L'aumento dei salari e degli stipendi deliberato su proposta del DUCE

L'aumento dei salari e degli stipendi deliberato su proposta del DUCE L'aumento dei salari e degli stipendi deliberato su proposta del DUCE Dal 10 al 12 per cento su tutte le paghe a partire dal 9 maggio - 11 10 per cento sugli stipendi sino a 1500 lire //problema salariale deferito per l'avvenire alle Corporazioni L'equo salario Il Duce ed il ministro Lantini hanno fatto innanzi al Comitato Corporativo centrale una chiara esposizione sull'andamento dei prezzi. L'allineamento è stato contemporaneo ad una congiuntura mondiale al rialzo" con inevitabili ripercussioni sui mercati interni. L'assottigliamento delle nostre scorte nel periodo delle sanzioni, l'inasprimento del costo dei noli e dei trasporti ed altri fattori secondari hanno affrettato il movimento. L'opera difensiva del Partito è stata energica e misurata ma non poteva spingere la compressione sino al di sotto dei costi senza provocare l'arresto della produzione. Tuttavia non solo gravi perturbamenti sono stati impediti, ma una lunga serie di prodotti e di servizi hanno mantenuto prezzi immutati. Sarà sufficente ricordare che sono ri masti invariati i prezzi del pane e delle pigioni, dell'energia elettrica e dei trasporti pubblici, per comprendere quale importanza abbia avuto il controllo del Partito. L'azione contro il rialzo dei prezzi continua immutata anche se il controllo dalle Federazioni passa ai Consigli Provinciali dell'economia; tutte le leggi repressive contro la speculazione non solo rimangono in vigore, ma potrebbero essere aggravate e nessun rialzo viene accordato per i prezzi che il 5 ottobre sono stati dichiarati bloccati per il periodo di un biennio. Il problema dei prezzi è e rimane essenziale; ad esso è collegata la potenzialità elastica dell'economia nazionale sia per quanto riguarda, la migliore distribuzione fra le categorie sia per quanto riguarda le possibilità di competizione sui mercati internazionali. Dopo aver esaminato la situazione dei prezzi, la mozione presentata dal Duce ed approvata dal Comitato Corporativo centrale decide aumenti di salari e di stipendi corrispondenti alla nuova situazione. I miglioramenti decisi dal Comitato Corporativo si ispirano a principii di generosa equità e nell'esprimere questo giudizio ci appoggiamo ad una documentazione che non può lasciare alcun dubbio. I numeri indici sul costo della vita, dal settembre scorso alla fine di marzo, sono saliti da 83,5 ad 87,1. Se il Comitato Corporativo si fosse appoggiato esclusivamente su queste statistiche, il rialzo dei salari non sarebbe stato superiore al 5%. Ma il Capo del Governo, come abbiamo scritto recentemente, ama le statistiche ma usa confrontarle con la realtà della vita. Un'altra prova ci dà la conferma di questo nostro giudizio. Tra il 1928 ed il 1934, i duri anni della crisi e della severa deflazione, i salari sono stati ridotti in due volte successive nella misura approssimativa del 20%. Dallo scorso settembre ad oggi l'aumento medio è del 20%. Oggi il costo della vita è alto, ma tutti i prezzi sono an cora inferiori, in media, dal 10 al 15% rispetto al 1928. Lo stesso ragionamento vale per gli stipendi, ma su questo tema è opportuno aggiungere una spiegazione. L'aumento non va oltre al limite di 1500 lire e la decisione si ispira ad un chiaro concetto: difendere i più de boli ed i più poveri. A tutti vie ne accordato un miglioramento per il necessario ma non per il superfluo. Da un lato il regime mira a raccorciare le distanze, dall'altro non ha voluto preme re, senza un'assoluta necessità, nè sui costi nè sulla circolazio ne monetaria. Con gli aumenti di settembre e con quelli odierni, se l'attuale livello dei prezzi sarà mantenu tdtgddtrinmraPltLnCtnnslgggsgblDedplrnz to, la situazione economica di dieci o dodici milioni di lavoratori italiani è nettamente migliorata. La capacità d'acquisto del loro salario o del loro stipendio è superiore a quella raggiunta nel 1928-29 considerato periodo di prosperità. Nell'inverno 1932-33 vi erano in Italia un milione e duecentomila disoccupati, il Fascismo è riuscito a riassorbire in pochi anni, nel processo economico del Paese, questo esercito di senza lavoro. Oggi, normalizzata la situazione, continua il suo meto¬ dico sforzo per elevare il tono di vita delle masse lavoratrici, sino all'estremo limite permesso dalle forze produttive della Nazione. Questa è la giustizia sociale del Regime che si accompagna con un riconoscimento che è una motivazione di merito orgogliosa e guerriera: l'adeguamento avrà decorrenza dal 9 maggio, primo Annibale dell'Impero, alla cui fondazione hanno contribuito i lavoratori italiani delle officine e dei campi con una assidua operosità, con i sacrifici e col sangue. Soddisfazione a Milano Milano, 30 notte. La decisione del Comitato corporativo centrale per l'aumento dei salari è stata appresa nella nostra città con la più viva soddisfazione. Con questo atto di giustizia perequativa, ognuno ha compreso che l'azione economica e sociale del Regime si concreta In provvidenze fattive quando la necessità lo richiede. La formula di andare verso il popolo ha trovato anche in questa delicata occasione una valida conferma e ha dimostrato la preoccupazione di trovare fra prezzi e salari l'equilibrio necessario alla tranquillità economica delle famiglie. La terza Assemblea delle Corporazioni Roma, 30 notte. Sabato 15 maggio, nella sala Giulio Cesare in Campidoglio, sotto la presidenza del Duce, avrà luogo alle ore undici la terza assemblea nazionale delle Corporazioni. All'adunata in Campidoglio, che troverà raccolte intorno al Duce tutte le più alte gerarchie nazionali e lo stato maggiore della nostra vita economica, saranno fissate al popolo italiano e alle attività produttive le direttive di marcia per il nuovo ciclo, e r o r , i o , e a e i ¬ sità, con i sacrifici e col sangue ». Sulla seconda parte dell'ordine del giorno dedicata alle relazioni dei vice presidenti delle Corporazioni ha avuto dapprima la parola Von. Acerbo, vice Presidente della Corporazione orto-floro-frutticola, il quale ha riferito specialmente sulla necessità di intensificare la lotta contro le malattie parassitarie delle piante e specie degli ogrumeti, suggerendo schemi di progetti di legge per mercati all'ingrosso e per la riforma deil'albo degli esportatori e per il marchio nazionale, sull'incremento della produzione floreale, sulla disciplina delle colture orto-frutticole nelle terre di bonifica. Inoltre Von. Acerbo ha sottoposto al parere del Comitato Corporativo Centrale la costituzione di due Comitati tecnici corporativi, uno per la disciplina della produzione delle conserve e marmellate di frutta e un altro per la disciplina e il potenziamento della floricoltura, nonché accordi per le vendite dell'essenza di bergamotto. Dopo alcune osservazioni del Duce, hanno parlato sulla relazione dell'on. Acerbo gli onorevoli Cianetti, Muzzarini, Pennavaria e il Ministro Rossoni. Dopo di che il Comitato Corporativo Centrale ha dato la sua approvazione alle proposte presentate dalTon. Acerbo. Ha parlalo in seguito Von. Tàrchi vice-Presidente della Corporazione della Chimica, riferendo diffusamente sul problema dell'azoto, illustrando la situazione attuale di tale indù- liad1dmdsstria e le proposte di incremento]ver sopperire al fabbisogno del--.Za Nazióne. Ha chiesto infine la costituzione di un Comitato Tecnico Corporativo per l'Azoto, che dovrà provvedere agli accertamenti della capacità della prò-:duzione annua dei singoli im-\pianti e alla formazione di un programma di sviluppo produttivo in relazione al previsto aumento del consumo. Hanno parlato sull'argomento il Ministro Lantini, Von. Muzzarini, il dott. Pirelli, il Ministro Rossoni. Infine Von. Tarchi ha riferito circa l'accordo economico tra industriali, grossisti e farmacisti per la disciplina della vendita delle specialità medicinali che dovrà essere riesaminato. Alle ore 12 Za seduta è tolta con il saluto al Duce. V attuazione Roma, 30 notte. Le decisioni del Comitato Corporativo Centrale, sia per quanto riguarda le maggiorazioni da apportare ai salari, sia per quanto si riferisce alla decisione presa che d'ora innanzi il problema dei salari, strettamente collegato a quello dei prezzi, resta affidato all'esame e alla valutazione delle singole Corporazioni, accentuano l'impostazione politica data alla soluzione del problema stesso. La mozione presentata dal Duce, e approvata fra le acclamazioni del Comitato, è al riguardo esplicita, chiara, lineare. I lavoratori dell'agricoltura, dell'industria, del commercio, del credito e del- l'assicurazione, vale a dire di tutti ! i settori della produzione e delle attività nazionali, heneflcieranno di aumenti percentuali dal 10 al 12 per cento, essendo inteso che di questa maggior misura di aumenti godranno — fermo restando il limite delle 1500 lire mensili — quelle categorie di lavoratori che nelle precedenti maggiorazioni di salari hanno goduto di un aumento inferiore alle medie allora fissate. Come è ovvio, il Comitato Corporativo Centrale ha potuto deliberare gli aumenti soltanto a beneficio dei lavoratori inquadrati nelle Confederazioni sindacali, la cui prestazione d'opera è regolata da contratti collettivi di lavoro, sfuggendo alla sua competenza la categoria dei dipendenti degli enti pùbblici, per i quali è lecito presumere che provvederà, come sempre, direttamente lo Stato. Per quanto può riferirsi al modo con cui i deliberati aumenti potranno essere resi effettivi, si apprende che domani stesso i dirigenti delle Confederazioni dei la voratori si incontreranno con quelli delle rispettive Confederazioni degli imprenditori, per stipulare una convenzione, in virtii della quale i salari fissati nei recenti contratti e i salari di fatto percepiti dai lavoratori rappresen- tati, si intendono maggiorati nella misura fissata. La stipulazione della convenzione avrà un valore puramente formale, in quanto il Comitato Corporativo ha non soltanto fissato la misura della maggiorazione salariale, ma anche la data di decorrenza, fatta coincidere con il primo annuale della Fondazione dell'Impero. A quanto sopra, è da aggiungere che anche le trattative per la stipulazione del contratto di lavoro per impiegati delle aziende industriali da tempo avviate tra le competenti organizzazioni di categoria, sembrano essere sul punto di concludersi. Si annuncia infatti che, per volontà del Duce, lo schema di contratto per tale categoria di lavoratori sarà portato all'esame del comitato corporativo nella sua prima sessione. IL CAPO DEL GOVERNO CONSEGNA LA COPPA al colonnello di cavalleria comandante della squadra italiana vincitrice al Concorso Ippico internazionale di Roma. (Telefoto).

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