Il Papa a Castel Gandolfo

Il Papa a Castel Gandolfo Il Papa a Castel Gandolfo II saluto delle popolazioni lungo il viaggio e la calorosa manifestazione sul piazzale della villa La partenza dal Vaticano Roma, 1 notte. La giornata che stamane era limpida e calda si è nel pomeriggio annebbiata e il cielo si è annuvolato, tanto che alle diciassette qualche goccia di pioggia è cominciata a cadere. L'incostanza del tempo, ha lasciato più di uno dubbicso se la progettata partenza del Papa dovesse effettuarsi o subire un rinvio. Ma poco dopo il Papa ha manifestato il fermo proposito di compiere ugualmente il breve viaggio e, infatti, puntualmente alle 17.50 Egli ha lasciato i suoi privati appartamenti ed è sceso con l'ascensore nel cortile di San Damaso, dove era ad attenderlo la sua macchina. Il Papa, che indossava un mantello nero sull'abito bianco, è salito nella macchina nella quale ha preso posto, sedendo a lui di fronte, U maestro di camera mons. Arbcrio Mella di Sant'Elia. La macchina, a un cenno del Papa, si è subito avviata, mentre Pio XI alzava la mano a benedire e salutare i dignitari della Corte e del Governatorato, che si erano radunati nel cortile a rendergli omaggio. La macchina del Papa era preceduta da quelle in cui erano il Governatore della Città del Vaticano e il comandante della gendarmeria pontificia, colonnello De Mandato, e seguita da altre tre in cui avevano preso posto il medico prof. Milani, i cerimonieri segreti mons. Venini e Confalonieri e l'aiutante di camera del Pontefice, Malvestiti. Chiudevano il piccolo corteo la macchina in cui era il vice-questore reggente il commissariato di Borgo, grand'uff. Rosati, e altre due in cui era parte del personale della Città del Vaticano. Al passaggio dell'Arco delle Campane, un gruppo di persone, in prevalenza sacerdoti e stranieri che attendevano da qualche tempo, si sono inginocchiati e hanno salutato il Pontefice con applausi. Un gruppo di soldati libici che, accompagnato dagli ufficiali, si trovava in piazza San Pietro, al passaggio delle macchine ha presentato le armi. Il Pontefice li ha benedetti. Le macchine, a forte andatura, hanno percorso i Lungo Tevere, ponte Palatino, via dei Cerchi, via Appla Antica, Appia Pignatclli e Appla Nuova, dirigendosi verso Albano. Alla passeggiata archeologica gruppi di avanguardisti hanno salutato romanamente 11 Papa. Alle catacombe di San Calisto un gruppo di sacerdoti e di cittadini ha circondato la vettura del Papa, al quale ha offerto fiori. Il Papa ha ringraziato del gentile omaggio. Lungo la via dei Castelli si sono raccolti gli abitanti dei sobborghi e del Castelli romani, che hanno salutato la macchina del Papa con sventolio di fazzoletti e di bandierine e con applausi. Commossa accoglienza Castelgandolfo, 1 notte. (G. C.) La cittadina laziale, che ascrive a suo vanto l'alto onore di ospitare il Pontefice, ha appreso ieri con grande soddisfazione che il Papa intendeva quest'anno fare a Castelgandolfo un più lungo soggiorno. E per ricevere degnamente l'augusto ospite essa si è rivestita a festa. Alle 17 già, sulla piazza, è rac colta molta folla e da molte finestre sventola il tricolore. La musica cittadina suona le sue più belle marce, e 1 bimbi delle scuole, Balilla e Piccole italiane, cantano liete canzoni e inni patriottici. La Casa del Fascio e la residenza municipale sono animatissimo. Il podestà conte Frontoni, il fiduciario del Fascio cav. Marcellini sono in gran faccende perchè l'accoglienza sia degna delle tradizioni della cittadina ridente e operosa. Le campane della chiesa parrocchiale suonano a distesa e il popolo continua ad affluire da ogni parte. Alle 18 precise una segnalazione telefonica da Roma avverte che il Papa ha lasciato la Città del Vaticano. Il portone del palazzo pontificio viene subito chiuso, e l'attesa si fa viva. Sulla piazza si schierano i Balilla col moschetto, i bimbi delle scuole pubbliche, le allieve delle maestre Pie Filippine e gli allievi dei Carissimi. L'intera popolazione di Castelgandolfo è raccolta sulla piazza. Da Albano sono giunti in automobile numerosi abitanti della vi¬ cina città laziale. Alle 18,45 il portone del palazzo si riapre e le guardie svizzere assumono la guardia dell'ingresso. Il Papa è giunto a Castelgandolfo alle 18,45 e ha fatto ingresso nella villa dal cancello della grandiosa galleria di Sotto, ossequiato dal direttore della villa pontificia, comm. dott. Bonomelli. Il Papa,-sempre in automobile, ha percorso il grande viale delle rose, giungendo sino all'ascensore esterno, che lo ha portato' al suo appartamento. Pio XI non appariva affatto affaticato per il viaggio e si è dichiarato molto soddisfatto della decisione presa che, egli è fermamente convinto, sarà di grande giovamento alla sua salute. Mentre il Pontefice prendeva alcuni istanti di riposo e un lieve ristoro, la folla, raccolta sulla piazza sventolando una miriade di bandierine dai colori nazionali e pontifici, chiedeva acclamando insistentemente che il Papa la benedicesse. Alle 18,55 un applauso lungo e nutrito salutava l'aprirsi della balconata del palazzo, dalla quale due valletti esponevano un drappo collo stemma pontificio. Subito dopo il Papa, sorridente e benedicente, si presentava all'ampia finestra. La folla ha insistentemente acclamato, sventolando fazzoletti, cappelli e bandierine. Il Papa si sofferma alquanto, nonostante il vento che si fa sentire, a osservare lo spettacolo. Il suo occhio si volge particolarmente ai piccoli Balilla, fieri nella loro posizione di « presentatarm ». Quindi alza la mano e benedice ripetutamente. La folla non si stanca di applaudire e il Papa saluta con ambo le mani. Il dottor Bonomelli che gli sta a lato gli addita il balcone della residenza municipale in cui sono schierate col braccio levato nel saluto romano le autorità locali. Il Papa fa cenno col capo di gradire l'omaggio e benedice. Le macchine fotografiche e cinematografiche scattano ripetutamente. Quindi il Papa, mentre la banda municipale suona l'Inno pontificio, la Marcia Reale e Giovinezza, si ritira. La folla sosta ancora a lungo sulla piazza per commentare l'inizio della vita nel palazzo, per tanti mesi solitario e abbandonato. IL PAPA A CASTELGANDOLFO Impartisce dal balcone della villa la benedizione al popolo; .(Telefoto).

Luoghi citati: Castel Gandolfo, Città Del Vaticano, Filippine, Roma