Berat città dagli otto nomi e intorno ad essa migliaia di armenti di Curio Mortari

Berat città dagli otto nomi e intorno ad essa migliaia di armenti VIAGGIO IN Ala JB ANI A Berat città dagli otto nomi e intorno ad essa migliaia di armenti à ? . e e a . , ? e a a a i o . i . o li n a o o e n r ae raa o. co le, firo ata ei. ata ir no nuriela (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) BERAT, aprile. Perchè sono venuto 0 Berntf Non per ragioni turistiche, ma perchè certe statistiche mi indicava/no che essa è il centro d'un distretto in cui pascolano migliaia di armenti e di mandre. Sembra infatti che essa sia, dal punto di vista agricolo, e specialmente zootecnico, la sona più fiorente d'Albania. Dirò meglio: la zona suddetta non s'impernia- soltanto su Berat, ma giace entro il triangolo Berat-Elbassan-Korcia. Questo città sono care all'àrgo(jlio albanese; sopratutto Korcia (0 Koritza) che viene decantata come il nucleo urbano più pittoresco della collana di cittadine che imperlano questa regione del paese skypetaro. Scenario diviso Non voglio dire, con quanto ho affermato sopra, che Berat sìa priva di attrattive turistiche. Il trànsito degli amatori di paesi esòtici è sempre .stato frequentissimo in questa città, anche se le strade che vi conducono lascino, pel momento, alquanto a desiderare. Berat, spartita in dite dal fiume Ostini, che scende rapido e talvolta violento entro un'aspra gola calcarea, offre uno scenario singolarissimo. Le sue case bianche, traforate da innumeri finestre e quasi simili ad uccellìere, le sue moschee, i suoi bazar sfaccettati come lanterne prismatiche, s'aggrappano da una parte e dall'altra della vallata. Di lontano sembrano mazzi di carte da gioco disseminati sopra il tappeto verde della Primavera. In alto, rupestre e solitaria, domina la cittadella, entro la quale, un tempo, sorgevano ben 32 chiese, di cui alcune rimangono ancor oggi, degne d'esser visitate. La singolarità di questa disposizione naturale ha favorito anche, in questa città duplice, due tendenze a fondo religioso: che da una parte del fiume si agglomera la città mussulmana, c dall'altra quella cristiana, cioè in preponderanza greco - ortodossa, con margini iridescenti per le altre religioni. Questa caleidoscopio di Berat ha una certa rispondenza anche negli 8 nomi che, oltre all'odierno e fondamentale, gli sono venuti dall'antichità, e anche dalle varie denominazioni e Inter prefazioni che le hanno date altri popoli e che procurano a Berat un significato quasi cosmopolita. Berat si chiamò, nell'antichità, Antipatrea, Balagrita e Bellegrada. Fu la Pulcherìopolis dei Bizantini e ancor oggi Romeni e Bulgari la conoscono sotto il nome di Bielagorad, i Greci chiamano Valagrada e i Turchi Amaut Beligradi. Gli è che, posta lungo una via principale di comunicazione (che conduce al mare, cioè agli sbocchi di Durazzo e di Vallona, ed è allacciata, a Elbassan e a Korcia); resa importante dalla sua. posizione di sbarramento sull'Osnm, e quindi meritevole d'attenzione da parte ài chi pensi all'importanza delle chiavi stradali, Berat è stata considerata sempì e da vari popoli, come un centro importante sotto parecchi punti di vista: geografico, militare, commerciale, turistico e agricolo. Gara con Arglrocastro Sono così tornato al segno e alle mie statìstiche. Berat batte infatti, pel suo patrimonio zootecnico specialmente, tutte le altre città albanesi. Soltanto Argirocastro può competere col distretto di Berat, e se supera, in certi specchietti, il primato, è soltanto pel bestiame minuto, specialmente ovino. Il primato di Berat, nel grosso bestiame, è tanto più incontestato perchè è un primato solido, voglio dire risalente negli anni. In certi fogli di dicci anni fa si poteva infatti appurare che Berat contava oltre kh-000 buoi, contro i 15,000 circa di Korcia, i 13.//:'>!, di Argirocastrc, i 13.000 di Durazzo, i 7/fio di Sculari, nonché quasi 6000 bufali contro i 1500 circa di Koritza. Berat numerava inoltre 40.000 asini contro appena cinquemila dei tre distretti succitati. Il lettore non sorrida... Tutti coloro che conoscono l'Albania, nonché i paesi meridionali e- orientali in genere, comprendono l'inestimabile utilità di questo quadrupede, mite, paziente, resistente, nonché poco costoso. Esempio fulgido di un... buon-investimento di capitale.Berat contava inoltre fin d'allora 1000 cavalli contro i 5700 di Argirocastrc e i H00 di Elbassan; e e e , e e e e o i o , ù o i i e i, i di i 0 a e i ee ié di e. ldi n; e quasi 9000 cavalle contro le 6000 di Argirocastro. Il primato di Berat era battuto, è vero, nel nominativo « mucche d: circa 16.000 contro le 22.600 di Argirocastro e le 21.S00 di Korcia. Ma in compenso i vitelli di Berat erano 10.835 contro gli 8700 di Korcia e i 6500 di Argirocastro. Ciò può significare, anche a un profano, che le mucche di Berat erano quasi tutte esclusivamente votate a una maternità feconda, mentre quelle degli altri distretti erano piuttosto assegnate alla produzione caseoria. Possibilità della ripresa agraria Bisogna ora notare che questi dati corrispondono a un periodo più 'arretrato dell'agricoltura e della zootecnia albanese. Dall'avvento di Re Zog I, e dopo i preziosi aiuti forniti dal prestito del gruppo italiano « Svea », il problema agricolo d'Albania ha mutato faccia: si è avviato verso miglioramenti tecnici innegabili. V'è quindi ragione per credere che oggi la zona cui accenno abbia aumentati i suoi capi di bestiame, fecondando in pari tempo, più attivamente e con mezzi più perfezionati questo suolo ferace in olivi e in messi e che per tanti secoli è stato lavorato con arnesi primitivi e con penetrazioni superficiali. L'argomento agricolo dà modo — come si vede — di entrare nel vivo della questione economica albanese, sopratutto dal punto di vista della produzione. E Berat è, in questo senso, un eccellente osservatorio, in quanto che svela, anche ai profani, quanto ci sia di vero e quanto di m potenziale in questa terra, per molto tempo negletta. Certo il problema della gleba va risolto radicalmente, di pari passo con piani stradali e bonificatori, con esperimenti di concimazione, nonché ricerche e condutture d'acqìia. D'altra parte, l'impiego dei grossi capitali necessari a questo sfruttamento, deve scartare da questo paese tutti i piani troppo rapidi e diciamo così estemporanei. Sopratutto devono essere sorvegliati gli artigli della speculazione, quando tentano di sguainarsi, nonché le illusorie mistificazioni che questa ignobile Dea moderna sa far brillare davanti allo sguardo delle folle. Tutto questo dico anche perchè nessun capitale può meritare meglio ijic nel problema albanese, l'aggettivo di «sudato» — tanto dalla parte di chi finanzia, quanto di chi lavora. Salmoni, storioni, trote, anguille Al problema agricolo e zootecnico si ricongiunge poi quello ài tutti gli altri sfruttamenti possibili, sia dal punto industriale rhe commerciale, ed oggi ancora allo stato progettistico o latente. Durante un incontro fra S. E. Toci e il sottoscritto (incontro di cui serbo un gradevolissimo ricordo) molti di questi argomenti furono accennati dal Sottosegretario all'Economia nazionale, da poco reduce da Roma, ove era scusidszpdstcilPanptesdrgcpptqscadm a a stato fatto segno a simpatiche accoglienze. Ma occorrerebbe non un articolo, ma un fascicolo per soppesare ed esporre al pubblico italiano tutti questi geniali punti di vista! Fra i tanti problemi che possono essere avviati a una soluzione pratica, non esiste ad esempio quello della pesca, che attende da anni, la sua razionale industrializzazione? A proposito del triangolo Berat - Elbassan-Korcia, chi conosce a fondo le ricchezze ittiche che brillano nei fiumi e nei laghi d'Albania? Nel Lago di Pogradetz, a sud di Korcia, non abbondano, ad esempio, i salmoni? Il Lago di Sentali non è popolato di storioni, di sogliole e di trote, e d'altri pesci carnosissimi e saporitissimi? Si sono pescati e si pescano in queste acque — mi diceva il mio illustre interlocutore — anche pesci di 25 chilogrammi. Si è pensato, inoltre, al caviale che la pesca dello storione può con una facile lavorazione, produrre? Né va dimenticata. Butrinto, la antica Buthrotum, la quale non dà soltanto meravigliose teste arcaiche e frammenti di classici templi, ma meravigliose anguille. Mi si faceva inoltre presente il tesoro ittico che popola le coste d'Albania ed è oggi modestamente sfruttato con mezzi ancora primitivi. Per un misterioso fc nome.no proprio dell'Adriatico, pesci tenderebbero infatti, special mente in primavera, a sciamare verso le coste albanesi. Tra Capo Rodoni e Capo Pali, presso D11 razzo, i pesci vengono fittissimi, in questo mese, a deporre le uova. Bari, centro Irradiante Cosi mi veniva affacciato il problema della pollicoltura, e specialmente dei tacchini, che in Albania prosperano. Ma. quanti altri problemi suscettibili di studio e di sfruttamento! Senonchc occorrono metodo, applicazione, pazienza e fede. A questa propaganda hanno indefess.tmente lavorato e lavorano nuclei di esperti albanesi e ita liani, che hanno allacciato strette relazioni fra l'ima e l'altra sponda. Bari, sopralutto, funge, in que sta attività fraterna, da centro osservatore, incoraggiai ore e dinamico. Basterà .accennare alle iniziative della Camera di Com incido italo-albanese e all'opera incessantemente svolta dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno diretta dall'esimio collega Raffaele Gorjux e della quale la Gazzetta Skypertara di Tirana i un indovinato supplemento oltreché una creazione propagandistica. Né vanno scordate le quoti diane radiotrasmissioni organizzate da Bari in lingua albanese e seguite, a Tirana e negli altri centri dell'Albania, da una folla di ascoltatori. Un ponte ideale è stato così gettato tra le due rive e i due popoli: — un pouf e che somiglia a un augurale arcobaleno. Curio Mortari lacndudleudddsvadmculamasiqepddttpsgidmcdnvcefecflvvscmasrinmcO PANORAMA DELLA GOLA DELL'OSI)M