Il piano del Comintern per la conquista del potere in Francia

Il piano del Comintern per la conquista del potere in Francia Il piano del Comintern per la conquista del potere in Francia L'assorbimento del partito socialista Parigi, 29 notte. Continuando le sue rivelazioni sull'attività del Comintern in Francia, Gringoire pubblicherà nel suo numero di domani, interessanti rivelazioni sull'azione dei comunisti, tendente alla fusione in uno solo, dei due partiti proletari: il partito socialista e quello comunista. Tre condizioni Lo Stato maggiore del Kremlino esige, per passare all'azione rivoluzionaria, in Francia, che tre condizioni principali si trovino riunite: due si sono già compiute. La prima è la disorganizzazione dell'apparecchio governativo dello Stato borghese. Infatti i poteri pubblici hanno virtualmente rassegnato le loro funzioni nelle mani della Confederazione generale di lavoro. Nel momento attuale lo Stato non è più costituito che dal pullulare degli agenti irresponsabili. La seconda condizione è la creazione di organizzazioni rivoluzionarie, che sotto la direzione del partito comunista preparerebbe la instaurazione del potere dei Sovieti. Essa pure è stata soddisfatta. L'azione del «Ministero di masse » non è una vana parola. Il Soviet della « Casa dei Sindacati » dà gli ordini che vengono eseguiti; Jouhaux li trasmette ai poteri pubblici. Lo organizzazioni paramilitari comuniste non fanno che crescere e perfezionarsi. Le aggressioni a mano armata, all'uscita dei comizi pubblici o privati dei partiti nazionali dimostrano che l'ordine secondo il quale « in fondo ad ogni braccio comunista deve, al momento opportuno, poter spuntare una rivoltella » è stato eseguito alla lettera. Resta la terza condizione: il disgregamento del partito socialista ed il dominio sui suoi quadri. Questa è l'ultima operazione che compiranno i servitori francesi di Stalin. Nel momento attuale la manomissione dei comunisti sui sindacati operai e la Confederazione generale del lavoro è un fatto evidente. Il dirigente nominale della Confederazione generale del lavoro Jouhaux non Ita che un simulacro di autorità. Il capo reale della Confederazione generale del lavoro è il comunista Enrico Raynaud. I comunisti vi erano in minoranza ma un comunista risoluto vale 50 socialisti. E' questa la stima di Mosca. Avendo mantenuto l'esistenza e stimolato l'ardore delle loro cellule segrete nei nuovi sindacati operai i comunisti, deboli in numero ma di un provato dinamismo, riuscirono a imporre la loro volontà, i loro uomini, i loro piani d'azione. La nuova tattica In conformità coi risultati di questo esperimento, che è concludente, il Comintern ha deciso che una tattica analoga a quella che era cosi ben riuscita per il nucleamento dei sindacati doveva essere applicata per quello che concerne la penetrazione comunista nelle file socialiste. Esso ha ordinato ai comunisti francesi di formare col partito socialista un partito unico di proletari. Il Comintern ha definitivamente incatenato al carro del papa rosso del Kremlino il « proletario pre spero » Jouhaux. Esso vuole incatenarvi anche « l'esteta della sociale » Leone Blum. La nuova tattica è stata elaborata a Mosca durante delle riunioni del segretariato politico del Comintern tenutesi dal 22 al 26 gennaio 1937. Tutti i capi e sottocapi delle sezioni del Comintern vi assistevano. Il Profintern (internazionale dei sindacati rossi), avendo una parte da sostenere nell'esecuzione del piano preso in considerazione, aveva delegato un numero abbastanza grande di suoi rappresentanti. Infine si era fatto venire da Parigi il « compagno » Ercoli, membro dell'Ufficio parigino del Comintern. Lo si era preferito a un rappresentante del partito comunista francese per non dover risolvere il conflitto fra Thorcz e Marty, poiché i dissensi dei due uomini hanno, per quello che concerne le responsabilità dello scacco spagnolo, assunto una piena violenta. Ercoli fu incaricato della redazione di un rapporto sulla situazione della Francia. In questo rapporto Ercoli conferma che il padrone effettivo della Confederazione generale del lavoro è il Soviet della « Casa dei sindacati» posta di fatto sotto il controllo quasi assoluto di Enrico Raynaud. Tutte le dectsiojli in/atti prese da quest'ultimo vengono l 6 , n i a o a l r i o a o i l o i o poi registrate da Jouhaux « In tal modo, dichiara il rapporto, la base politica per il possesso delle leve di comando è costituita. E' dunque tempo di assicurarsi definitivamente il dominio dell'apparecchio governativo. Questa operazione esigerà due tappe ». La prima consisterà a fondersi col partito socialista al potere. La seconda avrà per oggetto di impadronirsi dell'armatura del nuovo partito unito. Secondo le previsioni di Ercoli questa conquista silenziosa del potere in Francia non richiederà al massimo che sei mesi. Essa esigerà sforzi minori di quella dei sindacati. Per indurre i sindacati a aderire alla causa comunista si era dovuto agire su masse amorfe; invece questa volta l'azione si svolgerà su un partito disciplinato, agguerrito e allenato. Gii agenti di Mosca Dopo quattro giorni di dibattito il segretario politico prese le decisioni seguenti: 1) E' riconosciuto come politicamente necessaria la fusione del partito comunista francese col partito socialista; 2) Data Ut complessità e la delicatezza dell' operazione verrà data delega a tre emissari di studiarne in Francia la base tecnica. Le personalità designate furono le seguenti: Andrea Stavsky ex-capo della sezione polacca del Profintem, Hans Milch, ex-sottocapo della sezione segreta del Comintern, Carlo Tucky, ex-emissario del Comintern a Sciangai. Essi ìovranno studiare un progetto e consegnare un rapporto entro 2 mesi; 3) Considerare fin d'ora come una necessità assoluta il mantenimento anche dopo la fusimie di un organismo di combattimento comunista che costituirà la base d'azione segreta al di fuori del partito unificato. Questa terza decisione 6 di importanza primordiale dimostrando, sotto la diversità di tattica c di atteggiamento, la continuità rìvoluzionaria del comunismo. In applicazione a questa decisione è stato stabilito che verrebbe mantenuta sotto una forma segreta il famoso comitato d'azione e di organizzazione costituito nel maggio 1936 allo scopo di dirigere gli scioperi rivoluzionari, ordinare le occupazioni di fabbriche, costituire i gruppi paramilitari. Fin dal principio di febbraio due dei tre emissari del Comintern, Stavsky e Tuchy, giunsero a Parigi e convocarono senza perdere tempo una serie di conferetize unitamente all'ufficio parigino del Comintern e all'ufficio politico del partito comunista francese. La loro prima cura fu di esporre ai membri del partito comunista il vero senso della progettata fusione. Occorse spiegare loro che la operazione aveva principalmente per scopo di stabilire la dittatura comunista sul partito socialista Di conseguenza la loro emulazione rivoluzionaria lungi dal subire un rallentamento non poteva che esserne stimolata. Essi dovevano rendersi conto fin d'ora che degli sforzi sempre più grandi verrebbero loro chiesti e per prepararli a questo nuovo compito rivoluzionario vennero organizzate delle riunioni di -militanti scelti in 90 e più cellule. Queste riunioni non sono più annunziate neH'Humanité. Il partito comunista militante entra in una fase ultra segreta, la fase cospirativa, che un organismo speciale avrà il compito di assicurare e che si terrà nei nuovi e sontuosi locali del partito « Paris Région Ville » nel boulevard Montmartre ove si succederanno squadre di 5 militanti di fiducia che organizzeranno le riunioni, faranno le convocazioni, sorveglieranno la perfetta esecuzione dcqli ordini di Mosca. Nulla è lasciato al caso. Le cellule dell'esercito In seguito a queste riunioni i due commissari di Mosca hanno redatto insieme col comitato centrale del partito comunista le conclusioni seguenti: La fusione del partito socialista e comunista potendo avvenire abbastanza rapidamente, conviene prendere fin da ora tutte le disposizioni necessarie per mettere in applicazione subito dopo l'operazione presa in considerazione. Il partito comunista non può permettersi di essere preso alla sprovvista. Di conseguenza: 1) Duecentoquaranta cellule strettamente segrete dovranno continuare a sussistere per mantenere intatto e indipendente dal nuovo partito l'armatura comunista da combattimento; 2) le cellule segrete esistenti nell'esercito sussisteranno senza essere svelate al nuovo partito. saaalzspsnrèdlasigdrsthprMdIvsPmdoiUtfi