LA FRANCIA INDISPETTITA per le buone disposizioni del Führer di Concetto Pettinato

LA FRANCIA INDISPETTITA per le buone disposizioni del Führer MIm COLLOQUIO HITLER - LANSBURY LA FRANCIA INDISPETTITA per le buone disposizioni del Führer Parigi, 20 notte. Le dichiarazioni di Hitler a Lansbury fanno scorrere fiumi d'inchiostro. Per uno di quei fenomeni che nell'atmosfera di ipocrisia dominante la vita internazionale non riescono più nemmeno a sorprenderci, la Conferenza economica che sino a due giorni fa pareva costituire il più caro voto delle sfere ufficiose di Parigi e di Londra è diventata di punto in bianco sospetta. Il solo fatto che il Cancelliere tedesco si sia professato favorevole al progetto sembra privarlo di qualunque attrattiva. Dalle indiscrezioni che circolano non è difficile rendersi conto che il Quai d'Orsay e il Foreign Office sono addirittura costernati dall'accaduto e che la presa di posizione di Berlino vi è considerata un mezzo scacco per la loro diplomazia. Paure di riarmisti Qual'è il segreto di quosto brusco voltafaccia? Esso sarebbe il seguente. Si teme che la dichiarazione di Hitler impressioni i laburisti inglesi e fornisca loro un serio argomento contro la politica di riarmo a oltranza iniziata dal gabinetto Baldwin. Dopo un gesto quale quello di ieri, Eden non potrà astenersi dal chiedere a Ribbentrop gli opportuni schiarimenti sulle intenzioni del suo Governo: ora in pratica questo significherà aprire un negoziato che non soltanto i laburisti e i pacifisti ma l'intera opinione britannica seguiranno con estremo interesse argomentandone che quando si discute intorno alla maniera di organizzare la pace economica non è il caso di precipitarsi a capofitto nell'organizzazione della guerra militare con tutte le conseguenze da ossa implicate per l'avvenire della pubblica finanza. L'opposizione che già combatteva la politica di superarmamento del gabinetto, si sentirà incoraggiata nella propria ostilità e il compito del governo ne risulterà di gran lunga più arduo. A questo punto il lettore si domanderà: <; ma Londra e Parigi non avevano forse affidato a Van Zeeland il compito di riconoscere il terreno appunto per rendere possibile la riunione di una conferenza economica? ». Verissimo. Senonchè nel pensiero delle due capitali l'inchiesta doveva durare parecchi mesi e in ogni caso non meno di sei. Van Zeeland andrebbe a Washington in giugno o in luglio: al suo ritorno le consultazioni ripiglierebbero con altri paesi. Per bene che la vada, gli elementi dell'inchipsta non sarebbero pronti prima della fine dell'annoOra nel frattempo l'Inghilterra avrebbe continuato ad armarsi e i laburisti sarebbero stati zittiChe fa invece Hitler? Hitler brucia le tappe, o, se si preferiscemette il carro innanzi al buoi. Con la sua dichiarazione il pretesto principale d'indugio dietro cui Parigi e Londra si trinceravanoquello della ripugnanza tedesca a rinunziare all'autarchia, vipn meno. L'inchiesta che Van Zeeland doveva mantenere abilmente nella penombra entra in piena luce: la opinione mondiale è costretta a dirsi che una buona metà della strada è stata percorsa se la Germania, è d'accordo col promotordel disarmo economico. Cosi dadue lati dell'oceano l'impazienza cresce e gli autori principali della manovra se ne vedono sfuggire il controllo. Il malumore di Londra è dunque spiegato e in pari tempo quello di Parigi giacché tutto quanto appare suscettibile di ritardare iriarmo inglese è accolto nella capitale francese come una minaccia diretta alla Francia. Favore a denti stretti La stampa parigina fa infatti iviso dell'armi all'intervista di Lansbury mentre accoglie premurosa un dispaccio Havass- da Washington secondo il quale Roosevelt non intenderebbe dare pel momento nessun seguito all'iniziativa berli! ncse essendo del parere che il pro| blcma economico non possa venirtrattato utilmente senza preparazione e sopratutto senza una pro| fonda modificazione dello statpsicologico dell'Europa. Gli orgai ni ufficiosi, tenuti a una cert; coerenza, non vogliono mostrars| sistematicamente ostili c il Temp| ammette che se Hitler inclinass; realmente verso le idee di Schachil compito della diplomazia ne risulterebbe facilitato, mentre e Petit Parisien » aggiunge ch à a sarebbe assurdo scoraggiare levoluzione verso il collaborazionismo economico che sembra delinearsi a Berlino. Ma entrambi questi organi si circondano di abbondanti precauzioni oratorie e nè l'uno nè l'altro fanno mistero della contro manovra in preparazione cosi a Parigi come a Londra: subordinare la Conferenza sul disarmo economico a un accordo sulla limitazione degli armamenti, problema prossimo a tornare sul tappeto come ha provato domenica il discorso di Delbos. Domani ad ogni modo Daladier sì recherà a Londra in aeroplano per conferire con Duff Cooper. Di queste cose et de quibusdam aliis Eden parlerà a Brusselle domenica mentre i membri del governo francese ne parlano a Parigi col perito Fréres mandato qui da Van Zeeland appunto per trattare della conferenza che il Temps qualifica a buon conto -j un progetto molto vago ?. Circa il controllo alle frontiere spagnuole la stampa si diffonde ad arte in particolari intesi a valorizzare la partecipazione della Francia a questa nuova fase della politica di non intervento. Viene comunicato fra l'altro che quattro aeroplani americani giunti domenica al Bourget e destinati alla Spagna, come pure due altri apparecchi di eguale provenienza sono stati posti sotto sequestro. SI tratta di monoplani Vultee muniti di motori Wright da 670 cavalli. Altri dispacci annunciano per contro ai giornali di sinistra che un piroscafo inglese carico di viveri, il Sevcn Seas Spray è entrato nel porto di Bilbao malgrado il blocco dei nazionali. Concetto Pettinato