I ROSSI SI RITIRANO sul villaggio di Elorrio di Sandro Sandri
I ROSSI SI RITIRANO sul villaggio di Elorrio I ROSSI SI RITIRANO sul villaggio di Elorrio (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Vergara, 22 mattino. Ieri sera la fucileria si è prolungata fin dopo il crepuscolo, su tutto il fronte, da Vergara a Mondragon. Nuclei di tiratori comunisti, asserragliati negli anfratti delle quote espugnate, hanno resistito finché è stato loro possìbile. Nela notte hanno riparato verso il villaggio di Elorrio, che ì nazionali dominano completamente dalle posizioni ieri raggiunte. Nella notte la pioggia ha ripreo, e continua. Stamani l'alba iluminava un paesaggio affogato nelle nebbie basse, che ancora avvolgoììo i monti, mentre l'acqua continua a cadere tuttora, ome se emanata da un invisibie polverizzatore. Non si vede niente al di là di qualche centinao di metri, e le artiglierie sono cieche, i campi di aviazione allagati, le trincee piene di fango. 1 trattari montani, dai quali si accede alle lìnee, sono trasformati n altrettanti torrentelli. Tutto e inzuppato dalla pioggia che non accenna a cessare, ed è già il pomerìgigio. In queste condizioni, dato il terreno montano e la favorevole situazione in cui opera il nemico, ancora in possesso di alcuni dei punti dominanti la zona, ogni azione offensiva è materialmente impossibile. Non c'è altro che attendere con estrema pazienza che il tempo migliori; potrà essere questione di giorni, o di ore, ma occorre il ritorno del sole a riassodare la terra trasformata in mia poltiglia viscida e scivolosa, su cui non si può marciare. Il nemico, che ha dei bersagli fU-si per la sua artiglieria, essendo questi rappresentati dai paesi di Vergara e di Mondragon, sfoga il suo livore, sparando a intervalli sull'abitato dei due fiorenti borghi baschi, dove questa curiosa gente passeggia nelle strade, pagando sovente con la vita tanta imprudenza. Le cannonate arrivano sibilando nella nebbia e nulla vi Ita di più triste di questi scoppi che avvampano nella caligine acquosa, fracassando le case, sconvolgendo il selciato, rovinando attorno. Le truppe sono in linea, in attesa che scocchi un'altra volta l'« ora h », cioè l'ora della azione, nel linguaggio tecnico della guerra. La macchina offensiva è in perfetto ordine I prigionieri sono sbalorditi dalla violenza del fuoco dell'artiglieria e della precisione del tiro che Iva ieri spianato la strada, nell'assalto alle batterie. Fra gli altri sono stati catturati alcuni minatori delle Asturie appartenenti a dei battaglioni che Bilbao ha ricevuto di rinforzo da Oviedo. Il giornalismo antifascista di tutto il moìido ha più volte esaltato questi minatori armati, i dinamiteros, definendoli con aggettivi assai lusinghieri, mentre in sostanza ovunque si sono incontrati con le truppe di Franco, hanno ricevuto batoste foimidabili. Non ultime quelle di Oviedo, ultimissime quelle di ieri, sulle alture di Iturigorri, ove non resistettero che pochi minuti al deciso assalto dei falangisti, che li travolsero e fugarono. Un altro bluf comunista si e cosi disciolto con questa ultima fuga dei famosi dinamiteros. Sandro Sandri .
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