Guernica ridotta in cenere dai dinamitardi comunisti

Guernica ridotta in cenere dai dinamitardi comunisti Guernica ridotta in cenere dai dinamitardi comunisti Il bombardamento aereo nazionale è una spudorata fandonia inventata dai rossi per giustificare la sconfitta (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Guernica, 29 notte. Durante tutta la giornata, la marcia delle colonne nazionali è continuata in Biscaglia; marcia alle calcagna dei rossi, la cui ritirata si è tramutata in una fuga precipitosa che continua verso Bilbao. Ieri sera, al crepuscolo, la colonna operante nella sona di Durango, avendo ultimato l'accerchiamento dei quartieri che ancora offrivano resistenza, ne ha completamene occupato l'abitato, dopo un breve e violento combattimento, che ha travolto di schianto le ultime resistenze comuniste. Un centinaio di prigionieri è stato catturato e nella cittadina si sta elencando il materiale da Ouerra [che i rossi non hanno fatto in tempo a sgombrare. Un orribile spettacolo Non ho potuto raggiungere Durango nella giornata di oggi, avendo seguito la marcia della brigata mista da Chequeitio a Guernica, dove alle undici di stamani sono entrato con le prime avanguardie e col generale comandante la brigata che le precedeva. Mentre lungo la strada una folla commossa ed entusiasta di contadini accorsi dai villaggi vicini faceva ala al passaggio delle truppe, benedicendo ed acclamando, uno spettacolo terribile si presentò ai nostri occhi, non appena fummo nell'abitato. Il nemico era allora fuggito e qualche fucilata risuonava ancora su per le colline vicine, mentre un silenzio desolante regnava nelle vie di Guernica, su cui la barbarie rossa ha compiuto un crimine che supera di gran lunga l'incendio di Eibar. I « dinamiteros» asturiani,. nella giornata di martedì, hanno fatto saltarei l'abitato della città, pezzo per pezzo, appiccandovi poi il fuoco che ne completò la distruzione. La stupida panzana del bombardamento aereo di Guernica, propalata dai microfoni della radio di Bilbao e raccolta dalla stampa antifascista francese che in questi giorni diffonde nel inondo le più fantastiche notizie su di esso, è falsa. Guernica non è mai 3tata bombardata dall'aviazione nazionale, per il semplice fatto che non costituiva un obbiettivo militare e nei suoi pressi non esistevano comunque trinceramenti o difese che potessero giustificarne il bombardamento. Inoltre, i più tremendi bombardamenti aerei, quali per esempio quello di Blgueta, là dove erano piazzate quattro batterie di artiglieria rossa, non hanno prodotto lo scempio che i dinamitardi asturiani hannoI prodotto a Guernica. ,„ , . ... . . J £f 2om}e. de,jlì "cm> ^■»ào\ dallalto, distruggono l'abitato da7jtetto alle fondamenta; qui a Guer- : nica però le case sono state di- strutte con esplosioni avvenute dal\basso in alto, che le hanno fatte'nfIdsrsincgimdssletteralmente saltare in aria. 153 esplosioni I racconti dei pochi abitanti ri masti concordano nell'accusare dinamitardi asturiani del crimine ■ spier/andoci come esso e stato per- petrato. I focolai di esplosione fu-1 rono preparati non appena si eb-1 be sentore della caduta di Mar-I quina e le cariche di dinamite fu- j rono collocate in ogni casa, salvo per intercessione dèi nazionali |baschi, nelle chiese e nei pressi del : porticato, dove sorge l'albero a(-|l'ombra del quale qli antichi vi- j onori di Biscar/lia distribuivano'furono collegati con fili, per l'accensione elettrica. Martedì, nel pomeriggio fu dato l'ordine di sgombrare alla popolazione e, non appena la folla degli abitanti si fu dispersa sulle colline circostanti o fuggita verso Bilbao, la città cominciò a saltare. Un vecchietto, ritornato stamani in città, non appena vide la bandiera giallo-rossa sventolare | .ulte colline mi ha riferito che le espZoswJit che egli ha contato fu-■ rono 153, poiché pare che la città sia stata fatui saltare per quartieri, fino alla sua completa distruzione. I danni, come si può bene immaginare, sono semplicemente incalcolabili. Sulle rovine fu lanciata della benzina ed il rogo ro70 nei dintorni e fra questi, un capitano delle milizie rosse, attardatosi a dormire in un casci- pauroso che ne segni completò il disastro. Guernica era una cittadina civettuola, situata fra i colli che in questa stagione presentano la suggestiva visione che in primavera offrono i frutteti in fiore. Percorriamo le due vie nelle quali l'odore acre degli esplosivi è ancora così vivo, che pare di respirare fumo di zolfo. Certe vie sono colme di macerie ed il transito è impossibile. L'abitato appare sminuzzato dalle esplosioni. Solo qualche parete rimane in pie- di, come uno scenario, fra tanta distruzione. Un giornalista ingenuo Qualche prigioniero viene cattu- naie. Mentre percorriamo le vie della città distrutta le pattuglie della colonna dei requetès,- provenienti da Marquina catturano in un auto proveniente da Bilbao, il giornalista francese George Berniard, il quale tranquillamente se ne veniva a Guernica per fotografare le rovine e attestare gli efetti... del bombardamento aereo. l Berniard, fotografo del quotidiano Petit Gironde, afferma d'esere partito da Baiona nella matinata di oggi in aereo, ed appena giunto a Bilbao, di essere stato autorizzato da quel governo a raggiungere Guernica e a tale copo fornito dell'auto, nella quae fu catturato. Esprime a noialtri giornalisti taliani la convinzione che Bilbao non potrà resistere a lungo, poiché le milizie sono stanche della guerra, demoralizzate e sfiduciae. Afferma inoltre che i baschi vanno dicendo che la loro sconfita si deve non solo alle truppe di Franco, ma anche a Largo Cabotero che li ha abbandonati nel momento del maggior pericolo. Credo che il Berniard, che conoscevo dal tempo della battaglia di Irmi, sia stato accompagnato a Vitoria 7i serata. In ogni modo non gl1 fu torto un capello, ed ebbe dai colleghi italiani conforto e assistenza, data la critica condizione n cui si è trovato. Mentre telegrafo, il grosso delle truppe si attesta sui colli oltre Guernica, mentre i reparti di avanguardia hanno raggiunto Murueta, sulla strada GuernicaBermeo, a nord di Bilbao. Sandro Sandri Londra, 29 notte. Laburisti liberali e fanatici delia Lega sembrano più decisi che mai a trarre partito dalla drammatica fine della città basca di GueTDÌCS- Per intorbidare nuovamcnte le acque dei rapporti internazionali. Nella stampa di sinistra si continua anche oggi ad accettare per vera l'affermazione del governo di Bilbao che Guernica L'incendio di Guernica nello sfruttamento liberale-laburista sia stata distrutta dall'aviazione tedesca e il Daily Herald avanza l'ipotesi tendenziosa secondo la quale la Germania avrebbe approfatato della guerra civile in Spagna per sperimentare le sue forze aeronautiche. Di fronte a queste affermazioni va posto questa sera " ^i^de? Z^chl 2gjft ^Al^SZ^ S0 fi comando nazionalista. Egli riferisce di essere entrato stamane a Guernica insieme alle avanguardie del generale Franco e di ^*™ raccolto dalla bocca delle Quel le donne hanno detto di or avere perduto tutto nell'incendio »; le loro case sono state distrutte « durante la notte ». Esse fuggirono attraverso le vie della citta in ro vina rifugiandosi in quelle case che erano state risparmiate dall'incendio. Nella corrispondenza non si fa alcun cenno a bombardamenti aerei. La stampa conservatrice ammo nisce i laburisti alla moderazione. 5SSS.lE5SE Ì^TS Daiiy Telepragh, che si ispirano al desiderio di veder vincere una delle due parti in conflitto. La Morning Post critica poi la prò posta di fare dei passi a Ginevra e chiedere l'applicazione di uno o dell'altro articolo dei Covenant, perchè la Lega delle Nazioni non serve ormai nemmeno come stru- mento di indignazione morale Ad ogni modo il giornale dimostra di ritenere possibile che Guernica sia stata distrutta da una forza aviatoria che non ha atteso l'ordine del generale Franco, i A prima vista — dice il giornale — e difficile credere che una operazione così formidabile possa essere stata compiuta senza conoscenza ed approvazione dei comandanti. Ma se ciò è avvenuto davvero ci si trova dinnanzi a una situazione nuova, una situazione che anche il generale Franco è impotente a controllare ». II comandante dei rossi nel settore di Temei è morto in combattimento St. Jean de Luz, 29 notte. In un combattimento sul fronte di Teruel, è morto il comandante del settore rosso, colonnello Lopez Desdema. ;—Baquio .Plencia E lane ove- Morta 'iPortugaletz S0LVU8E A 684 litica BILBAO!, 'Cerio ^^JJ^y* np, Navarntx ! Amorbto '^^GUBRMC^K^m^rrazua L&z3mS\LarrabezuaW\ * >' ^arquina la/decano @/ano£»errìeai*l mk Miravalles Siriana CAHECOGORTB Areta \Jsc'lstoba/ jAgwnaga ^E^oibar A^bTeS/e't^^^ta Verrj^ Eibar iUribiarte P. Yurre JfX ^c^e^^^5 °L /r\ DURANGOlmL x p/acencia [VERGAR A Ceanuri" fS^Lezàma &ó*aia/\ ^ykhanoianó1' )jf^echava/eta 1 {/roso ^Altube 41531 corbe& Ubidea ' marea/

Persone citate: Baiona, Lopez Desdema, Petit, Sandro Sandri