Nel decennale della Carta del Lavoro i lavoratori dell'Urbe riceveranno dal DUCE i certificati di pensione

Nel decennale della Carta del Lavoro i lavoratori dell'Urbe riceveranno dal DUCE i certificati di pensione IL NATALE DI ROMA NEL PRIMO ANNO DELL'IMPERO FASCISTA Nel decennale della Carta del Lavoro i lavoratori dell'Urbe riceveranno dal DUCE i certificati di pensione Decennio fecondo Roma, 20 notte. Ovunque si celebra il lavoro: in ogni Paese, in Europa e fuori, vi è una festa dei lavoratori; dappertutto questa festa però è una celebrazione che abbraccia determinate categorie di cittadini e quasi sempre non è che l'occasione per dimostrazioni di parte, la scadenza fissa per una rassegna, non del lavoro bensì di quei quadri, di quegli organismi, di quei partiti e di quelle associazioni politiche o sindacali che dai lavoratori traggono la loro forza e la loro ragione di vita in una continua lotta di classe. In Italia, la Festa del Lavoro assume un altro aspetto, e in tutta la sua essenza abbraccia oggi nello Stato corporativo tutti gli italiani che, in armonica disciplina e perfetta collaborazione intervengono sullo stesso piede di eguaglianza, in tutte le attività della Nazione. Il 21 aprile, da noi è la celebrazione più schietta del nuovo Stato Fascista cioè dello Stato corporativo. Lungi e contro tutte le forme di internazionalismo, al di sopra di tutti i vecchi dogmi, delle vecchie formule politiche e sindacali che ieri come oggi si schierano contro lo Stato o lo demoliscono, il Fascismo trova nel lavoro organizzato ed operante nello Stato e per lo Stato, la pietra angolare della nuova costruzione corporativa. Quest'anno la celebrazione assume un particolare significato, e per il decennale della! Carta del Lavoro, e per la nuova, grande realizzazione dello Stato fascista che abbraccia un Impero. Da Roma ad Addis Abeba, a Tripoli, a tutte le città italiane delle nostre terre africane, domani si celebrano, con il Natale di Roma, tutte le nostre affermazioni che sono fatte di volontà e di lavoro; tutte le nostre battaglie con le quali strappammo le vittorie cóntro le avversità del destino e della natura. Sono dieci anni da quando il Duce dava agli italiani la Car-! ta del Lavoro nella quale sono| racchiusi quei principii e quel-' le leggi che costituiscono le basi essenziali del nostro Stato e fissarono la completa fine dello Stato demoliberale. Con la Carta del Lavoro, Mussolini iniziava la marcia verso l'avvenire; l'Italia iniziava una nuova vita, tutta permeata da un concetto fondamentale che è quello della Nazione. E il 21 Aprile non poteva essere data più degna per la Festa del Lavoro italiano. Il Fascismo, che ha ritrovato per l'Italia le antiche strade della potenza romana nella esaltazione del lavoro, nella continua affermazione delle sue nuove leggi, nella disciplinata opera di tutti i cittadini, celebra con il lavoro la festa degli italiani, cioè a dire della Nazione intera. Il 21 Aprile, nella esaltazione di Roma imperiale, nella rievocazione della sua gloria, l'Italia festeggia ogni anno l'operosità di tutti i suoi cittadini, non di una classe; le opere fatte da un lavoro comune, il lavoro sotto i suoi più vari aspetti. Dalla Rivoluzione d'ottobre ad oggi, il Natale di Roma è stato una continua rassegna annuale del nuovo volto che il Fascismo ha dato all'Italia. Dall'agricoltura alle officine, al commercio, all'industria, alle imponenti opere pubbliche, in tutti i settori della produzione, l'Italia, con un ritmo di rapidità impressionante, ha trovato nel Fascismo tutta la grandezza dell'antica Roma; e il lavoro non è che il mezzo principale di questa imponente e luminosa rinascita spirituale e materiale che ha avuto ragione di tutte le forze avverse, che ha colto la più folgorante delle vittorie, che ha messo a dura prova, ha spezzato tutte le catene che tentavano di soffocarla. Or è un anno che i nostri legionari, nei bassopiani somali e nelle regioni del nord _ dell'Etiopia, iniziavano la più irresistibile delle avanzate che doveva portare alla più completa disfatta di un impero fondato sulla inciviltà di millenni. Oggi è un anno che Mussolini, parlando all'Italia, annunciava agli italiani la vicina vittoria. «Dopo una difficile navigazione — disse il Duce — siavw in vista del porto. Lo raggiungeremo a vele spiegate e porteremo, come sempre, la forza, la giustizia e la civiltà di Roma ». E il porto lo abbiamo raggiunto come il Duce ha voluto, con quell'entusiasmo, con quella cosciente decisione, con quello spirito che il Fascismo ha in- fuso agli italiani. In questo primo anno dell'Impero la Festa del Lavoro assume un significato nuovo perchè è anche la celebrazione della nostra civiltà che è fatta di giustizia, di intelligenza e di opere. Domani le nostre Legioni di lavoratori, pionieri instancabili dell'Italia di Mussolini, leveranno in alto i loro gagliardetti e saluteranno nel Natale di Roma il lavoro colà profondamente iniziato per la piena organizzazione del nuovo Impero fascista. Domani, quando in piazza Venezia il Duce premierà i migliori di noi, sarà un nuovo-incitamento per meglio operare nel futuro. Nuove opere saranno domani testimoni nel tempo dell'attività svolta in questo primo anno dell'Impero, quindicesimo della Rivoluzione. Domani, l'Italia di Mussolini, in una breve sosta di letizia e di festa, si raccoglierà in un rito pieno di significato. Dopo, riprenderemo la nostra marcia verso l'avvenire con pari entusiasmo, con maggiore volontà, con eguale certezza per raggiungere méte più alte, in una fede incrollabile nel Duce di questa nuova Italia fascista. La celebrazione a Roma Roma, 20 notte. E' questa la prima solennità del Natale di Roma, Festa nazionale del lavoro, che si celebra nel nuovo clima imperiale, e sarà celebrato come sempre e secondo lo stile fascista con l'inaugurazione dell'importante massa di opere pubbliche sorte in ogni Comune d'Italia per il lavoro e per il benessere del popolo. Come è naturale, a Roma le manifestazioni celebranti il Natale dell'Urbe assumeranno un tono e un'importanza particolari. La bandiera nazionale verrà issata sulla Torre Capitolina e sul balconi dei Palazzi dei Conservatori e del Museo; la bandiera di Roma sulla loggia del Palazzo Senatorio; le bandiere dei rioni e gli arazzi verranno esposti alle finestre dei Palazzi Capitolini; all'esedra arborea di piazza Venezia e sulle torri delle Milizie e dei Conti verrà esposta la bandiera nazionale. Le sedi delle aziende ael Governatorato e tutti gli edifici del Governatorato esporranno la bandiera nazionale e quella dai colori di Roma. La sera i Palazzi Capitolini e gli edifici governatorial: saranno illuminati. Le vetture autotranviarie e tutte le altre vetture in servizio pubblico saranno imbandierate. Il Foro Romano alla sera sarà illuminato. La campana capitolina suonerà dalle ore 9 alle 9,30. A Palazzo Venezia A Palazzo Venezia 1200 lavoratori avranno l'alto onore di ricevere dalle mani stesse del Duce i certificati di pensione, premio concreto per coloro che hanno speso tutta una vita nella produzione e nell'accrescimento della ricchezza nazionale; cerimonia di alto e umano significato che avrà a Palazzo Venezia il suo centro ideale e che si irradierà in ogni città d'Italia e nei territori dell'Impero. Sempre in Roma, sarà inaugurata la nuova sede della Confederazione Fascista Professionisti e Artisti in via Sicilia e l'annesso Teatro delle Arti. Avrà luogo, infine, l'istituzione della mutualità malattie per i mezzadri e coloni con diritto alle prestazioni a decorrere dal 23 ottobre XV. Un'altra grande manifestazione avrà luogo nella matti- nata del 21 aprile, alle ore 11, per premiare i lavoratori del pensiero. Nella sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio all'augusta presenza di S. M. il Re Imperatore avrà luogo l'adunanza generale pubblica della Reale Accademia d'Italia in cui saranno proclamati i vincitori dei premi Mussolini 1937 che, come e noto, sono: per le scienze morali e storiche, Carlo Conti Rossini, consigliere di Stato, studioso delle lingue e della letteratura dell'Africa Orientale, autore fra l'altro di una storia di Etiopia (nato nel 1872) ; per le scienze, Giovanbattista Bonino, professore dell'Università di Bologna, autore di lavori di chimica, chimica fisica, chimica fisiologica, ecc. (nato nel 1899) ; per le lettere, Antonio Baldini, redattore-capo della Nuo va Antologia, autore di saggi, di 1889); per le arti, Gino Chierici, sopraintendente alle Arti medioevale e moderna della Lombardia (nato nei 1877). Le opere ferroviarie Degno corollario delle manifestazioni di domani, il 28 aprile avrà luogo la cerimonia di inizio delle piantagioni nella zona delle Tre Fontane ove sorgerà l'esposizione universale di Roma. Importanti sono 1 lavori ferroviari che verranno inaugurati domani. Infatti, come abbiamo annunciato, domattina alle ore 7 partirà da Roma con un treno speciale il ministro delle comunicazioni on. Benni il quale, in rappresentanza del Duce, compirà il viaggio inaugurale sulla nuova linea elettrificata Battipaglia-Reggio Calabria. Sempre nella giornata di domani, con l'intervento del sottosegretario alle ferrovie on. Jannelli sarà pure inaugurato l'esercizio a trazione elettrica delle linee Alessandria-San Giuseppe e Asti-Ovada. Infine, con l'intervento del Sottosegretario on. De Marsanich sarà anche inaugurata la linea ferroviaria elettrica statale Fidenza-Salsomaggiore, costruita a cura del Ministero dei Lavori Pubblici. Tra gli importanti lavori ferroviari vi è poi quello del radicale miglioramento della linea lungo la Riviera di Ponente fra Genova e il confine francese. II Duce riceve i dirigenti della « Luce » e dell'Istituto Coloniale Roma, 20 notte. Il Duce ha ricevuto, presente il Ministro per la Stampa e la Propaganda, il marchese Paolucci de' Calboli, i senatori Bevione e Mormino e i deputati Marinelli e Biagi, componenti il Consiglio Direttivo dell'Istituto Luce. Il Presidente dell'Istituto ha illustrato al Duce l'attività dell'Ente e il bilancio consuntivo dell'anno 1936, che ha permesso di coprire totalmente il disavanzo e di ricostituire il capitale di fondazione e le riserve statutarie. Il Duce si è compiaciuto per i risultati conseguiti ed ha impartito le direttive per l'attività futura. Il Presidente della Luce ha consegnato lire 50 mila al Duce, il quale le ha cosi ripartite: L. 15.000 per premi di nuzialità e natalità all'Istituto Luce; L. 15.000 per premi di nuzialità e natalità all'E.N. I.C.; L. 10.000 per borse di studio al Centro sperimentale; L. 5000 per il Dopol. Cinematografico di Roma; lire 5000 per il Dopolavoro di Predappio Nuova. Il Duce ha ricevuto, presente vagaziònVflktosierecft "(nato nel I■.oSn,. „„. .-fi ,->,;„..!„. I S. E. Lessona, Ministro dell'A. I. l'on. Amedeo Fani, Presidente dell'Istituto Coloniale Fascista, l'on. Nino Dolfin, segretario generale dell'Istituto e i camerati Celso Maria Caratti e Licinio e Arnaldo Cappelli rispettivamente coordinatore e editore dell'opera « Italiani di Mussolini in A. O. », i quali Gli hanno fatto omaggio dell'opera stessa. S. E. Ciano crea un Centro per i servizi commerciali II coordinamento delle esportazioni andamento delle stre esportazioni, ha creato so la Direzione Generale degli Af fari Commerciali un Centro di coordinamento dei servizi commerciali delle RR. Rappresentanze all'Estero, al quale è stato assegnato il compito non solo di regolare e guidare l'attività svolta nel campo commerciale dai RR. Uffici all'Estero, ma anche di valorizzare e incoraggiare tutte quelle Iniziative che sia possibile promuovere in favore della nostra Roma, 20 notte. Il Ministro degli Affari Esteri, conte Galeazzo Ciano, allo scopo di intensificare gli sforzi diretti a ravvivare l'andamento delle no-wespansione economica. La creazione di questo « Centro di coordinamento », con il quale si manterranno in diretto rappor- to anche le Camere di Commercio italìane all'Estero, ha una parti-colare importanza come organo di propulsione, facendo si che"tut - te le osservazioni e segnalazioni dai vari Paesi sia in rapporto àgi. accordi commerciali in vigore, co-er l'interessamento ! per l.ione dei nostri prodotti e per.'. . " me per diffusione qualsiasi nuova iniziativa perven gano rapidamente e direttamente a quest'organo di collegamento Prezzi e salari Un articolo de II Popolo d'Italia r Milano, 20 notte. Domani il Popolo d'Italia annunzia che illustrerà importanti direttive pei un nuovo equilibrio tra prezzi e salari. IL DUCE RICEVE alla presenza del Ministro Alfieri il Marchese Paolucci de' Calboli Barone e i membri del Consiglio d'amministrazione dell'Istituto Nazionale «Luce». (Telefoto).