero delle Corporazioni. E' cosi salito per primo alla tribuna l'on. VIGNATI che ha prospettato all'assemblea alcune questioni riguardanti il problema della mezzadria, L'on. Vignati ha detto fra l'altro che il mezzadro deve essere considerato un coimprenditore e la mezzadria un contratto di società sebbene « sui ger neris» intervenuto fra proprietario e mezzadro. Non può disconoscersi che il colono non partecipa ala direzione dell'impresa ma questo è un inconveniente che bisogna eliminare. Per fatto personale ha poi parlao brevemente l'on. MEZZETTI, il quale essendo stato il primo segretario nazionale dei lavoratori agricoli ha affermato che già il contratto di «mezzadria ha avuto tutti i necessari perfezionamenti e aggiornamenti. E' seguito alla tribuna l'on. FERRONI che ha fatto amch'egli alcune osservazioni sull'istituto della mezzadria tanto accetto al nostro popolo rurale. Dopo aver rilevato a premurosa azione svolta dal Governo a favore dei mezzadri e benefici che questi ne ricaveranno, specie per l'estensione al campo mezzadrile delle casse mutue malattia ha aggiunto che sarà pe rò opportuno • che il mezzadro provveda direttamente al paga mento della sua quota e che si possa anche seguire meglio il funzionamento delle casse le quali devono essere considerate come la premessa di una più vasta riforma del nostro ordinamento sanitario. L'on. BESOZZI DI CARNISIO trattando della crisi che attraversano le libere professioni ha invocato una organica definitiva egge professionale interessante le categorie dei dottori commer cialisti, i ragionieri, fissandone le funzioni e i compiti in modo che tali categorie siano tutelate e difese da ogni abusivismo e nell'in teresse dell'economia nazionale. L'on. LAI si è occupato dei combustibili liquidi. Da noi si pensa di ottenere i carburanti succedanei mediante l'idrogenazione delle ligniti e la distillazione delle roccie asfaltifere, ma la esperienza ha dimostrato che il metodo migliore è quello di sfruttare adeguatamente gli idrocarburi gazosi provenienti dal sottosuolo. L'utilizzazione di questi gaz potrebbe darci oltre 300 mila quintali annui di benzina. All'uopo converrebbe stimolare e coordinare le varie iniziative mediante la costituzione di un apposito Ente. .• TOMMASELLI sulla mutualità sanitaria che ha definita come sanitaria che ha definita come una delle più notevoli conquiste del lavoro, l'on. USAI ha richiamato l'attenzione della Camera sopra un aspetto della vita rurale che non è mai stato finora normalizzato da alcuna disposizione di legge, cioè lo scambio gratuito della mano d'opera. Tale scambio avviene tra coltivatori diretti che coltivano ben 5 milioni di ettari e che mancando di molti mezzi e strumenti di lavoro ricorrono alio scambio gratuito della mano d'opera per poter condurre innanzi la loro azienda. Il Ministero delle Corporazioni ha dato istruzioni nel senso di considerare come non violatrice della legge sugli ufiici di collocamento la consuetudine di tale scambio. Si tratta del resto di piccole aziende che non superano i tre ettari e il cui reddito è appena sufficiente per i bisogni familiari. E' pertanto fiducioso che il Ministero delle Corporazioni saprà su questo argomento adottare decisioni ispirate a quell'alto senso di solidarietà nazionale che costituisce una delle più profonde espressioni del Regime fascista. Ultimo oratore è stato l'onorevole MAGINI che ha esaminato il problema della mano d'opera disoccupata e dell'applicazione della relativa legge. L'oratore ha rilevato che il principale difetto della legge stessa è quello di non avere predisposto l'istituzione di un organo centrale che diriga e coordini tutto il lavoro degli uffici periferici. In quanto alla organizzazione degli uffici provinciali attualmente in vigore nota che essa non risponde in pratica ai bisogni del collocamento. Sopratutto occorre evitare che il dirigente unico di tali uffici dipenda da diverse gerarchie politiche ed economiche. Alle ore 19, dopo la votazione a scrutinio segreto, la seduta è stata tolta.

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