Delbos accusato in Germania di insincerità e doppiezza di Giuseppe Piazza
Delbos accusato in Germania di insincerità e doppiezza Delbos accusato in Germania di insincerità e doppiezza Berlino, 19 notte. Il discorso del Ministro Delbos, alla gioventù radicalsocialista, a Carcassona, è oggetto di commenti dei giornali i quali lo rilevano come un nuovo documento di insincerità e di doppiezza. « Il discorso del Ministro degli esteri francese — scrive la Deutsche Allgemeine Zeitung — pone, a parole, come grande obbiettivo della vita internazionale del popoli, la conciliazione; ma, nel fatto, esso è la prova che la Francia è sempre molto lontana da questo obbiettivo Il giornale ricorda al Ministro, insieme con tutto il resto della stampa tedesca, che di conciliazione intanto è stata la Germania a parlare per la prima e, finora, senza alcun risultato. « E' stata la Germania — dice che è andata tanto oltre sulla via della conciliazione da proporre alla Francia un accordo di 25 anni, proposta alla quale per altro non ha ricevuto finora alcuna precisa risposta se non questa, che in Francia si considera come risposta a tale offerta l'alleanza militare con la Russia e la rinnovata intesa con l'Inghilterra ». Alla asserzione del Ministro francese che la Francia non voglia una pace di baionette e di cannoni, tutta la stampa tedesca oppone l'armamento francese, la gigantesca cintura di fortificazioni contro un presunto aggressore, che era disarmato, e, in fine, il « no » di Barthou al disarmo, che diede il primo impulso e la stura all'attuale corsa agli armamenti. E' al « no » di Barthou e non già al riar mo tedesco che è dovuta l'attuale situazione; al modo stesso come è alla politica economica di boicottaggio e di strozzamento del commercio e dell'economia tedesca che è dovuta la politica autarchica della Germania, vale a dire l'altro elemento che il signor Delbos dà come ostacolo alla pace. Sia quando egli parla dell'armatura bellica, come quando parla dell'armatura economica, autarchica, delle Nazioni, come ostacolo alla pace, il Ministro non fa che denunciare, senza volerlo, vizi e colpe francesi, seppure abbia l'aria di attribuirli ad altri. Altro esempio di contraddizioni e doppiezze e insincerità, è, nel discorso del Ministro francese là dove egli condanna nientemeno che i blocchi, nel punto in cui egli si pronuncia per 1 patti regionali; ma che cosa è — gli domanda la stampa tedesca —■ il patto sovietico? Che cosa è la Piccola Intesa se non politica di blocco? In quanto all'errore del « vincitori » che avrebbero troppo ceduto e allo spirito di rivalsa dei « vinti » che sarebbe troppo cresciuto, è, in questa proposizione che il Ministro francese dimostra l'immutata immutabile mentalità versaillista intransigente della Francia. La stampa tedesca osserva come si possa ben capire in ogni modo che a Parigi si sarebbe preferita, anziché il Terzo Reich, la continuazione di una Germania dilaniata e demoralizzata, la quale si prestava a tutti gli sfruttamenti e a tutte le umiliazioni. Sono, però, ormai, sogni di ammalati. Un'ultima osservazione di tutta la stampa al discorso Delbos, riguarda la politica di neutralità spagnola. I progetti veramente pratici della neutralità sono ve nuti finora non già dalla Francia, ma dalla Germania e dall'Italia, dall'estensione della neutralità al volontarismo fino al controllo; in quanto alla Francia essa è ben sicura di avere in buona coscienza adempiuto all'obbligo di neutralità? * Delbos parla poi — così scrive la Deutsche Allgemeine Zeitung —■ di sobillatori e di eccitatori alla guerra civile spagnola; ma fareb be bene a girare questa accusa alla sua alleata sovietica ». Giuseppe Piazza
Persone citate: Delbos
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