L'Esposizione di Parigi minacciata dalle agitazioni operaie

L'Esposizione di Parigi minacciata dalle agitazioni operaie L'Esposizione di Parigi minacciata dalle agitazioni operaie 11 congresso socialista rinviato - Gli operai non socialisti licenziati - Il personale degli alberghi in crescente fermento a e a e a l a e e a a a a e i e a a l l . i à i o r di e. n r i ù n e a e aa, ldi nià aParigi, 22 mattino. La Commissione amministrativa del partito socialista si è riunita ieri sera per discutere del rinvio del congresso nazionale che doveva tenersi il 15 maggio a Marsiglia. Invece che a metà maggio il congresso avrà luogo a metà luglio, e invece che a Marsiglia si terrà a Clermont Ferrand. La ragione del rinvio che nelle sfere socialiste si vorrebbe giustificare con la simultanea ( '.') apertura dell'esposizione è da ricercare nel timore di Hlum che l'ala sinistra del partito, sempre più esigente e indisciplinata .imponga al governo 10 svolgimento immediato di un nuovo programma di riforme che la Camera potrebbe difficilmente approvare quando ancora il paese aspira a veder prolungata la uosidetta tregua. A metà luglio 11 Parlamento sarà in vacanza e qualunque cosa il congresso decida nulla si potrebbe fare prima della ripresa autunnale di guisa che il gabinetto sarà tranquillo fino a ottobre. L'opposizione al rinvio è tporò viva, le masse socialiste sapendo già clic al congresso apetta decidere se la politica di compromesso praticata da Bhim e a loro invisa va continuata o abbandonata. E' questo un nuovo episodio . della sorda lotta in corso nell'interno della stessa maggioranza del fronte popolare fra governo e partiti, fra moderati e estremisti, L'idillio, dello scorso giugno è dimenticato e il governo annaspa faticosamente per mantenersi a galla conciliando l'inconciliabile. Per quello che riguarda la data dell inaugurazione dell'esposizione una decisione verrà presa soltanto sabato dopo che Blum avrà fatto una visita ai cantieri per rendersi personalmente conto dello stato dei lavori r>iù che mai in ritardo. Era stato attribuito al ministro del Commercio e la cosa era perfettamente plausibile — l'intenzione di ritardare l'apertura dell'esposizione al pubblico tino al 30 maggio ma, rendendosi conto che gli interessi in causa sono considerevoli, il signor Bastid avrebbe accettato la data della domenica 16 maggio, festa di Pentecoste, per la inaugurazione e l'indomani per l'apertura al .pubblico. Sembra però più probabile che le date prescelte saranno quelle del 2° per la cerimonia inaugurale e del 23 per l'apertura al pubblico. Intanto la dittatura della Confederazione generale del Lavoro si esercita con crescente vigore creando nuovi continui ostacoli ai la sollecita esecuzione dei lavori, tanto più che ossa ha avuto occasione di registrare un nuovo trionfo. Mentre finora la Presidenza del Consiglio non era mai intervenuta nei conflitti creati dagli eccessi dei mestatori estremisti all' Esposizione (« Preferisco conciliare, che governare — ha detto Blum. — Le Commissioni tripartite e gli arbitri sono là appunto per risolvere le ddfiicòlfà »), ieriinvece, un imprenditore convocato alla Presidenza del Consiglio si udì dire da un Sottosegretario alla Presidenza: « Licenziate i vostri uomini, ingaggiatene altralla Borsa del Lavoro, altrimenti andatevene dall'Esposizione », Il Governo, che finora lasciava fare, si è questa volta fatto invece complice attivo. Questa dittatura si è fatta talmente tirannica che i deputati di Parigi, Fernaud Lau rent, Bertrand, D'Aramon, Cou sin, René Dommange, Federico Dupont, Carlo Des Isnard, NoePinelli, Taittinger e Wiedemann Goixan, hanno inviato ai Presidente del Consiglio una lettera nella quale riferiscono fatti pre cisi che secondo essi costituiscono ostacolo alla libertà del lavoro. Essi fanno in particolar modo allusione agli incidènti svoltisi nei cantieri doli' Esposizioneove gli intraprenditori sono statcostretti a licenziare il loro personale per arruolarne altro designato dalla Borsa del Lavoro. Copia della lettera è stata inviata anche all'on. Campinchi, presidente del partito radicale socialistaper chiedergli di unire le sue istanze alle loro affinchè si sappia « se in Francia la libertà delavoro, proclaimata nella dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, soritta nelle leggi e sanzionata da due articoli del Codice penale, sia ancora una realtà >. Intanto per assicurare il successo dell'Esposizione, la Confedera.zione generale del Lavoro non ha trovato di meglio che agitare lo spauracchio di uno sciopero depersonale degli alberghi, dei caffè e dei ristoranti, cioè di quellai quali gli ospiti attesi debbono affidarsi non appena giunti a Parigi. La Camera sindacale dell'albergo di Parigi, per cui le nuovleggi sociali costituiscono un onere insostenibile, reclama il mantenimento dello staiti quo o quanto meno la tregua durante l'Esposizione. Ma la Confederaziongenerale del Lavoro esige che l'applicazione delle nuove leggi abbia luogo prima della apertura dell'Esposizione e nei comizi riunitisi a Parigi i delegati del personale degli alberghi e quelli dell' alimentazione hanno dichiaratdi essere pronti a sferrare lo sciopero generale « anche durante l'Esposizione » nel caso che non ottenessero soddisfazione. E, tanto per cominciare, il personale in causa è stato invitatfin d'ora a tenersi pronto ad ogneventualità, ciò che significa chdovrà abbandonare il lavoro, snon avesse immediata soddisfazione. Se il breve sciopero dellscorso ottobre dovesse scoppiardi nuovo e con maggiore ampiezza, non si potrebbe assistere chad un nuovo esodo in massa dtutti i visitatori stranieri, sullcui venuta il Governo fa tanto assegnamene per apportare in Francia quella prosperità, sia pure mo mientanca, clic dovrebbe consoldarne la sua vacillante situazione

Persone citate: Blum, Carlo Des Isnard, Clermont Ferrand, D'aramon, Federico Dupont, René Dommange, Wiedemann Goixan

Luoghi citati: Francia, Marsiglia, Parigi