II patto occidentale compromesso nel convegno di Brusselle

II patto occidentale compromesso nel convegno di Brusselle II patto occidentale compromesso nel convegno di Brusselle A Londra si ritiene che Eden abbia ottenuto dal governo belga di rendere irrealizzabile l'offerta tedesca di garanzia per la neutralità n« ■ r£"«!«l« comunicato ufficialesui colloqui di Brusselle Brusselle, 27 notte. Stamattina alle 10.30, Eden ha ripreso le conversazioni con i colleghi belgi per la redazione del comunicato da diramare alla stampa. Alle ore 12.40 il ministro britannico è ritornato alla propria residenza e alle 12.45 Van Zeeland ha rimesso alla stampa il seguente comunicato: « Eden, Van Zeeland e Spaak hanno avuto lunedi e martedì parecchi colloqui durante i quali hanno potuto esaminare i principali problemi d'attualità interessanti i due paesi. In questi colloqui l'attenzione del ministro britannico e dei ministri belgi è stata soprattutto attratta da una parte dalle questioni relative al rafforzamento della pace nell'Europa e particolarmente dall'elaborazione del nuovo patto di sicurezza per l'Europa occidentale, dall'altra parte dalle questioni di ordine economico collegantisi alla missione di cui è stato incaricato Van Zeeland. I colloqui non hanno costituito dei veri negoziati,. ma un semplice scambio di idee svoltosi in un'atmosfera particolarmente cordiale che ha permesso di constatare una grande conformità nei punti di'vista dei due governi ». Nel pomeriggio si' è riunito il Consiglio dei Ministri e dopo aver sentito Spaak circa la dichiarazione franco-britannica e le conversazioni anglo-belghe ha deciso che nel pomeriggio di giovedì il ministro degli esteri farà alla Camera una dichiarazione circa la nuova posizione internazionale del Belgio. Neutralità o alleanza ? Londra, 27 notte. La stampa britannica con sintomatica unanimità afferma oggi che uno degli obbiettivi principali della visita di Eden a Brusselle era quello di tastare il terreno per vedere se fosse possibile costituire un sistema collettivo di sicurezza occidentale sulla base della dichiarazione anglo-francese di sabato scorso grazie alla quale il Belgio ha ottenuto l'emancipazione dai suoi obblighi militari verso Francia e Inghilterra. Ma tutta questa pubblicità che viene fatta alle intenzioni collettivistiche del ministro Eden non è forse che polvere negli occhi. Al momento presente infatti nè Londra nè Parigi ritengono possibile la conclusione di un patto occidentale e soprattutto non la desiderano. La colpa è dei... tedeschi Senonchè l'interpretazione della presente fase diplomatica che si dà a Londra è che questa impossibilità deriva dall'irreconciliabile atteggiamento della Germania anziché da quello franco-inglese. La Germania, dicono gli informatori diplomatici di questa stampa, ha un solo obiettivo, quello di paralizzare il Belgio nella sua posizione di neutralità ed è per questo che Berlino avrebbe messo a condizione della propria garanzia che la neutralità belga dovesse essere resa assoluta al cento per cento ossia che il governo di Brusselle si liberasse anche da quegli impegni che gli incombono in forza del Covenant della Lega delle Nazioni. Tale condizione, si dichiara a Londra, è inaccettabile e l'ultimo che l'accetterebbe è proprio il governo di Re Leopoldo; per modo che se Eden a Brusselle ha dovuto parlare di altre cose la colpa non è dell'innocente Inghilterra bensì della malvagia Germania. E' facile immaginare quali siano le altre cose di cui il Ministro britannico si è occupato nel convegno di Brusselle con Van Zeeland e Spaak. La verità è che il suo obbiettivo era di confermare in pratica quella alleanza militare anglo-franco-belga che in seguito alla dichiarazione di sabato non esiste più in teoria e di ottenere dal governo del piccolo regno assicurazioni capaci di sostituire pienamente la lettera impegnativa belga del 19 marzo 1936. Come abbiamo detto già ieri, questa assicurazione è stata data al Ministro inglese e a commento dell'accordo che è stato concluso nelle ultime 48 ore basta citare queste poche parole del Ministro degli Esteri belga Spaak: Inghilterra e Francia ci hanno esonerato da alcuni nostri obblighi giuridici ma hanno anche acquistato nuovi titoli di diritto alla nostra amicizia e alla nostra gratitudine ». Il collaboratore diplomatico dei Daily Telegraph introduce del resto in una sua corrispondenza da Brusselle questa confessione preziosa: « Il desiderio del Belgio di liberarsi da obblighi troppo onerosi non dovrà mai essere interpretato come il desiderio di un avvicinamento all'asse Roma-Berlino ». Lo stesso scrittore aggiunge che il seme gettato da Eden a Brusselle potrà germogliare in occasione della riunione ginevrina della fine di maggio alla quale saranno presenti contemporaneamente Eden, Spaak e Delbos. Dopo la dichiarazione anglo-francese del 25 aprile non vi è possibilità giuridica di conversazioni militari fra Belgio, Inghilterra e Francia ma, come è stato detto a ^^°dr--- &héb e del resto l'ostacoio giuridico potrà essere girato perchè il Belgio si impegna a tenere chiaramente informate le Potenze garanti dei suoi preparativi militari. L'accordo degli Stati Maggiori Certi giornali inglesi, togliendo la maschera, parlano apertamente della effettiva alleanza militare che continuerà a sussistere tra i tre governi. La HI omini) P°st registra con viva soddisfazione i progressi del riarmo belga e dice che « per ciò che riguarda l'aiuto che il Belgio richiederebbe dalla Francia e dall'Inghilterra^esistono già piani dettagliati e attualmente si sta studiando con molta attenzione il problema della estensione degli aerodromi; questi ultimi potrebbero essere usati eventualmente dall'aeronautica britannica ». Eden e la sua signora hanno fatto ritorno questa sera a Londra per via aerea. Al suo arrivo il ministro ha espresso vivissima soddisfazione per l'eccellente atmosfera che ha caratterizzato il convegno di Brusselle. V.