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Sullo schermo: Taras Bulba, di A. Granowsky. Sullo schermo: Taras Bulba, di A. Granowsky. grande stato polacco-lituano. A difesa della Russia si ergevano le Caduta Costantinopoli nelle mani del turchi, questi continuavano a minacciare l'Europa quantunque nell'occidente si fosse formato un comunità cosacche, sulle quali i polacchi continuavano ad avere poteri feudali, con vessazioni frequenti. Nelle brevi soste di pace i cosacchi erano agricoltori e pescatori, spingendosi talvolta lungo i fiumi sino al mar Nero; per la guerra erano organizzati in reggimenti; e un corpo d'avanguardia permanente era sul corso Inferiore del Dnièpr, in un'isola che passò alla storia con il nome di Siec. Evasi, avventurieri, senza patria, senza tetto, alimentavano questa legione straniera del secolo decimoquinto; e la giovinezza di Taras Bulba vi era tutta trascorsa. L'eroe del racconto di Gogol, dal quale il film è tratto, stupendamente vive nell'arte dello scrittore. Segnato a tratti coloriti e potenti, lo sfondo delle comuni- t^cosacche ,. s, dispiega d.attornQ non com» un poiicromo fon da] ma cm n ,ro di tutto un BSSlSSS zione cinematografica se alla sce- P^uto... Pierre Bénoit. Bénoit piuGogol ecco un binomio che non assai popolari con attori di primo ordine e abbandonati al loro me8tiere da una regia che si prò nQn 5 ^ L^,^ hfe |nor| u frenQ mis^ Ancn6e Ia vicenda del racconto ha subito, a opera del varianti non lievi, tali da ^ Granowsky per la via che ptimone ricco di colpi di improVvisi e di altri più pre¬ edibili, vi si scorge l'intenzione grandioso, di far corrusco. drammatico; ma questa in- tmitan» stranamente scivola nel teatrale_ Harry Baur sfoggia tut tfl ]a gUft abiuJtà Jeanine66Crispin ha tratti sentiti; Jean Pierre Aunt g maniei.ato è „ giovane che fa u giovane. Danielle Darrieux è assai leggiadra; ma le più into nate, fra tutti, sono la bonomìa e la semplicità di Larquey, che otti marciente disegna la figura d'un vecchio cosacco, m- B-